Su HorrorMagazine la recensione di un fumetto, Déjà Vu – Universi Paralleli: Parole Rubate, di Pietro Favorito e disegnata da Giuseppe Guida, ci porta su orizzonti che sono congeniali al Connettivismo, e indaga il territorio di frontiera del Fantastico che connette credenze a verità matematiche, a digressioni quantistiche. Di cosa parla il fumetto? Eccovi una rapida carrellata:
Un rito magico/sessuale che finisce con una carneficina. Uno studente di lettere antiche che assiste in sogno a degli omicidi. Uno sconosciuto scrittore brindisino del XVII secolo. Che cos’è che accomuna questi eventi? A scoprirlo nelle ottanta pagine del primo numero della miniserie horror a fumetti Déjà Vu — Universi Paralleli è Dorian Ferri, speaker di Radio Capital. Dorian è un ex psicologo di fama mondiale che si è rovinato la carriera quando ha iniziato a interessarsi di fisica quantistica e universi paralleli, e che ha perso la famiglia in circostanza tragiche. Collabora con una trasmissione notturna di Radio Capital, Capital Dreams, attraverso la quale viene in contatto con i sogni più oscuri confessati dai radioascoltatori.
Per concludere questo primo numero di Déjà Vu — Universi Paralleli ci introduce a un protagonista che cerca di venire a patti con il suo dolore personale occupandosi di storie che coinvolgono esseri sovrannaturali, che esistono nelle pieghe della fisica quantistica, e che hanno origine dal dolore delle persone.
L’ha ribloggato su The Connective World.
"Mi piace""Mi piace"