Che cos’è l’olografia?
Si tratta di un concetto radicalmente nuovo nel nostro sforzo di descrivere la realtà fisica in termini matematici. Tradizionalmente, la descrizione dei fenomeni fisici ha spesso portato all’introduzione di nuove entità che a volte non sono visibili a occhio nudo: penso all’atomo, ai campi elettromagnetici, ai quark, e così via. Ma tutte queste entità sono situate comunque e sempre all’interno dello stesso spazio-tempo in cui si trova il fenomeno che esse vogliono descrivere. Anche se non vediamo direttamente le onde radio, queste riempiono lo spazio tutto intorno a noi. Attraverso l’olografia, al contrario, ci proponiamo di descrivere la gravità, nel suo regime quantistico, usando degli oggetti che vivono in uno spazio completamente diverso dal nostro spaziotempo. Questo nuovo spazio “olografico” è talmente diverso da quello in cui viviamo da avere una dimensione in meno: solo due invece delle solite tre direzioni spaziali.
Questo è l’incipit di un’intervista a Rajesh Gopakumar, un fisico indiano che sta sondando le interazioni tra la forza di gravità e i principi dell’universo olografico – uno dei cardini ideologici del Connettivismo. Il post da cui ho estrapolato l’incipit è sul blog Oggiscienza, ed è denso di nozioni e sperimentazioni teoriche notevoli, un piccolo quadro di quanto la vita che viviamo quotidianamente appaia sempre di più un fake, una scialba proiezione di quello che pensiamo sia la realtà.
Rispondi