HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per aprile, 2012
Valenze disincarnate
Le concatenazioni matematiche si dislocano su binari inaccessibili alle usuali operazioni mnemoniche; con la coda degli occhi interiori colgo piccole diffrazioni rallentate nel tempo, movimenti estesi nel non spazio che riportano sensorium cupi di valenze disincarnate.
La mappa è una contrazione – ESTRATTO
…La chiosa al vetriolo di Jonix poneva fine alle schermaglie verbali tra i due tombaroli. Erano due personaggi che andavano a scavare là dove gli archeologi ancora non avevano voluto o potuto effettuare sondaggi, scavi, indagini con vecchi e nuovi metodi non intrusivi e basati sull’utilizzo di tecnologie rivoluzionarie, sistemi esperti in grado di incrociare quantisticamente informazioni sparse per i vari criteri di aggregazione della realtà. Il lavoro del tombarolo era rimasto inalterato, ma qualitativamente le nozioni tecnologiche a disposizione facevano la differenza: Jonix e Castren erano due tecnici formidabili, che avrebbero potuto tranquillamente assistere un ingegnere molecolare nei suoi test in laboratorio.
Quella scatola musicale – probabilmente era anche un lettore di musica digitale – doveva essere interfacciata quanto prima con qualcosa che fosse in grado di leggere il contenuto del suo file system. Jonix voleva capire bene cosa vi era dentro e, soprattutto, ipotizzare cosa poteva essere colato fuori, dilavandosi nel terreno: poteva trattarsi di gocce di dati, di brandelli di fatti vissuti in prima persona, di escoriazioni della realtà; energia, in altre parole, trasformata in informazioni fissate nella materia mai del tutto senziente, mai completamente inerte.
Jonix circoscrisse un’area abbastanza vasta intorno all’oggetto – quasi un metro, forse anche di più in profondità. Operò una scansione quantistica dei legami chimici presenti nel terreno, mentre Castren osservava e settava le apparecchiature, attraverso tool di calibrazione della sincronicità. Il reticolo relazionale che si otteneva era un grafo tridimensionale, un oggetto che per essere compreso al meglio doveva essere palpato, sfogliato come un carciofo. Jonix indossò la strumentazione che gli poteva permettere di comprendere tutte quelle informazioni complesse, e cominciò l’indagine.
“Castren, aumenta la compressione dissociativa, dobbiamo sollecitare parecchio la materia”.
“Più di tanto non posso, potrei distruggere i legami olografici, già fin troppo labili”.
“È la prima cosa sensata che dici da anni, ti rendi conto?”…
In vendita qui, a € 2.99, senza DRM
Beltane
Arriva con il senso dello scuro. Arriva e si lascia decrittare usando le percezioni psichiche, le percezioni ascendenti: questa è la notte per lasciarsi avvolgere dalle energie; questa è la notte in cui ci si districa tra il senso di angoscia e la liberazione pura.
Piaceri diffusi
Le ombre hanno sapore erotico. Si avvinghiano in formato compresso, con un codec sconosciuto, e lasciano sensazioni di esteso piacere fisico – istantanee rese infinitamente piccola, ma olografiche.
Ecco Scarti, di Roberto Bommarito, vincitore del Premio Short Kipple 2012 | KippleBlog
[Letto su KippleBlog]
In un mondo degenerato che non riesce più a smaltire l’eccesso di spazzatura, un orfano adottato da un istituto religioso vede nascere su di sé un homunculus che poi si stacca dal proprio corpo. Mentre il mondo cade inesorabilmente verso la guerra globale, lui vive la storia d’amore con Eva.
Questa qui sopra è la quarta di copertina del vincitore del Premio Short Kipple 2012, Roberto Bommarito col suo Scarti. Il racconto è disponibile sul sito Kipple qui, al prezzo di 1€, come sempre senza DRM.
La redazione Kipple approfitta dell’occasione per fare i complimenti a Roberto e alla sua creatività.
La matematica imperfetta
Il ponte si estingue seguendo le successioni molecolari, lasciando sospesa soltanto la definizione di iato, quella in cui m’infilo inebriandomi di matematica esotica ed esoterica.
Le mie comprensioni
I frattali nel cielo si susseguono incessanti, lasciando sospesa soltanto la mia meraviglia e il punto di domanda su dove posso porre il limite fisiologico delle mie comprensioni.
Dove?
Realtà a bolla, si susseguono incessanti usando matematiche aliene per palesarsi. In quale bolla ero?
Your hole
Infilo le mie estremità attraverso i buchi dimensionali che trovo, ne ho scovati a centinaia. Io vado lì dentro, evocando così immagini e memi propri degli usuali e impensabili continuum, che sei.
Marilyn Manson – Personal Jesus
Mi sembrava giusto segnalare questa cover di Marilyn Manson (cover dei Depeche Mode datata, credo, 2004, quindi all’epoca non era così scontata come adesso) non tanto per l’eccelsa qualità sonora, o per la sperimentazione, o per l’empatia, quanto per l’iconografia che vi è contenuta (e anche nel clip) che fa dire, che mi fa dire, che da queste parti si patteggia per l’oscurità, per il malato, per la corrosione e per l’obliquità. Ecco, l’ho detto…
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