HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per Maggio, 2012
Decadence
La sostanza da assorbire per chiudere il rivolo empatico è qui; la sostanza da ingoiare tutta per spezzare la propria consistenza da dentro la rottura è evidente e lascia affondare la propria stanchezza, l’inutilità di cui ci si macchia, il decadimento del flusso di cui si è colpevoli.
Pure morning
L’abisso si è aperto con un fragore estremo. I frattali di puro codice esoterico si aggrappano alle faglie estese lungo le linee neurali e divergono sul territorio, lasciano affiorare le pulsioni magmatiche che tutto sciolgono.
Polesine, lì intorno
Tutti i volti visti recentemente mi tornano in mente in questi giorni. Situazioni banali, quotidiane, momenti di vita normale, luoghi che mi hanno trasmesso i loro spazi intimi nell’intimità del buio e del giorno placido. Sono sempre lì, per i più svariati motivi; la mia anima è lì.
Sovrapposizioni
Evanescente. Scienza applicata agli slittamenti emozionali e quantici. Sovrapposizioni, che tu vedi.
Sopravvissuti | Lankelot
Su Lankelot.eu la recensione sul romanzo di Richard K. Morgan, Sopravvissuti.
Le novità introdotte da Richard K. Morgan in “Sopravvissuti”, e tali da farne un “fantasy moderno”, sicuramente non possono essere comprese soltanto con un breve riassunto della trama: salvo quell’accenno all’omosessualità del protagonista principale del libro, il guerriero Ringil Eskiath, chi si limitasse a leggere la quarta di copertina potrebbe pur sempre pensare di avere tra le mani un romanzo strutturato comunque secondo i più noti cliché del genere. Niente di più sbagliato. L’autore ha voluto giocare pesante e, nel raccontare uno dei tanti mondi paralleli propri del fantasy, ha introdotto un linguaggio e personaggi che – tanto per capirci – proprio non hanno nulla della Terra di Mezzo o dei Sette Regni di Westeros.
Questo qui sopra è l’incipit della rece, particolareggiata più avanti da dettagli di questo tipo:
Se nel campo della fantascienza conosciamo il genere steampunk, che introduce una tecnologia anacronistica all’interno di un’ambientazione storica, parimenti nel caso di “Sopravvissuti”, romanzo con velleità di fantasy moderno, se non vi troviamo anacronismi tecnologici (salvo forse la presenza del “crystal”, uno stupefacente consumato in quantità da Ringil e Archet e che sa tanto di acido e droga sintetica), sicuramente il linguaggio volutamente triviale, i monologhi interiori, l’insistere su descrizioni oscene, temi come la corruzione, l’omosessualità, la dipendenza dalle droghe, lo schiavismo, ci riportano a qualcosa di molto vicino a noi, magari ai bassifondi delle nostre metropoli contemporanee, ed altrettanto lontano dal quell’ambientazione medievale, o alto medievale, che sembrava tagliata così bene per i romanzi di George Martin e Robert Howard.Altro aspetto volutamente sui generis, almeno per i parametri del fantasy fino ad ora conosciuto, è rappresentato da alcune pagine dove l’autore si sbizzarrisce con descrizioni che sanno tanto di splatter, ad esempio quando, proprio all’apertura del romanzo, Ringil uccide i coprofiti intenti a spolpare carcasse umane in un cimitero.
Evertrip: Catalogo RED RAIN 2012
Paolo “Evertrip” Ferrante ci informa che è disponibile il catalogo digitale di Red Rain, la sua Personale qui segnalata. Questo è il link del catalogo: http://issuu.com/rivistaicon/docs/redrain/3.
Sospensioni Temporali: SCOPE Basel 2012 Art Show
Sul blog di Luca Cervini, autore grafico di NeXT e SuperNeXT, c’è la notizia della presenza di Luca a un’importante mostra estera:
Per la prima volta i miei lavori saranno presenti a SCOPE Basel 2012, prestigiosa fiera internazionale d’arte contemporanea. Grazie alla galleria Officine dell’Immagine avrò la possibilità di esporre in anteprima a Basilea un dittico tratto dalla mia prossima mostra personale.
SCOPE BASEL 2012JUNE 12 – JUNE 17
Coincidenze e significati | PostPopuli
Copio e incollo integralmente da PostPopuli questo post di Giovanni “Kosmos” Agnoloni, dal significato esplicito sulla Sincronicità:
Il tema delle coincidenze (che nella psicologia junghiana vengono chiamate sincronicità) è estremamente affascinante. Da un punto di vista strettamente razionale, non significano nulla. Ma sono abituato a pensare che la razionalità sia una cosa fondamentale per definire e capire gli eventi che si svolgono su un piano strettamente causale, ovvero consequenziale. Le coincidenze, invece, come ben spiegato da Robert H. Hopcke in Nulla succede per caso (Mondadori) sono nessi di natura non causale, ovvero “semplici” concomitanze, rispetto a quello che stiamo facendo o pensando, di eventi stranamente corrispondenti o consonanti, che sembrano darci una conferma o un’indicazione.
La mia vita ne è farcita, per cui ci credo. Adotto sempre un approccio empirico alla conoscenza, almeno al di fuori degli ambiti di natura strettamente scientifica. La scienza spiega tanto, ma non tutto. Per il resto, esistono i canali intuitivi e sapienziali, che sono tramiti molto più potenti. D’altronde, neanche la geometria euclidea dimostra o definisce tutto, se è vero che si basa su postulati (norme prive di dimostrazione, tipo: “due rette parallele non hanno nessun punto in comune”) e concetti primitivi (come il punto e la retta, privi di definizione). Insomma, su cose che si prendono “per fede” (o, forse meglio, per “visione interiore”). Peraltro, la stessa filosofia cartesiana, alla base del moderno razionalismo occidentale, alla base ha “idee chiare e distinte“, che si colgono per pura intuizione di verità. Insomma, sono vere perché non possono che esserlo, perché è evidente che lo siano. E senza di esse nessun’altra dimostrazione avrebbe luogo.
Non starò a passare in rassegna le coincidenze della mia vita. Non la finirei più, e comunque le sincronicità sono fatti dal significato inequivocabile soltanto per chi li vive. Trascurabili, magari, invece, o al limite poco significativi, per gli altri. Risuonano principalmente con la persona coinvolta, anche se a volte sono così clamorose da non passare inosservate neanche a chi gli sta vicino. Conta soprattutto un punto: spiegarne in qualche modo – nei limiti del possibile – il “sapore”. Di cosa “sanno” le coincidenze?
Posso dire una cosa: quando si verificano, avverto una percezione di improvvisa apertura, come se si manifestasse o si allargasse una stanza interiore (no, non perché ho mangiato pesante e devo correre al bagno, credetemi). Le percezioni di ariosità, di comprensione e di conforto fanno praticamente tutt’uno. Si accede a un nuovo piano di comprensione, perché si capisce che il proprio cammino, indipendentemente da chiunque provi a interferirvi, adesso si srotola in una forma più fluida e accede a un nuovo stadio, proprio come nei giochini elettronici in cui si passa al livello successivo. La sensazione è liberante più o meno come quella di essere stati appena promossi e di avere davanti a sé un bel periodo di vacanza.
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