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NeXT Hyper ObscureArchivio per settembre 28, 2012
NecROCKnomicon – sounds from the dark | PostHuman
Uscito su PostHuman un bell’articolo sulla musica occulta (nell’ambito del rock e di tutte le sue deviazioni indie) che ha come base Lovecraft, ovvero tutto ciò che il Solitario di Providence sembra aver ispirato agli artisti musicali contemporanei. L’articolo è per forza di cosa incompleto, è impossibile citare la sterminata produzione contemporanea ispirata a HPL, però quello che c’è è ben scritto. Vi invito alla lettura.
Nonostante l’area psych/prog/hard degli anni ’70, col suo afflato ‘cosmico’, e la sterminata deriva metal – per le consonanti atmosfere cupe e apocalittiche – appaiano un brodo di coltura ideale per far germogliare i contorti semi della narrativa lovecraftiana in musica, va detto che il Solitario ha lasciato il segno anche in alcune delle più interessanti (ancorché marginali) esperienze della galassia new wave, che invece idealmente penseremmo orientata su ben altre tematiche, più ‘moderniste’ e ‘metropolitane’. In particolare, va detto, nell’area industrial, dove un certo mood esoterico ha messo profonde radici, soprattutto laddove alle sonorità marziali e tribali la ricerca si è evoluta verso la direzione del cosidetto neo (o apocalyptic) folk. Ma non solo: anche nell’area dell’elettronica estrema, come dimostrano ad esempio le ascendenze crowleyane degli Psychic TV o dei Death In June (su cui si diffonde l’ottimo saggio di Antonello Cresti, “Come to the sabbat”, ed. Tsunami, di cui vedete la copertina in apertura e QUI una recensione per esteso). O, ancor più, dei COIL, gruppo esoteric-industrial nato da una costola degli Psychic TV (il compianto Peter Christopherson), in cui si possono trovare nitidi punti di contatto con l’universo creato da Lovecraft.
Due dimensioni
Stravagante, insidioso, le incandescenze psichiche precipitano gli elementi dentro al contenitore olografico, momenti multidimensionali collassano in due estensioni, due percezioni che rendono l’esatta idea del nostro basico agitarsi.
You so pretty
Domestico e ammorbidito, le esternazioni si ripercuotono istantanee sulle pareti dimensionali del continuum: gli eventi si susseguono e la sua docilità viene mal interpretata, ogni vocio è scambiato per curiosità benevola e non sentiamo, così, il dolore dei ruggiti interiori.
Adaptation
La mutazione inscena il teatro del confine, serie di continuum in interazione terrificante, adattamenti psichici insondati.
Doni nel giardino
Doni lasciati andare nel giardino, macchie di altri continuum davanti alla visione empatica.