Placidamente affondo in quest’estemporanea landa
prove di sussistenza mentre ogni cosa si appaga
si estingue dentro ai gangli creativi:
sono morto, finalmente.
Interessante questa segnalazione di libretto digitale scaricabile liberamente ed edito dalla Maldoror Press. Parliamo de L’ipotesi cibernetica, saggio uscito sulla rivista Tiqqun e che ha un abstract più o meno di questo tipo:
L’ipotesi cibernetica, negli ultimi capitoli, suggerisce strategie di fuga, tecniche d’invisibilità, costituzione o scoperta di Zone di Opacità Offensive che rendano possibile sottrarsi all’occhio onnipresente del buon pastore, da cui si viene “benevolmente” identificati e presi in carico. In questo universo claustrofobico, equamente ripartito tra polizia e cittadini, è necessario non partecipare, disaffiliarsi senza gesti plateali, senza dichiarazioni tonitruanti. Ciò che l’Impero teme maggiormente è l’invisibilità, lo stato gassoso… E, sia detto una volta per tutte ai tanti cittadini connessi, impegnati a costruirsi e a divulgare profili: l’elemento che inceppa la macchina, che ci rende ingovernabili, è la nostra illeggibilità.
Argomenti interessanti, in questi tempi di taggatura digitale.
Il dibattito attorno al valore della proprietà intellettuale è stato condotto spesso sui soliti argomenti da quando il file sharing è venuto in primo piano alla fine degli anni ’90. Mentre da una parte l’industria cerca di equiparare i prodotti immateriali ai prodotti tradizionali, dall’altra attivisti e consumatori disobbedienti si battono per preservare il libero accesso all’informazione. Un progetto dell’artista brasiliano Giuliano Obici propone una prospettiva rinfrescante e radicale sulla problematica. Secondo la sua tesi, se bisogna attribuire un valore monetario allo scambio di file musicali, il flusso di denaro dovrebbe procedere nella stessa direzione del flusso di dati. La sua logica è semplice: ascoltare richiede tempo e il tempo è denaro, quindi dovrebbero essere i produttori di musica a pagare gli ascoltatori e non il contrario. Per corroborare la sua teoria, Giuliano Obici l’ha messa in pratica personalmente.
Paolo “Evertrip” Ferrante sarà di nuovo al lavoro, vernissage alle 20.00 di sabato 27 ottobre a Trepuzzi (LE), con una mostra a Palazzo Guerrieri in coabitazione con altri artisti. Ce ne dà notizia sul suo blog dettagliando le cose principali.
(…) Dal disegno alla pittura allo strumento fotografia, all’installazione, la retina attende, tramite antichi e nuovi linguaggi, d’essere “perforata” da riscontri inediti su un tema mai sviscerato prima da una tale formula di attori in gioco: individualità e poetiche di differente colore e forza, artisti che si muovono dentro e fuori il territorio pugliese stabilendo con esso talvolta un rapporto viscerale e profondo seppure in alcuni casi complesso e scostante, che da esso attingono visioni e collusioni e che sono stati chiamati a riflettere, smascherare, rimodellare, visioni, clichè,temperature del mondo banda.
Un estratto dall’ultimo mio racconto edito nella collana imperial L’orlo dell’Impero di DelosDigital, A sort of homecoming, scaricabile dal DelosStore e dagli altri store online a 1,99€. Copertina di Ksenja Laginja. – Mio cesare… – gracchio l’olovisore da parete. A grandezza naturale comparve nella carlinga, vicino alla nicchia da decelerazione dov’era accu […]
Oggi cade il secondo anniversario dell’uscita di Schegge di ossidiana – Fiabe dall’Impero Connettivo, un progetto di musicalizzazione dell’Impero Connettivo, di uno Stato a metà strada tra il weird e la SF che, come l’Impero Romano, si espande sullo spazio, ma anche sul tempo. A capo dell’ecumene di postumani c’è un imperatore nephilim, la moneta […] […]
Ho chiuso proprio ieri l’editing di un mio racconto, il decimo e ultimo della serie “Nèfolm e dintorni”, le cui prime due puntate Perama e Argyroprateia sono già state edite nella collana di Delos Digital L’orlo dell’Impero, impreziosite dalle copertine di Ksenja Laginja.Ma cos’è Nèfolm? È la capitale dell’Impero Connettivo, una babele di postumani governati […]
Su Fantascienza.com la segnalazione dell’uscita di una mia nuova puntata per l’Impero Connettivo: A sort of homecoming, racconto edito nella collana L’orlo dell’Impero per i tipi di DelosDigital. La copertina, come sempre, è di Ksenja Laginja. In un indeterminato momento dell’Impero Connettivo, in antitesi a qualsiasi incoerenza temporale, il plenipotenziari […]
Ho terminato in questi giorni la lettura dell’antologia Tenebre future, curata da quello che potrebbe essere identificato come l’ensamble novocarnista (Alessandro Pedretta e Stefano Spataro su tutti) e che suppongo sia intimamente collegato a realtà editoriali e ideologiche nascoste, ben conosciute nel fantastico italiano. Due cose vorrei precisare subito. L […]
Questa è la cover di Ksenja Laginja per “A sort of Homecoming”, prossima mia pubblicazione in uscita per DelosDigital, collana L’orlo dell’Impero; il racconto esordì pochi anni fa sul primo MilleMondi di Urania, StraniMondi. A presto per la news ufficiale!
[Letto su KippleBlog] Giovedì 12 gennaio, alle ore 19, Paolo Di Orazio presenterà il suo Diario elettrico, romanzo edito nella collana K_noir da Kipple Officina Libraria dove l’autore si misura con le suggestioni della SF, declinate però alla sua maniera oscura. L’evento si svolgerà presso la libreria MrIbis, in via Luigi Filippo de Magistris 91, Roma. […] […]
Su Fantascienza.com, nell’ambito di Delos241, il “Manifesto programmatico dell’inumano”, da me redatto e già uscito su Silicio #4. Ecco l’incipit: Siamo tutti abituati alla nostra umanità da non concepire altro. Ognuno di noi reputa la nostra civiltà, la razza cui apparteniamo, come la superiore, l’apice dell’espressività e della creatività, del genio, del p […]
Quello che leggete qui sotto è l’incipit di Argyroprateia, l’uscita più recente della mia produzione relativa all’Impero Connettivo; il racconto appartiene al ciclo “Nèfolm e dintorni”, che esplora i quartieri della capitale connettiva specchiati nei rioni di Costantinopoli. La copertina è di Ksenja Laginja e il titolo è scaricabile a 1,99€ anche da qui; que […]
Siamo ormai entrati nei Saturnali. Che sia un felice periodo, la festa continua fino a tre giorni dopo il solstizio buio. Tra l’altro, ho appena concluso la stesura per i tipi di DelosDigital di “Nèfolm e dintorni”, il decalogo, quasi un anno e mezzo di lavori: sono molto, molto soddisfatto.
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"Scrivete quel che volete scrivere, questo è ciò che conta; e se conti per secoli o per ore, nessuno può dirlo." Faccio mio l'insegnamento di Virginia Woolf rifugiandomi in una "stanza", un posto intimo dove dar libero sfogo - attraverso la scrittura - alle mie suggestioni culturali, riflessioni e libere associazioni.
“Siamo l’esperimento di controllo, il pianeta cui nessuno si è interessato, il luogo dove nessuno è mai intervenuto. Un mondo di calibratura decaduto. (…) La Terra è un argomento di lezione per gli apprendisti dei.” Carl Sagan