HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per dicembre 30, 2012
Non mi fido dei sensi
Il silenzio si arena su morbide estensioni della materia, facendo cullare i nostri sensi come se fossero culle idrobiologiche e anatomiche; potrei soltanto giudicare la notte, e invece cerco la spinta siderale per andare oltre, perché non mi fido dei sensi.
Altri esseri
Crescono invisibili e poi si trovano a concedersi istantanee diverse
commemorazioni ad hoc fino all’estensione massima della notte
fino all’estensione non concepibile della curvatura stellare.
Ora procedo a piccoli passi, a occhi chiusi
terminando sul confine dell’entropia.
Necessario
L’attaccamento alla diffrazione cromatica del buio si rende appiccicoso, le angosce prendono vita e forma e tutto diviene a immagine e consistenza di questo continuum: trovare la forza e la voglia di staccarsi da esso.
Il senso del fine
Costretti a snudare i simulacri dell’umano, ci accorgiamo che la perfezione è soltanto un attributo e a volte, soltanto un metodo. Quale sia il fine, ne ho smarrito il suo senso.
Codici sottesi del Nulla senziente
La parvenza di normalità si estingue nell’istante esatto in cui la frattalizzazione empatica muore e rinasce in forme inesplicabili, inumane, corrotte. Mi sembra di volere soltanto la notte, perché lì dentro ci sono i codici sottesi del Nulla senziente.