HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per febbraio 2, 2013
Spine
2 febbraio 2013 alle 21:51 · Filed under Connettivismo, Cybergoth, Cyberpunk, Empatia, Energia, Experimental, Postumanismo and tagged: Application Programming Interface, Olosensorialità, Ridefinizioni alternative
Le parallassi spinali del tuo portamento si raggruppano sotto punti di contatto che richiamano le connessioni olistiche di interi universi, in interazione. Piccolo miracolo di sincretismo dimensionale, eccoti con il tuo bagaglio neurale artificiale di espansione inelegante.
Kipple.it: Orwell contro Huxley. Una terribile verità?
2 febbraio 2013 alle 18:51 · Filed under Cerebralità, Cultura, Disumano, Inumano, Kipple, Notizie, Sociale and tagged: Aldous Huxley, Controllo sociale, George Orwell, Roberto Bommarito
Eccellente post su KippleBlog, riguardante i sistemi di controllo da parte degli organismi statali e di controllo economico e che sono in voga dal secolo scorso. Roberto Bommarito fa il confronto tra due metodi principali di controllo, quelli sottolineati da Orwell e quelli preconizzati da Huxley, il primo messo in evidenza dal romanzo 1984 e l’altro dal romanzo Il nuovo mondo; ne è nato un post effervescente e, a suo modo, terrificante.
George Orwell (pseudonimo di Eric Arthur Blair) e Aldous Huxley hanno saputo dissezionare, forse meglio di qualsiasi altro autore, il fenomeno della dittatura, costruendo dei modelli distopici entrati oggi a far parte della cultura popolare.Eppure – e questo punto come vedremo è importantissimo – si tratta di due forme dittatoriali di natura molto diversa, quasi opposte.Da una parte abbiamo la dittatura esplicita descritta nel romanzo di fantascienza 1984 da Orwell appunto, fatta di oppressione, censura, manipolazione dell’informazione, limiti materiali come quelli dettati dai confini degli Stati in guerra e, soprattutto, sofferenza. Insomma la medesima realtà dittatoriale che si è manifestata concretamente negli eventi che hanno portato al secondo conflitto mondiale. Il libro fu infatti scritto nel 1948. Il lavoro di Orwell non è quindi tanto un gettare lo sguardo oltre, quanto una riflessione su ciò che il mondo aveva già subito. Forse per questo oggi l’Occidente sembra in qualche modo vaccinato contro questo tipo di totalitarismo. L’abbiamo già vissuto, se non direttamente attraverso le testimonianze di persone a noi vicine.
∂| ThrillerMagazine | Noi siamo Anonymous
2 febbraio 2013 alle 15:24 · Filed under Connettivismo, Cyberpunk, Digitalizzazioni, Sociale, Tecnologia and tagged: Anarchia, Anonymous, Application Programming Interface, Hacker, Infection, Proteste
Segnalazione dal sapore di realtà quella trovata su ThrillerMagazine: si parla di Anonymous, il collettivo di hacker rigorosamente anonimi (anche tra di loro) che terrorizza gli enti, gli Stati e le agenzie del mondo intero, organizzando azioni punitive contro chi, a loro giudizio, ha operato in disprezzo ai loro ideali anarchici (ovvero, appunto, tutte le organizzazioni statali e le multinazionali).
Parmy Olson è l’unica giornalista ad avere incontrato faccia a faccia due dei leaders e ad avere avuto la loro piena collaborazione. Ora racconta tutto, come in un romanzo.
Infatti dopo un lungo periodo di studio del fenomeno, aver intervistato molti hacker e aver incontrato due “veri” componenti di quella non-organizzazione conosciuta ormai in tutto il mondo come Anonymous, ha scritto un libro in cui spiega e racconta questo fenomeno. Un servizio giornalistico che si legge come un intrigante thriller.
Il libro dal titolo Noi siamo Anonymous è un resoconto molto dettagliato della attività dei misteriosi componenti di Anonymous e la stessa giornalista ha scritto che è stato molto difficile trovare le fonti più reali, trovare gli hacker che vi facevano parte e scartare chi invece si vantava senza averne motivo.
Molto interessante la storia di Aaron Barr un ex-militare, esperto in crittografia che lavorando in una società che vendeva sistemi di sicurezza informatici, con falso nome cercò di entrare in contatto con alcune persone che sicuramente erano degli “Anonymous”.
La sua identità e i suoi obiettivi vengono ben presto scoperti e la punizione di Anonymous è veramente pesante in quanto, siamo nel febbraio del 2011, gli hacker trovano la sua password, si impossessano di tutte le e-mail inviate e ricevute, gli bloccano tutti i contatti e gli account di Twitter, Iphone. Insomma lui e la sua ditta restano “mute” per lungo tempo e la sua immagine, il numero di previdenza sociale e molto altro viene messo in rete. Insomma una azione devastante.
Ma Aaron Barr e la sua società non è stata la sola vittima, prima Anonymous aveva attaccato quella organizzazione pseudo scientifica conosciuta come Scientology e avevano colpito il loro fautore più conosciuto: Tom Cruise, poi erano state colpite società mondiali come la Sony, la Fox e i sistemi informatici della Mastercard, Paypal e molti altri.
La vita di questi hacker celata al mondo, è fatta di mistero e menzogne; quando sono in contatto non parlano mai di chi sono e di dove si trovano, poi ogni tanto uno di loro viene scoperto e arrestato dall’FBI, come nel caso di Hector “Sabu” Montsegur che vive a New York. Sabu pur di evitare la prigione diventa un collaboratore della polizia e questo porterà poi all’arresto di altri appartenenti ad Anonymous. Ma non è certo la fine di questa non-organizzazione.
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Imbolc
2 febbraio 2013 alle 12:59 · Filed under Connettivismo, Empatia, Energia, Oscurità, Surrealtà and tagged: Imbolc, Luce oscura, Olosensorialità, Paganism, Scannatoio
Sotto parte della Luna le antiche vie si sono rivelate, improvvise e nitide, su un tappeto che credevo solo prato; la nebbia ha poi cominciato a coprire tutto, e mi sono trovato a guardare la luce malata di questa notte mentre il rito pagano saliva potente dentro, saliva potente ovunque.
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Stahlfaust – El Faro (Más allá del tiempo) Feat. Iris Traumann | Hands
2 febbraio 2013 alle 08:58 · Filed under Catarsi, Empatia, Energia, InnerSpace, Oscurità, OuterSpace, Reading, Segnalazioni, Versi and tagged: Ezra Pound, Iris Traumann, Luce oscura, Olosensorialità, Stahlfaust, Video
Passeggio sulla spiaggia con un incedere lento e riflessivo
il ritmo della ballata è dentro ed è un crepuscolo
di bellissime mani intrecciate, mani su me,
su te
ovunque…