HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per febbraio 15, 2013
Evil
Distruzione ed empatia possono viaggiare sullo stesso filo emozionale, bandire le grossolanità fino a lasciare essiccare al lume necroscopico le istanze di cui ci macchiamo, quelle più malefiche. Perché il male non ha sapore, non ha olfatto, non ha colori: il male è un’impressione sinestetica in cui tutto si confonde in cui tutto, è un senso bieco di malessere e potenza, od oppressione.
Facciamo un gioco…
L’invito è pressante ed è dietro l’apparenza della curiosità. Un gioco da fare, tutti insieme e uno per volta, fin quando il sogno svanisce, fin quando il divertimento non si esaurisce.
∂| FantasyMagazine | Black Tea and other stories
Black Tea (Tè Nero) è un racconto dalla atmosfera malsana, decadente, che ci presenta un originale inferno labirintico. Siamo nella Milano spettrale di Marolla, dei malcapitati avranno a che fare con una casa infestata da una “presenza” che vive sull’orlo di una realtà parallela, uno stomaco soprannaturale che lentamente digerisce tutto e tutti. La deformazione della realtà sensoriale, con l’ingerimento di un ipnotico tè nero, spinge gli sfortunati visitatori attraverso una porta invisibile, verso un incubo dal quale è impossibile fuggire. Un racconto difficile da dimenticare, che va ben oltre i soliti cliché delle case infestate.
Crocodiles (Il Coccodrillo) è un racconto perfido e inquietante che si offre come esplorazione della deformante Milano di Marolla: quartieri, strade, piccoli bar, prostitute, truffatori, pavidi, un formicaio di personaggi di una squallida realtà “dietro le quinte”. Un giornalista di nera incontra un esponente della Ligera, la piccola mala milanese, che lo trascinerà in un vortice di sangue. Le sue mani, i suoi pensieri, iniziano a essere guidati da qualcosa di soprannaturale, da un infernale vino che “permette di realizzare un pezzo di sogno”. I coccodrilli, gli articoli che nel gergo giornalistico vengono scritti in anticipo quando un personaggio pubblico potrebbe morire, segneranno i tempi e le sequenze di questa storia tentacolare che non lascia spazio alla speranza.
The Janara (La Janara) interpreta una delle credenze popolari e superstizioni del nostro territorio, la Janara, uno dei tanti volti delle streghe che popolano da sempre racconti e leggende. Ma la Janara di Marolla è qualcosa di diverso, non si limita a rubare asini e cavalli, a introdursi come il vento sotto porte e le finestre; è una moderna Lilith, un demone notturno, una cacciatrice di prede umane. Il protagonista del racconto, un ragazzino, dovrà difendersi dai continui assalti della Janara, esistono delle regole che è necessario conoscere per sopravvivere. Il problema è sempre lo stesso, ogni volta, ogni notte: arrivare vivi fino all’alba, oppure usare un cocktail di latte e sangue per liberarsi dal demone, ma qualcun altro, alla fine, dovrà prendere il posto della preda.
Questa è la sinossi di Black Tea, di Samuel Morolla, un ebook edito da Mezzotints Ebook in lingua inglese (sì, l’autore è stato tradotto il lingua anglosassone), segnalato da Fantasy Magazine. Inutile dire che il tutto mi intriga particolarmente, e che è stato davvero un piacere segnalarlo.
Affinché tu possa
Distributed & shocked, le razioni di energia raccolte sotto la bandiera dell’entropia si librano quando non riesci più a contenere la libido dell’espressione, quando le gesta che pensi di poter compiere diventano definizioni delle tue capacità psichiche, cosi che tu possa dominare.
Eterno dentro
Dovrai estendere ogni filamento energetico in campi di applicazione che ora nemmeno immagini; dovrai essere pronto a distribuire le tue risorse nei momenti meno sospetti, quando la sorpresa ti coglierà in flagrante e te dovrai semplicemente rispondere. Il tuo posto sarà una sensazione di ubiquità, nulla dovrà davvero spiazzarti se non per brevi iati entropici, perché te devi essere eterno dentro.