HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per febbraio, 2013
Sganciato dalle logiche biologiche
Ho raccolto le polveri chimiche del suono e ne ho disperso i rivoli intorno a me, a mo’ di pentacolo cosmico: sembra di raccontare mille e più notti, ma il senso di meraviglia sperimentato è puramente inumano, sganciato dalle logiche biologiche.
Io, piccola ospite del Führer | Lankelot
Lankelot.eu ospita la recensione a un libro che parla di nazismo, ma quello vero, quello visto con gli occhi di una bambina berlinese che, negli ultimi giorni della follia uncinata, è ospitata nel bunker in cui delira Adolf Hitler. Chi ha visto il film La caduta sa di cosa parlo, e basta un accenno della recensione per far risalire in gola tutto il fetido che doveva esserci in quell’angusto locale, in cui regnava il crepuscolo degli dei.
I ricordi della Schneider sono fatti di immagini nitide e puntuali. I suoi occhi sono quelli di una bambina che raccoglie e descrive tutto con la stessa semplicità e con lo stesso stupore di quel tempo. Il bunker ha un aspetto quasi spettrale. Un labirinto di corridoi umidi e freddi con un impianto di aerazione difettoso e rumoroso. I bambini vengono gestiti con rude autorevolezza. Avranno dei letti su cui dormire e un armadietto in cui riporre le proprie cose. Devono lavarsi i denti con il dentifricio, che qualcuno non ha mai nemmeno sentito nominare, ed ognuno di loro viene visitato da un medico. “Il Führer non sopportava che qualcuno gli rammentasse che la popolazione tedesca stava morendo di fame e che i bambini berlinesi che avrebbe ricevuto fossero smunti e denutriti. Per cui, avevano deciso che fosse il caso di darci un po’ di colore mettendoci sotto la lampada al quarzo. Il resto del soggiorno sarà poi scandito dalla somministrazione di vitamine e olio di fegato di merluzzo. Non dovevano allignare fame e malattia nella Germania sognata dal Führer“.
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- My life as Hitler’s food taster (thetimes.co.uk)
Earthcode – Computing Dal Substrato – Neural.it
[Letto su Neural.it]
Muovendo dall’ipotesi formulata dal neuroscienziato cognitivista Michael A. Persinger in forza della quale esisterebbe un legame così stretto tra gli esseri umani e la terra al punto che il campo geomagnetico della terra influirebbe direttamente sulla coscienza umana, Martin Howse, mentore della piattaforma micro_research , si è proposto l’ambizioso progetto di impiegare elementi della superficie terrestre per dar vita a nuovi strumenti tecnologici maggiormente connessi con quel substrato sul quale si incrociano diverse forme di esistenza: quella umana, quella animale, quella vegetale e chissà quali altre. In particolare Howse ha realizzato un earthboot ovvero uno specifico device (collegabile attraverso la porta USB) che consente a (quasi) tutti i computer di avviarsi direttamente dalla terra. Stimolato da tale primo successo ha dato vita ad una serie di sperimentazioni volte alla realizzazione di un “earth computer” ovvero di un computer i cui componenti comuni (memoria, alimentazione, CPU ecc.) sono realizzati con materiali organici prelevati dal substrato terrestre. Il progetto più sorprendete è tuttavia Earthcode che, concepito come una sorta di monumento codificato, è immaginato come una grande installazione, destinata a durare molti anni, all’interno una foresta: un grande braccio meccanico che impatta sul territorio scavando il suolo in risposta a variazioni dell’ambiente circostante (alternarsi delle stagioni, crescita della flora, movimenti della fauna locale ecc.) codificate da computer ai quali è demandato il compito di controllare e azionare la scavatrice. Sarà questa l’ultima e definitiva frontiera della land art?
Kipple.it: Philip K. Dick: l’enciclopedia gratuita
[Letto su KippleBlog]

Done
Il telo è deposto sui manufatti arcaici, mentre il gelo esprime i suoi codici criptici replicati come Fibonacci. È accaduto tutto in fretta, puoi solo ammirare il risultato, non il making ideologico.
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- Fibonacci a la Broccoli Romanesco (rennashesso.wordpress.com)
Atavico
Ritrovo le strade perverse e nascoste dal codice naturale; le scandaglio istintivamente alla ricerca della simbologia runica e infine, trovo le urla dei miei predecessori incastonate nel linguaggio proprio dell’ambra.
Vagano le definitive percezioni sinestetiche
Le desinenze si accartocciano nei significati e nella mia mente surdimensionata, operata con tecniche d’avanguardia cibernetica. Vagano le definitive percezioni sinestetiche, nel Sistema Complesso Olografico.
∂| FantasyMagazine | Sentieri di Notte a Napoli
Un ottimo resoconto sulla serata di Napoli, di qualche settimana fa, in cui Giovanni “Kosmos” Agnoloni ha presentato il suo romanzo Sentieri di notte,con l’aiuto di Monica Serra e Claudia Graziani. Su FantasyMagazine.it.
È nel cuore del centro storico della città partenopea, il Decumano Inferiore, che si è tenuta il 1° febbraio la presentazione del romanzo di Giovanni Agnoloni, Sentieri di Notte. Sulla locandina del sito ‘’Temperamente’’ l’appuntamento era previsto per le 18 del giorno 1 febbraio 2013, presso la libreria Ubik. Direzione artistica: Andrea Corona; relatrici: le scrittrici Monica Serra e la sottoscritta Claudia Graziani.
Complice anche il mite clima partenopeo e la briosa accoglienza dei lettori, l’appuntamento non ha disatteso le aspettative. Il Connettivismo raccontato al Sud, attraverso l’opera di uno dei suoi esponenti di punta, Giovanni Agnoloni, è stato un evento per certi versi senza precedenti! La serata è stata introdotta da un reading dell’attore di teatro Michelangelo Ragni, seguito da una personale lettura dell’incipit del romanzo (musicale e gravido di spunti interessanti) e dalla presentazione dei temi della serata.
Olonomico, il mio romanzo per CiEsse Edizioni
Nel cosiddetto Impero Connettivo – uno Stato, modellato sull’esempio dell’Impero Romano, il cui dominio si estende sia sullo spazio sia nel tempo – l’imperatore Totka_II e il suo alto funzionario Sillax continuano a progettare espansioni territoriali e temporali. Le loro nuove mire si concentrano su un territorio dove i giovani Lycia e Storm interagiscono caoticamente con uno strano personaggio che si nasconde dietro movimenti apparentemente incomprensibili.
L’Impero, governato da una stirpe di alieni semieterni, causa prima dell’umanità e poi della postumanità, è davvero così florido? Che cosa accadrà, quando i percorsi di tutti i personaggi del romanzo s’incontreranno, e utilizzeranno tutti i continuum con cui verranno in comunicazione? Una splendida metropoli, asettica e algida li attende…
Questa è la quarta di copertina del mio nuovo romanzo, Olonomico, ultimo di una serie tra racconti e romanzi ambientati nell’universo dell’Impero Connettivo. L’editore in questione è la CiEsse Edizioni, casa editrice emergente che ha, come editor di riferimento per il settore della SF, Luigi Milani, che ha creduto fin dall’inizio – insieme all’editore Carlo Santi – nelle potenzialità del mio romanzo.
Olonomico esce in duplice veste, in cartaceo acquistabile qui al prezzo di 15 euro, e in ebook senza DRM acquistabile qui al prezzo di 5€.