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NeXT Hyper ObscureArchivio per marzo 4, 2014
Nessun dubbio, primo romanzo di Denise Bresci su Robotica.it ∂ Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la notizia della pubblicazione del primo romanzo breve dell’amica Denise Bresci. Il libro digitale esce per la collana Robotica della DelosBooks, al prezzo di 1.99€. Ecco la quarta:
David sta vivendo una discesa agli inferi. La sua vita di artista, musicista della scena dark underground, è in piena crisi. Non riesce più a riposare, non riesce più a darsi pace: ogni notte è tormentato da incubi terribili, allucinanti, visioni di sofferenza, di morte, di dolore oltre ogni immaginazione. Solo la sua arte riesce a dargli un minimo sollievo: nei suoi concerti riesce a sfogare l’angoscia che lo devasta, inondando il pubblico di emozioni di una intensità mai vista. Ma la situazione non può perdurare, la sua stessa vita ormai è a rischio: insieme all’amico Ghost David è deciso a scoprire l’origine di questi incubi. E ciò che scoprirà sarà ancora più sconvolgente.
Un thriller quantistico che si legge tutto d’un fiato, ascoltando i Radiohead e ricordando i Bauhaus.
Faccio i complimenti a Denise per l’ottima prova, la pubblicazione per Delos è sinonimo di qualità e mi fa molto piacere che lei sia riuscita in ciò.
Test Tone, 1000hz, 33 rpm, Dadaist Turntablism – Yann Leguay | Neural
[Letto su Neural.it]
1000hz è una frequenza comunemente usata come segnale di prova in esperimenti di percezione uditiva. In rigorose ricerche sulla sensibilità umana al suono e sulle soglie uditive si sono spesso usati 1000Hz come punto di riferimento per la determinazione dei toni silenziosi che una persona con udito perfetto può percepire. I “test tones” sono comunemente utilizzati per la configurazione di apparecchiature audio, PA, altoparlanti e interfacce audio digitali. Questa frequenza è talvolta utilizzata come segnale di prova per le stazioni radio o TV. L’installazione “Test Tone, 1000hz, 33 rpm” di Yann Leguay è costituita da un disco in vinile e da un giradischi i cui rispettivi movimenti sono stati invertiti. Il player stesso, il braccio e la stilo ruotano attorno al disco statico per creare una frequenza test di tono di 1000Hz, anche se con un momentaneo glitch ad una frequenza leggermente superiore ad ogni giro. L’ inversione di ruolo qui suggerisce un impulso dadaista e la decostruzione contraddittoria di utilità propone una rimodificazione delle aspettative percettive del suono in relazione alla materialità da cui nasce. Yann ama presentarsi come un “media sabotatore”, un attivista che accetta le norme delle performance auditive, riappropriandosi poi dell’utilità dei diversi tipi di media nelle sue installazioni, mentre pubblica – ad esempio – una serie di registrazioni sonore disfunzionali. La sua produzione non convenzionale comprende anche un vinile da 7 pollici senza buco, nonché – in una performance – la disintegrazione in diretta di un microfono con una smerigliatrice angolare.
Sandalpunk | ilcantooscuro
Replica di Alessio “Galessio” Brugnoli sul suo blog per il clamore suscitato dal romanzo sandalpunk De Bello alieno, di Davide Del Popolo Riolo, vincitore del Premio Odissea per la Delos Books, tema già trattato da me qui e qui. Ecco uno stralcio delle sue valutazioni che non posso non condividere, ma che sottolineano la verve suscitata da questo romanzo che, quantomeno, scuote l’italico torpore.
Se nello steampunk il punto di partenza è di solito la realizzazione della macchina analitica, nel sandalpunk è invece l’eolipila di Erone, l’antenata della nostra turbina a vapore.
Il problema è perché l’equites dell’epoca avrebbe dovuto investire in un’impresa del genere i suoi sesterzi: affinché la turbina a vapore possa essere competitiva, bisogna ipotizzare una produzione industriale standardizzabile, in cui vi è necessità di produzione di massa, in cui il capitale umano da un valore aggiunto trascurabile e in cui vi sia richiesta di mercato.
Condizioni difficili da trovare nell’antica Roma: le uniche possibilità sono nella produzione tessile, magari per l’esercito, o la produzione delle anfore, in cui è possibile anche ipotizzare un ciclo di produzione integrato…
Quindi in questa Roma ipotetica, il promotore della rivoluzione industriale romana, potrebbe essere un ricco liberto della famiglia senatoriale dei Laecanii e magari le prime fabbriche potrebbero essere localizzate nell’Istria e nella Dalmazia.
Range biologico
Presento le derive organiche come estensioni del mio continuum: esse sono i paletti entro cui preparare l’escursione.