Giovanni “Kosmos” Agnoloni è anche un traduttore, oltre che un apprezzato autore e saggista (tolkeniano e non solo). Nella sua prima veste è stato intervistato da TradurrePerEditoria, e qui sotto allego un piccolo stralcio della chiacchierata.
Hai tradotto, tra le altre cose, molti saggi di tipo divulgativo; qual è la cosa più importante da fare, quando si traduce questo tipo di testi?
La prima cosa che mi viene in mente è entrare dentro il testo, il che significa – idealmente – avere una conoscenza specifica di alcuni degli aspetti tecnici (intendo dire: storici, giuridici, economici o che altro) dell’argomento trattato. Ma questo non è strettamente necessario, nella misura in cui, con spirito umanistico, ci si addentra sul momento nei meandri delle argomentazioni dell’autore. Quando ho co-tradotto La cassa del Vaticano, le conosce giuridiche dovute alla mia laurea in Legge mi hanno sicuramente aiutato a districarmi nelle complesse vicende giudiziarie legate ad alcuni scandali sessuali e finanziari di esponenti della Chiesa, ma al di là di questo c’è stata una full immersion nel testo, che è quanto cerco sempre di fare. E poi, in questo tipo di traduzioni, è importante adottare un linguaggio di stampo giornalistico o storico, concreto e “stuzzicante”, che, senza mai alterare il contenuto del testo originale, aiuti il lettore a calarsi dentro l’argomento.
Grazie, Sandro!
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