Archivio per giugno, 2014
30 giugno 2014 alle 22:01 · Filed under Connettivismo, Cybergoth, Deliri, Empatia, Energia, Experimental, Inumano, Quantsgoth, Surrealtà and tagged: Luce oscura, Nefandum psichico, No more human, Olosensorialità, Ridefinizioni alternative
Ti lascio comprendere le difficili rese del suono sotto le mie grinfie aliene, e lascia che io stravolga la tua bassa esistenza potenziandola, per pochi istanti soggettivi prima del tuo deflagramento, la corona superiore delle dimensioni da te riconoscibili.
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30 giugno 2014 alle 18:59 · Filed under Cybergoth, Experimental, Oscurità, Quantsgoth, Reading, Surrealtà and tagged: Infection, Luce oscura, Nefandum psichico, Olosensorialità, Ridefinizioni alternative
Mi rivedo nell’atto di scuoiare via la tua essenza, e di renderti vitale il mio grido afono derivante dalla non molecolarità. Ancora non hai capito cosa, chi sono.
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30 giugno 2014 alle 16:51 · Filed under Connettivismo, Cybergoth, Empatia, Energia, Experimental, Oscurità, Surrealtà and tagged: Infection, Interrogazioni sul reale, Luce oscura, Ridefinizioni alternative
Rimango insieme alle tue complesse essenzialità, fintanto che ogni movimento si estingua sul filo delle percezioni e rimanga un puro pallido bagliore di dolore. Non il dolore antropomorfo.
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30 giugno 2014 alle 13:47 · Filed under Connettivismo, Cybergoth, Deliri, Experimental, Oscurità, Surrealtà and tagged: Infection, Luce oscura, Nefandum psichico, Olosensorialità, Ridefinizioni alternative
Ogni frame raccolto nel continuum di elezione è rabbiosamente scavalcato e posto oltre le transenne in attesa che tu, essere mefitico, poggi le tue mani sulle occulte conseguenze delle nostre inazioni.
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30 giugno 2014 alle 12:06 · Filed under Creatività, Deliri, Disumano, Kipple, Letteratura, Oscurità, Recensioni, SF and tagged: Caleb Battiago, Infection, noDRM, Ridefinizioni alternative
[Letto su KippleBlog]
Respirare le esalazioni di una cancrena. Miasmi talmente forti che possono bruciare le mucose come un’ustione da aspirazione, rendendo la voce fievole e rauca come quella di una vittima sconvolta. Quell’odore attiva ricordi ancestrali, ricordi che risalgono ad un’era passata. Ricordi di quando i lobi frontali non erano ancora sviluppati. Il nostro retaggio selvaggio, crudele, si riscuote con questo odore di morte e putrefazione.
DNA.
Sommergendoci di ricordi non vissuti ma incastonati come pietre preziose nel nostro. È inutile allontanare il lettore ebook dalle nostre narici, ormai quell’odore è dentro di noi e solo dosi elevate di delorazepam potranno rimuovere il senso di angoscia per un luogo in cui il nostro ruolo non risulterà mai definito.
Cannibalismo, pedofilia, stupri, allucinazioni, malattie mortali, … Una distopia degli orrori. Una cloaca di perdizione. Un paesaggio macabro come un campo di battaglia su cui Caleb Battiago si erge come un visionario conquistatore di menti sconvolte e violate.
Questa è la recensione emozionale che BeatiLotofagi ha redatto relativamente a Parigi Sud V, l’opera di Caleb Battiago edita da Kipple Officina Libraria. L’opera è disponibile, senza DRM, al costo esemplare di 2€, nel formato ePub e Mobi, disponibili entrambi e contestualmente soltanto sul sito Kipple. Vi ricordiamo che la prefazione è di Sergio Altieri.
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29 giugno 2014 alle 21:38 · Filed under Connettivismo, Cybergoth, Experimental, Quantistico, Surrealtà and tagged: Differenze quantiche, Infection, No more human, Nulla senziente, Olosensorialità, Ridefinizioni alternative
Ribellandoti alle conclusioni nichiliste sai dove riuscirai a materializzare il tuo nuovo collasso quantico, ottenebrando le mistiche esistenze a favore di una concreta e unica via, perché te sei limitato.
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29 giugno 2014 alle 19:33 · Filed under Connettivismo, Cybergoth, Experimental, Inumano, Quantistico, Surrealtà and tagged: Differenze quantiche, Meme, Nulla senziente, Olosensorialità, Ridefinizioni alternative, SCO
Ogni ricordo è pura fantasia concretizzata su collassi di realtà. Determina la potenza espressiva, ciò, e raccoglie ogni meme collazionato da continuum adiacenti, al fine di accreditarti come vitale nel il Sistema Complesso Olografico.
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29 giugno 2014 alle 16:27 · Filed under Connettivismo, Cybergoth, Empatia, Energia, Experimental, Inumano, Surrealtà and tagged: No more human, Ridefinizioni alternative, SCO, Teoremi incalcolabili
I tormenti si rivelano pure manifestazioni della mia desiderabile partenza interiore, si svolgono così le mosse prefettizie nello scenario continuo delle regole olografiche, in cui m’incastono perché inumano.
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29 giugno 2014 alle 04:59 · Filed under Accadimenti, Creatività, Cybergoth, Editoria, Experimental, Letteratura, Onirico, Oscurità, Postumanismo, Recensioni, SF, Sociale, Surrealtà and tagged: Application Programming Interface, Giovanni De Matteo, Infection, Luce oscura, More human, Nefandum psichico, Premio Urania, Ridefinizioni alternative, Teoremi incalcolabili, Urania
Per chi ha letto Sezione PiQuadro, il romanzo vincitore del Premio Urania del 2007 che ha inaugurato il filone della Polizia psicografica di Napoli, leggendo Corpi spenti troverà lo scenario allo stesso tempo familiare ma rinnovato; per chi, invece, non ha avuto esperienze di quel mondo, la sensazione ricavata potrebbe essere fuorviante ma avvolgente, uno shock cognitivo. Parliamo di una Napoli del 2061, nel
pieno bicentenario dei festeggiamenti dell’unità d’Italia in cui s’innestano stravolgimenti sociali e politici epocali, come una secessione che ha protagonista il Meridione anziché il Settentrione, al contrario quindi di quello che potremmo invece aspettarci; in tutto ciò, il consueto malaffare mafioso convive con gli interessi di multinazionali, talmente potenti da condizionare la vita politica dello Stato Meridionale.
La ricchezza autoriale di Giovanni De Matteo si evince già da questo sfondo sociale su cui s’innesta il romanzo vero e proprio, un turbine di eventi trascendentali e postumani assolutamente iperreali, tanto da dare una resa nitida, come se si stesse parlando della cronaca attuale. Uno dei tanti pregi di Corpi spenti e della prosa di Giovanni è proprio questo: la credibilità assoluta della storia che racconta, anche quando narra di iperboli postumane, o ci s’immerge in navigazioni psichiche nei morti o in chi giace in coma. Protagonista è la Polizia psicografica, che ha a capo la figura preminente di Vittorio Briganti, il poliziotto già principale attore di Sezione PiQuadro insieme alla sua squadra, conosciuti nel giro come negromanti, ovvero postumani che grazie alla tecnologia riescono a navigare tra le ultime immagini e sensazioni di chi è morto recentemente. Loro si contraddistinguano per la capacità di galleggiare tra i flutti dell’abisso che trascina giù, nelle profondità della psiche vertiginosa di un defunto per morte violenta.
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