HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per agosto 2, 2014
Alterazioni delle zolle
Ti osservo nella complessa meccanica quantica della notte, nel delirio dei tuoi sensi alterati dal movimento della zolle spaziotemporali.
Melma psichica
Respiro le indefinizioni quantiche del suolo, e ne aspiro i memi lasciati affondare nella melma psichica.
“PARTITA DI ANIME” A LIDO DI CAMAIORE | Giovanni Agnoloni – Writing and Travelling
[Letto su Giovanni”Kosmos”Agnoloni‘s blog]
Ricordo la presentazione del mio libro Partita di anime (Galaad Edizioni) il 9 agosto a Lido di Camaiore, alle ore 18,30, con il giornalista culturale Giuseppe Previti, nell’ambito della rassegna “Giallo sotto l’ombrellone”, presso il Bagno Eugenia, sul viale a mare (Viale Europa). Si farà naturalmente riferimento anche al primo romanzo della serie “della fine di internet”, Sentieri di notte.
Insieme, verrà presentato anche il romanzo Calcio e acciaio. Dimenticare Piombino di Gordiano Lupi, ed. Acar.
Kipple blog: Beati Lotofagi recensisce Venus Intervention, di Corrine de Winter e Alessandro Manzetti
[Letto su KippleBlog]

In questa raccolta Corrine De Winter ci regala lacrime stillate da un sogno oscuro. Un sogno in cui il buio e il mistero assumono le sembianze di una fiaba irlandese cantata con la cadenza tipica del blues. La sofferenza e il dolore vissuti come lacrime di sangue in un golgota di spine sognanti. Essi vengono rigenerati con una coazione a ripetere che appare come una glorificazione rituale della sofferenza, come unica forma di amplificazione esistenziale e manifestazione di vita.
Squallidi appartamenti, mura di bordelli intrise di odori acidi e natura sperduta. La pelle come porta d’ingresso del male che induce sofferenza ma anche reliquia di un amore ormai passato. La pelle riflessa da specchi che fungono da humus primordiale non solo dell’anima in essa racchiusa, ma dell’intero mondo che tale anima ha sfiorato. Lo specchio non come testimone del tempo. Lo specchio come spettatore della perdita progressiva dell’innocenza e non della sola giovinezza.
Le opere di Alessandro Manzetti sono caratterizzate da una prosa che spesso par tendere i confini e la linearità imposta dalla trama. La sua infatti è una creatività dirompente e lisergica. Nei suoi racconti e romanzi la poesia delle sue parole strazia il lettore come lampi di vibrazioni epilettiche, in una narcosi spesso estrema e ossessiva. Un’alienazione inquietante e disturbante.
I suoi lettori quindi non possono che immaginare la presenza, in questa raccolta, di raffiche oniriche che con violenza corrodono le coscienze in una serie di deflagrazioni psichiche. Nulla di più spiazzante. La sua lirica risuona accogliente come il sussurro di un necroforo giunto a comporre le nostre membra scomposte, descrivendoti nel frattempo ciò che lui ha visto nelle città maledette dell’intero universo.
ISBN 978-88-98953-05-9