Archivio per agosto 15, 2014
15 agosto 2014 alle 19:10 · Filed under Connettivismo, Cybergoth, Quantistico, Surrealtà and tagged: Distorsioni temporali, Interrogazioni sul reale, Ridefinizioni alternative, Teoremi incalcolabili
Un articolo su LeScienze suggerisce, dallo studio della fisica generale unita alla quantistica, la teoria che il tempo non esista. Come soluzione narrativa è una teoria che ho abbracciato da tempo, unificando alcune considerazioni che ho fatto sulla trascendenza e sulla, sì, quantistica
unita ad altri concetti occulti. Vi incollo un breve tratto dell’articolo:
Questa idea di tempo emergente ha lo stesso potenziale rivoluzionario dello sviluppo della teoria della relatività e della meccanica quantistica, avvenuto un secolo fa.
Einstein aveva detto che la riconcettualizzazione del tempo era stata fondamentale per lo sviluppo della relatività. Oggi, mentre tentano di unificare relatività e meccanica quantistica, i fisici ritengono che il tempo sia di nuovo centrale. Nel 2008 il Foundational Questions Institute (
FQXi) ha sponsorizzato un concorso per un saggio sulla natura del tempo a cui hanno partecipato numerosi grandi nomi della fisica. Molti scienziati hanno sostenuto che un teoria unificata descriverà un mondo senza tempo, altri sono stati restii a fare a meno del tempo, tutti sono stati d’accordo sul fatto che senza una riflessione profonda sul tempo potrebbe essere impossibile proseguire verso una teoria unificata.
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15 agosto 2014 alle 17:26 · Filed under Connettivismo, Cultura, Mood, Passato, Sociale, Storia and tagged: Cristiani, Ferragosto, Festa, Ottaviano, Paganism, Roma, Vacanze
Sempre nell’ambito ferragostano, segnalo quest’articolo di RomanoImpero che spiega altri dettagli della genesi delle vacanze, delle ferie di agosto e di Ferragosto. Un estratto:

Ferragosto. Questa ricorrenza si festeggia solo in Italia, e ricorre il 15 agosto, ed oggi è dedicata all’Assunzione di Maria Vergine, ma pochi sanno che la ricorrenza è pagana. Nel 18 a.c. infatti Ottaviano fu proclamato Augusto, quindi venerabile e sacro, dal Senato. In questa occasione l’imperatore dichiarò tutto il mese di agosto Feriae Augusti, le vacanze di Augusto, visto che questo includeva molte feste religiose, la più importante delle quali era la festa di Diana, che cadeva il 13. Il termine Augusto derivava dalla denominazione della Grande Madre siriana Atargatis, detta “l’Augusta”, cioè la più grande, la più sacra, la Dea con la corona turrita che si ergeva in piedi poggiando su due leoni.
Sembra che nel 21 a.c. le Feriae Augusti mutarono nome in FERIAE AUGUSTALES, riunendo in un unico festeggiamento tutte le feste del mese. Da allora i raccolti sarebbero stati dedicati all’ imperatore quale garante degli approvvigionamenti, non solo dei romani in genere, ma dei poveri che ricevevano gratis il grano e l’olio.
Oltre a questi templi tutti aperti per le Feriae Auguste, il sacerdote del Dio Quirino offriva un sacrificio su un altare nel tempio ipogeo che si trovava sotto al Circo massimo. Naturalmente per tutto il mese non si lavorava e spesso invece si banchettava davanti ai templi a spese dello stato.
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15 agosto 2014 alle 15:37 · Filed under Connettivismo, Fantastico, Kipple, Mood and tagged: Ferragosto, Festa, Vacanze
[Letto su KippleBlog]
La redazione Kipple vuole augurare ai suoi lettori e autori un fantastico Ferragosto. Qualche ora di riposo e poi tutti di nuovo al lavoro, ché la
prossima stagione comincia prestissimo e sarà ricca di folgoranti sorprese. Che l’amaca e l’oblio temporaneo svelino a Voi tutti le splendide vie occulte del Fantastico.
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15 agosto 2014 alle 14:26 · Filed under Cultura, Letture, Mood, Sociale and tagged: Ferragosto, Italiani, Misanthropy, Pier Paolo Pasolini
Su BooksBlog, nell’ambito del tema ferragostano, una interessante annotazione di Pasolini. Ve la riporto, nuda e cruda, quotando l’osservazione con tutto il disgusto che i connazionali sanno suscitare in me.
L’Italia – e non solo l’Italia del Palazzo e del potere – è un Paese ridicolo e sinistro: i suoi potenti sono delle maschere comiche, vagamente imbrattate di sangue: “contaminazioni” tra Molière e il Grand Guignol. Ma i cittadini italiani non sono da meno. Li ho visti, li ho visti in folla a Ferragosto. Erano l’immagine della frenesia più insolente. Ponevano un tale impegno nel divertirsi a tutti i costi, che parevano in uno stato di “raptus”: era difficile non considerarli spregevoli o comunque colpevolmente incoscienti.
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