Le miserie sono definite oltre lo steccato psichico delle risorse occultate; ricordami solo dove sono posizionate le riserve cui potrò accedere durante la crisi mistica.
Su CarmillaOnLine il buon Danilo Arona, autore de L’ombra del dio alato, fa riferimento al suo testo tornato disponibile grazie a Kipple Officina Libraria e integra l’analisi fatta dall’editore e capo della Nazione Oscura Caotica, Lukha B. Kremo, analizzando altri aspetti degli Yezidi, adoratori del sincretismo rappresentato da Pazuzu, il dio alato sumero. Così facendo, Danilo sfiora gli aspetti sociali, antropologici, mistici ed economici con un compendio di pensieri di cui solo lui è capace.
Un estratto:
Scrivere, per quanto superficialmente, degli Yezidis, presunti “adoratori del Diavolo”, significa sfiorare il drammatico problema dei perseguitatissimi Curdi. Allora occorre, per quanto possibile, avere presente la geografia dei luoghi ai quali ci stiamo riferendo. Siccome non possiede confini naturali ben precisi, definiremo il Kurdistan solo quella regione dove i Curdi costituiscono la proporzione predominante della popolazione locale e che si trova divisa tra Turchia, Iran, Iraq, Siria e le repubbliche ex sovietiche di Georgia e Armenia. Per lo più montuoso, il Kurdistan è percorso dalla catena degli Zagros a est e da quella del Tauro a ovest; il monte Ararat segna approssimativamente il confine settentrionale e la Mesopotamia quello meridionale. Il territorio è ricco di acque fluviali non navigabili: il Tigri e l’Eufrate nascono nel Kurdistan turco, l’Arasse lungo i confini con l’Armenia, e altri fiumi come il Piccolo e il Grande Zab, il Sirwan (Diyala) e Khapur, rendono il terreno molto adatto all’agricoltura che con il petrolio, il ferro, l’oro, l’alluminio e soprattutto il cromo, costituisce una delle principali risorse della regione, insieme al potenziale idroelettrico. Della Siria i Curdi abitano la zona nord-orientale, cioè parte della fertilissima regione dello Djeziré, e il Kurd Dagh. Questa regione della Siria è stata sempre il rifugio naturale dei profughi, che riuscivano a sottrarsi alle persecuzioni turche e prima ancora a quelle ottomane. La parte settentrionale dello stato iracheno è quella che corrisponde grosso modo al Kurdistan meridionale: regione non particolarmente estesa rispetto alla totalità dell’intero territorio, comprende però zone di grande importante strategica per l’economia dell’Iraq, dal momento che ne fanno parte i due territori di Mosul e Kirkuk che, da soli, forniscono il 75% dell’esportazione petrolifera irachena. La zona è anche piuttosto fertile, data la presenza del Tigri e dei suoi affluenti.
Qualcosa che ho amato, profondamente, perché amo profondamente i Pink Floyd. E vederli tutti riuniti per quella che è stata l’ultima volta, sognanti loro stessi, ubriachi delle loro stesse suggestioni psichiche, lisergiche, trascendentali, è il più bel dono che potevano fare e farsi dopo un’intera esistenza votata al travalicamento degli insulsi limiti umani. La band delle band, fantastici ed essenzialmente complessi mentre durante l’ultima esecuzione della loro impressionante carriera, durante l’ultimo assolo, si concedono l’estasi infinita di un istante infinito, e volano altrove come nessuno sa fare…
Oggi cade il secondo anniversario dell’uscita di Schegge di ossidiana – Fiabe dall’Impero Connettivo, un progetto di musicalizzazione dell’Impero Connettivo, di uno Stato a metà strada tra il weird e la SF che, come l’Impero Romano, si espande sullo spazio, ma anche sul tempo. A capo dell’ecumene di postumani c’è un imperatore nephilim, la moneta […] […]
Ho chiuso proprio ieri l’editing di un mio racconto, il decimo e ultimo della serie “Nèfolm e dintorni”, le cui prime due puntate Perama e Argyroprateia sono già state edite nella collana di Delos Digital L’orlo dell’Impero, impreziosite dalle copertine di Ksenja Laginja.Ma cos’è Nèfolm? È la capitale dell’Impero Connettivo, una babele di postumani governati […]
Su Fantascienza.com la segnalazione dell’uscita di una mia nuova puntata per l’Impero Connettivo: A sort of homecoming, racconto edito nella collana L’orlo dell’Impero per i tipi di DelosDigital. La copertina, come sempre, è di Ksenja Laginja. In un indeterminato momento dell’Impero Connettivo, in antitesi a qualsiasi incoerenza temporale, il plenipotenziari […]
Ho terminato in questi giorni la lettura dell’antologia Tenebre future, curata da quello che potrebbe essere identificato come l’ensamble novocarnista (Alessandro Pedretta e Stefano Spataro su tutti) e che suppongo sia intimamente collegato a realtà editoriali e ideologiche nascoste, ben conosciute nel fantastico italiano. Due cose vorrei precisare subito. L […]
Questa è la cover di Ksenja Laginja per “A sort of Homecoming”, prossima mia pubblicazione in uscita per DelosDigital, collana L’orlo dell’Impero; il racconto esordì pochi anni fa sul primo MilleMondi di Urania, StraniMondi. A presto per la news ufficiale!
[Letto su KippleBlog] Giovedì 12 gennaio, alle ore 19, Paolo Di Orazio presenterà il suo Diario elettrico, romanzo edito nella collana K_noir da Kipple Officina Libraria dove l’autore si misura con le suggestioni della SF, declinate però alla sua maniera oscura. L’evento si svolgerà presso la libreria MrIbis, in via Luigi Filippo de Magistris 91, Roma. […] […]
Su Fantascienza.com, nell’ambito di Delos241, il “Manifesto programmatico dell’inumano”, da me redatto e già uscito su Silicio #4. Ecco l’incipit: Siamo tutti abituati alla nostra umanità da non concepire altro. Ognuno di noi reputa la nostra civiltà, la razza cui apparteniamo, come la superiore, l’apice dell’espressività e della creatività, del genio, del p […]
Quello che leggete qui sotto è l’incipit di Argyroprateia, l’uscita più recente della mia produzione relativa all’Impero Connettivo; il racconto appartiene al ciclo “Nèfolm e dintorni”, che esplora i quartieri della capitale connettiva specchiati nei rioni di Costantinopoli. La copertina è di Ksenja Laginja e il titolo è scaricabile a 1,99€ anche da qui; que […]
Siamo ormai entrati nei Saturnali. Che sia un felice periodo, la festa continua fino a tre giorni dopo il solstizio buio. Tra l’altro, ho appena concluso la stesura per i tipi di DelosDigital di “Nèfolm e dintorni”, il decalogo, quasi un anno e mezzo di lavori: sono molto, molto soddisfatto.
Su Fantascienza.com la segnalazione dell’uscita di Argyroprateia, seconda puntata del ciclo “Nèfolm e dintorni”, affresco che ho costruito per illustrare cos’è Nèfolm, la capitale dell’Impero Connettivo. L’ebook esce nell’ambito della collana L’orlo dell’Impero per i tipi di DelosDigital, e queste sono la presentazione e la quarta citate nell’articolo: A Nèf […]
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"Scrivete quel che volete scrivere, questo è ciò che conta; e se conti per secoli o per ore, nessuno può dirlo." Faccio mio l'insegnamento di Virginia Woolf rifugiandomi in una "stanza", un posto intimo dove dar libero sfogo - attraverso la scrittura - alle mie suggestioni culturali, riflessioni e libere associazioni.
“Siamo l’esperimento di controllo, il pianeta cui nessuno si è interessato, il luogo dove nessuno è mai intervenuto. Un mondo di calibratura decaduto. (…) La Terra è un argomento di lezione per gli apprendisti dei.” Carl Sagan