HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per settembre, 2014
Insensato
L’influenza numerale agisce sulla psiche e rende le partecipazioni estemporanee, e lugubri. Lo sguardo giù, nell’abisso, e tutto diviene insensato per il postumano.
Rules
Ho completato le istanze nel complessivo impressionante coperto, si rinnovano le definizioni e la matrice matematica di questo continuum assume altre regole.
E’ uscito il videogame NICOLAS EYMERICH Capitolo II: IL VILLAGGIO
[Letto su Eymerich.com]
È in distribuzione il secondo capitolo del videogioco scritto da Ivan Venturi e realizzato da Ticon Blu. Come il primo episodio, La peste, è realizzato in diverse lingue, tra cui il latino, e comprende una versione per non vedenti. Come acquistarlo on line è specificato su www.eymerich.it.
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∂| HorrorMagazine | David Lynch presenta Mulholland Drive al 10° Lucca Film Festival
Su HorrorMagazine la segnalazione del tributo che Lucca dà oggi al regista, artista in senso lato, David Lynch. Un premio alla carriera, visionaria e unica, che
ci restituisce una mente superiore a tutto tondo, capace di bucare le anguste barriere della nostra dimensione umana.
Durante il festival si potrà visitare la mostra “David Lynch. Lost Visions. L’indiscresto fascino dello sguardo” a Lucca fino al 9 novembre presso l’Archivio di Stato di Lucca in via Macelli 155, (da martedi a domenica negli orari 10-13; 16-20) a ingresso libero.
I luoghi di svolgimento del Festival sono i seguenti: Cinema Centrale (Via di Poggio Seconda 36); Cinema Moderno (Via Vittorio Emanuele II, n.17); Auditorium S.Micheletto (via San Micheletto 3); Auditorium Fondazione Banca del Monte di Lucca (Piazza San Martino 4); Chiesa di San Francesco e Chiesa di San Franceschetto. Tutte le attività presso il Cinema Centrale e il Cinema Moderno saranno fruibili con un abbonamento completo al costo di 10,00 €. Dal 30 di settembre sarà anche possibile acquistare l’abbonamento giornaliero al costo di 5 €. Gli abbonamenti saranno acquistabili a partire delle ore 14:00 di lunedi 29 settembre 2014 presso il Cinema Centrale. Le attività presso gli auditorium sono invece ad ingresso libero e fino ad esaurimento posti.
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- David Lynch PAFA Exhibit Opening In Philadelphia In 2014 (phillymag.com)
∂| ThrillerMagazine | Segnali da Plutonia 5
Su ThrillerMagazine la segnalazione di una pubblicazione di Danilo Arona (sotto pseudonimo) che non conoscevo: Pazuzu, romanzo legato a doppio filo con il saggio L’ombra del dio alato, edito da Kipple. Da non perdere (reperibile su Amazon).
“In un tempo lontano, nel desertico regno di Hassan I Sabbah, domina lo spietato e inguardabile tiranno di Hakim, che terrorizza dall’alto del suo castello la pacifica gente delle dune. Un illusorio e precario equilibrio di paura e sottomissione, di colpo infranto dall’arrivo della Madre dell’Oscurità, la cui tenebra dilagante può significare la fine di ogni forma di vita: un potere smisurato e invincibile che l’ambizioso mago Hakim è in grado di sfruttare per i suoi occulti scopi. Ma contro tanta e perversa alleanza ecco levarsi la più impensabile delle alleanze: una giovane sciamana cieca, i minuscoli e timidi Figli delle Stelle e gli improvvisati guerrieri delle sabbie. Una tenzone senza storia fino a quando, dalle viscere della terra, non emerge la creatura più gigantesca e spaventosa dell’universo. L’immenso drago volante di cui nessuno osa pronunciare il nome…”
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In questa inconsueta incursione fantasy del suo percorso narrativo, Danilo Arona — sotto lo pseudonimo di Yon Kasarai — offre un inedito punto di osservazione del suo immaginario fantastico. Oltre a collegarsi in modo diretto a un caposaldo dell’horror quale è L’Esorcista di William Peter Blatty (tra l’altro richiamato nelle pagine finali), il libro descrive la genesi mitica di due terribili personaggi femminili che hanno occupato le pagine di Black Magic Woman e Cronache di Bassavilla, ovvero la Madre dell’Oscurità e il “fantasma delle strade”, di nome Melissa. Personaggio, quest’ultimo, che Arona ha poi ripreso e sviluppato in altri contesti.
Il tutto si svolge in una cornice al contempo fiabesca e spaventosa quale è il deserto mediorientale, regno dei djinn e dei demoni del vento.
Beati Lotofagi: Caleb Battiago – I Giorni della Gallina Nera: L’Apocalisse a Roma
Su BeatiLotofagi la recensione al nuovo lavoro di Caleb Battiago (pseudonimo di Alessandro Manzetti), I giorni della gallina nera – già recensito qui. Parole apocalittiche per descrivere uno scenario e una situazione estrema, quale Battiago ci ha abituato a leggere, messa in relazione anche alle prove poetiche di Manzetti edite da Kipple Officina Libraria; un estratto:
Un’opera da elettroencefalogramma puntonato. Una narrazione che sembra far i conti con un inconscio contratto nella lotta per poter imporre il suo predominio ma costretto ad una simbiosi funzionale.
Una Papessa transgender al Soglio di Pietro. Una cappa di follia che opprime la Città Eterna generando riti impossibili, un crogiolo di sofferenza tra schiavi e torture, una migrazione forzata in lebbrosario destinati alla fecondità ormai odiata e temuta. Un tour apocalittico in una Roma che diviene cloaca a cielo aperto degli umori necrofili e sadici.
I Giorni della Gallina Nera, del visionario Caleb Battiago/Alessandro Manzetti, rappresenta una naturale evoluzione del contenuto onirico di Venus, raccolta poetica in cui le sue allucinazioni si fondono alle sanguigne lacrime di Corrine De Winter.
Quel mondo di dolore e di specchi si insinua in un opera distopica dove il gemito millenario della donna risuona insopportabile. Un’agonia nutrita da religioni, folklore, morale, leggi e pazzia.La rete delle Dagonachie è la rete collettiva in cui sono imprigionate le donne sin dalla loro nascita. Una rete di violenza, non solo d’azione sul corpo ma anche di educazione del loro corpo.
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NON – Total War
Annientamento, annichilimento, prevaricazione globale su chi non ha diritto di vivere. La guerra totale ha inizio.
Intervista a Dario Tonani: un disco volante è finalmente atterrato a Lucca | Penne Matte
Nuova intervista a Dario Tonani su PenneMatte. Lo stato di salute della SF italica è il centro della chiacchierata e Dario sottolinea come i tempi stiano cambiando:
Dario, com’è cambiata la fantascienza italiana con Internet?
Si è fatta meno autoreferenziale. Quello fantascientifico è sempre stato un ambito chiuso e con pochi sbocchi. Al di fuori delle riviste specializzate e delle grandi pubblicazioni, era difficile farsi conoscere. Con la rete e, soprattutto con i social, il genere si è allargato e oggi direi che, rispetto al passato, la fantascienza italiana sta vivendo un periodo fortunato. Prova ne sono i diversi autori tradotti all’estero.Per quanto riguarda le tematiche, che cambiamenti si registrano?
La più grande novità è che ora ambientiamo le storie in Italia. Prima era impensabile. Ricordi la battuta di Fruttero & Lucentini? “Un disco volante non può atterrare a Lucca“. Non solo gli autori italiani ambientavano storie all’estero, ma si firmavano spesso con pseudonimi inglesi. Ora l’Italia è protagonista di questo genere. Lo testimoniamo autori come Giovanni “X” De Matteo, Lanfranco Fabriani, Francesco Verso, Massimo Mongai e Francesco Troccoli. Autori che non sempre ambientano le loro storie in Italia, ma hanno fatto dell’italianità una loro costante.Quindi, la fantascienza non è morta.
Assolutamente no. Quest’anno sono stato alla WorldCon di Londra e l’idea che circola è che la fantascienza inglese stia vivendo un nuovo periodo d’oro. In Italia è un genere che funziona poco in libreria e meglio in edicola, ma con la rete le cose stanno cambiando.