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NeXT Hyper ObscureArchivio per settembre 20, 2014
TrueScienceFantasy: Alla Locanda di Mastro Angelo: “Intervista ad Alan D.Altieri”
Bella intervista a Sergio “Alan D.” Altieri su TrueScienceFantasy. L’apocalittico è sempre dietro l’angolo con Altieri, di gran qualità e di gran lunga vertiginoso, un marchio di fabbrica riconoscibile ovunque che rende Il Lupo come il capostipite di un abisso che ha del disumano naturale dalla sua, una discesa senza freni e senza ritorno in quello che potremmo definire inferno, che è ciicamente il nostro mondo in prospettiva. Un estratto:
Non posso non parlare dei tuoi lavori. Ma sarebbe lunga. Limitiamoci all’ultimo. Juggernaut. Non l’ho ancora letto, dimmi, perchè dovrei farlo?
Perché’ “Juggernaut” cerca di andare oltre. In tutti i sensi: tematico, narrativo, stilistico. Come sai, “Juggernaut” è il primo installment di una pentalogia. Difatti, ci sono cascato di nuovo.
La pentalogia in questione si chiama “Terminal War”, ed è incentrata sull’ultima di tutte le guerre dell’uomo. La quale però sarà combattuta altrove. Entrando nel dettaglio… oops! Sorry, right now, I cannot remember.
Sono abbastanza, come ragione per leggere “Juggernaut”?
I GIORNI DELLA GALLINA NERA – L’APOCALISSE A ROMA « La zona morta
Su LaZonaMorta la recensione a I giorni della gallina nera, lavoro firmato da Caleb Battiago, pseudonimo dietro il quale vive Alessandro Manzetti, in vendita su Amazon. Ne abbiamo già parlato recentemente di questo libro, e quella che andrete a leggere è la conferma della bontà del testo; del resto, chi conosce il Naraka world sa di cosa si parla, sa dell’apocalisse evocata e arrivata. Un estratto:
Gli squarci, i ritratti della Roma della Papessa passano dal cortile del Quirinale, dove si è schiantato un meteorite, primo segno dell’avvento dell’Apocalisse, e dove sono organizzati eretici Sabba, a Ponte Milvio, nuova portaerei del sesso, fino a S. Maria in Trastevere, dove gruppi di preghiera di sanguinarie vecchie dame celebrano diabolici rosari borderline, affondando i sensi dentro viscere umane, e Via Prenestina, desertica periferia dominata da ratti, con coda e senza, che offre ai cittadini schiere di scatole di cemento armato e una morte imminente. I sogni, le speranze, la meraviglia sopravvivono nella grandi fogne, galleggiando tra scarti di scarti. La Roma della Papessa suona le sue mille campane ecolimbiche per chiamare a raccolta delitti e stupri, mentre le pattuglie papali, armate di lanciafiamme e mazze da baseball ferrate, controllano il rispetto del coprifuoco. Nella Terme di Caracalla, sottoterra, arcani culti mitraici pre-cristiani vengono rianimati, grazie a sanguisughe biomeccaniche in grado di riempire la grande cisterna della fossa sanguinis. Dai bastioni di Castel S. Angelo rimbombano le fucilate della Papessa, i colpi che schiantano piattelli umani, ribelli lanciati nel vuoto, con ali posticce incollate alla schiena, da catapulte elettroniche. Ai resti penseranno le orde dei gabbiani cloacali che hanno invaso la città. “I Giorni della Gallina Nera” raccontano, per la prima volta, la grande Apocalisse della città eterna. Una satira, violenta e grottesca, che affonda le gambe, fino alle ginocchia, nella sorgenti della storia, nel malato passato, nell’inquietante e mimetico presente, per mostrare il futuro, le estreme conseguenze, senza veli.
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Presentazione dello sConcerto di Capo Danno n. 3 | NAZIONE OSCURA CAOTICA
[Letto su Nazione Oscura Caotica‘s blog]
Le Bruitiste Dynamique – Live Act
Wournos Aileen + Teatro Satanico
ODRZ presentano lo sConcerto di Capo Danno n.3 (anno 134)
domenica 21 settembre
Circolo ARCI SAMO
corso Tortona, 52 – Torino
Il cd è disponibile in digitale dal 10 ottobre su tutti i portali di musica, e in elegante digipack (a tiratura limitatissima per collezionisti) sul sito kipple.it.
www.posthuman.it – Lucy – odissea nel cervello
Su PostHuman la recensione a quello che appare il film migliore della stagione: Lucy, di Luc Besson, con Scarlett Johansson e Morgan Freeman.
Devo dire che non pensavo fosse un film di tale caratura, ma fidandomi di Mario “Black M” Gazzola, l’estensore della rece, direi che è qualcosa di assolutamente imperdibile; eccovi uno stralcio dell’articolo:
Per quanto fiabesco (o trash, a seconda dei punti di vista) possa parervi l’intreccio, la potenza visiva del regista tracima da ogni immagine e vi impedirà non solo la noia (impossibile con quel ritmo) ma anche di pensare se una soluzione narrativa sia prevedibile, banale, new age (e ce n’è) o troppo “hollywoodiana”.
Qualche esempio? Lucy “vede” le connessioni telefoniche, come fili colorati che salgono da ogni persona che stia usando un cellulare intorno a lei (foto a sinistra): visualizzata una foresta di connessioni, le sposta con la mano con gesto “da smartphone” per connettersi a quelle che le servono. E quando deve creare il super computer, si dissolve in una specie di Alien-Blob nerastro che ingloba in sé ogni apparecchiatura del laboratorio in cui si trova.
Banalità da fantasy? Pensatela come volete, ma tenete sempre presente che Besson è umano come noi, probabilmente sta utilizzando lo stesso 10% del cervello a nostra disposizione, quindi la capacità di visualizzare stati che egli ipotizza ma che non conosce più di quanto li conosciamo noi, è un atto creativo: puro, bello e buono. Buono o trash che noi lo si voglia giudicare, ma quando si lamenta che il cinema “non è più immaginifico come una volta” è questo che s’intende, ricordiamocelo sempre. E Besson qui ha davvero “creato un mondo” fantastico: un inner space ballardiano di cui non ci dimenticheremo presto.
Sembra inutile in un film ad alta spettacolarità con effetti speciali mirabolanti, ma un’interpretazione attoriale solida è l’altro punto di forza che può renderti credibile e appassionante anche la trama più inverosimile: e se il 77enne Morgan Freeman ormai è una certezza in qualunque ruolo di “vecchio saggio” un po’ malinconico che gli tocchi, la Scarlett Johansson post-Allen è una vera sorpresa. Si muove ieratica e monolitica un po’ come una Terminator donna dopo aver acquisito la “super-mente” che la pone così al di sopra di tutti noi (inespressiva come appare per tutto l’astratto e videoarty Under The Skin, l’altro notevole fanta da lei interpretato di recente).
Ma notate come trema e uggiola quando è ancora una studentella sfatta nelle mani dei truci mafiosi orientali dai modi alquanto spicci (geniale la giustapposizione con le immagini da National Geographic, che ci mostrano felini che ghermiscono gazzelle): è da queste trasformazioni che si vede l’attore con la stoffa, non solo dai monologhi shakespeariani.
La poetica del corpo & Il corpo poetico – Roma, 20 settembre – Poesia 2.0
Questa sera sarò ospite (grazie, grazie ancora per la vostra chiamata) del collettivo WSF, che si produrrà in un reading poetico multimediale assai interessante e dalle sfaccetature quantistiche. Presenterò una piccola composizione nata qui, su questo blog, annegata in musica congruente, dove cercherò di mostrare la barriera dell’attuale frontiera espressiva; ci vediamo lì, all’AIASP Casa dei Popoli in Roma?