Resto ad ascoltare la mia complessità strutturale sotto la notte, a rendermi conto di come posso espandermi in perfezioni aliene alla mia natura: basta solo volerlo.
Sembri incallito oltre le notizie carenti di melliflue onde, e sai di come si rivoltano alla normale comprensione scandendo il prorpio percorso, che te non riesci subito a capire, che te non permetti di scandagliare biologicamente.
Si annuncia con un indefinito momento catartico espanso, come collegare la terra e il cielo e oltre, e lascia cantare le distese desolate di terre ghiacciate e notturne.
Dopo le ambasciate d’Italia e di Francia, apre ufficialmente alla mezzanotte dello 0 nevoso 132 (22 dicembre 2012) l’Ambasciata kaotica della Nazione Oscura Caotica a Malta.
Ambasciatore: Roberto Bommarito
sede: St. Julians – Malta eMail
Kipple, come è noto, è una casa editrice speciale, orgogliosamente “di frontiera”. Non ama le cosiddette regole, i comportamenti standard o prevedibili. Questo suo peculiare modo di essere si riflette, nella fattispecie, nell’assegnazione del Premio Kipple di quest’anno.
La redazione ha infatti deciso all’unanimità di premiare due romanzi, anziché uno solo. La ragione? È presto detta. Entrambe le opere sono più che meritevoli, per motivi di diversa natura, di… orgoglio letterario.
Si è deciso pertanto di assegnare ex aequo il riconoscimento, in rigoroso ordine alfabetico, ad Alessio Brugnoli, col suo Lithica, e a Marco Milani, autore di Black Blade.
Kipple desidera congratularsi con i due bravi autori per aver contribuito, in modo decisivo, all’eccezionale livello qualitativo delle opere pervenute quest’anno: la scelta è stata ardua, per questo siamo soddisfatti della decisione presa.
L’anno prossimo, in due uscite distinte, potrete leggere i romanzi vincitori, certi che pochi come Kipple possono offrire all’esigente pubblico dei lettori SF una Fantascienza così particolare e, lasciatecelo dire, di qualità.
Sul blog di Emmanuele “Peja” Pilia un nuovo post che mette in relazione le possibilità finali di distruzione umana con la necessità di ripulire lo skyline dalle rovine.
Secondo una felice formulazione di Augé, la modernità, conformandosi come il secolo che apre al dominio della tecnica, si fa portavoce di uno dei più controversi paradossi che l’architettura abbia mai dovuto affrontare, ossia il paradosso delle rovine. Secondo questo paradosso, nonostante si sia ormai raggiunta la capacità distruttiva massima, nonostante l’uomo abbia elaborato il progetto per la macchina da guerra definitiva, la modernità ha rinunciato ad un particolarissimo artefatto, ossia la rovina. Di essa, non ne rimane un affastellamento di immagini tali da stordirci, un’infinità di simulacri che sostituiscono ogni materialità per darsi come pura venustas. Anche quando la distruzione non è tale da cancellare ogni fisicità, le membra senza vita dell’artefatto sono rapidamente ricostruite, ricucite, intubate, cicatrizzate, ripulite per cancellare ogni traccia del dramma che ne ha dato l’origine. Nulla deve ricordare i momenti che la deflagrazione, il crollo, la violenza portarono con sé: l’immagine deve essere riconciliante, patinata, possibilmente abraso, iconograficamente adatto a rientrare nel novero dei beni Patrimonio dell’umanità, appetibile arma utile alle amministrazioni nella propaganda turistica.
Peja esamina la situazione da un punto di vista architettonico e transumano, con delle interessanti argomentazioni. Da leggere, come sempre.
Su FantasyMagazine la segnalazione dell’uscita di un mio racconto in ebook per la collana weird InnsMouth, Delos Digital, diretta da Luigi Pachì. Il titolo è Il sigillo imperiale e narra di vicende weird nell’Impero Connettivo; la quarta: Andronico e Xendra sono degli psiconauti postumani al servizio dell’Impero Connettivo. La loro missione è sul filo delle […]
Nel lontano 2011 ho aperto questo blog, hyperhouse.wordpress.com, un luogo in continuo divenire e regolarmente arricchito da nuovi contenuti, una sorta di diario di bordo in itinere. Nel tempo queste pagine non sono solo diventate un punto di riferimento della galassia connettiva, ma anche un terreno di confronto creativo e discussione su argomenti legati al […]
Su RadioRosBrera è disponibile il podcast di un dibattito, ideato e orchestrato da Mariano Equizzi, che mi ha visto partecipare assieme a Ksenja Laginja sul tema delle culture sotterranee, quelle tematiche lontane dall’ufficialità del flusso spesso indottrinato e che invece costituiscono l’ossatura della cosiddetta Controcultura.Parliamo di un tema spinoso, […]
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"Scrivete quel che volete scrivere, questo è ciò che conta; e se conti per secoli o per ore, nessuno può dirlo." Faccio mio l'insegnamento di Virginia Woolf rifugiandomi in una "stanza", un posto intimo dove dar libero sfogo - attraverso la scrittura - alle mie suggestioni culturali, riflessioni e libere associazioni.
“Siamo l’esperimento di controllo, il pianeta cui nessuno si è interessato, il luogo dove nessuno è mai intervenuto. Un mondo di calibratura decaduto. (…) La Terra è un argomento di lezione per gli apprendisti dei.” Carl Sagan
“Quando siamo calmi e pieni di saggezza, ci accorgiamo che solo le cose nobili e grandi hanno un’esistenza assoluta e duratura, mentre le piccole paure e i piccoli pensieri sono solo l’ombra della realtà.” (H. D. Thoreau)