HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per settembre 23, 2014
Altre realtà
Rasento la cognizione intensa del luogo quando non accolgo le parole fuoriuscite dal flusso, dal continuum di appartenenza; mi accorgo di essere già altrove, e quelle stesse parole divengono purificazioni di rimando, estensioni diverse di altre realtà.
Appuntamento con Giovanni De Matteo
Sabato mattina, 27 settembre, alle 10.00 Giovanni “X” De Matteo sarà ospite, a Matera, insieme a Donato Altomare (presidente della World Science Fiction Italia) dell’incontro “Sud e Fantascienza, un futuro post cyberpunk“, organizzato presso l’Istituto Tecnico Economico e Tecnologico Loperfido – Olivetti nell’ambito dell’XI edizione del Women’s Fiction Festival. Modererà Filippo Radogna.
Mi piacerebbe molto essere lì, chi può vada ad assistere, e a immedesimarsi nel flusso…
Esce lo sConcerto di Capo Danno n°3 | NAZIONE OSCURA CAOTICA
[Letto su Nazione Oscura Caotica‘s blog]
Esce ufficialmente (dopo la presentazione a Torino di due giorni fa) lo sConcerto di Capo Danno n°3 composto da Krell, Jan-M. Iversen, Domenico Stranieri, Wournos Aileen, Fecalove, Massakiss e ODRZ.
Il 23 settembre è il Capo Danno del calendario Kaotico della Nazione Oscura, derivato direttamente da quello Rivoluzionario Francese. In questo giorno, nell’anno kaotico 132 (anno gregoriano 2012) si è tenuto il 1° sConcerto di Capo Danno e da allora, ogni anno, verrà registrato un album commemorativo del Capo Danno.
Il 1° sConcerto di Capo Danno ha visto il presidente della Neorepubblica di Torriglia Lukha B. Kremo, il duo ODRZ e Dante Tanzi in tre brani dal vivo, in cui ognuno ha suonato insieme agli altri senza aver mai provato insieme, ottenendo così un risultato improvviso e inatteso.
Lo stesso concetto è stato ripreso per il 2° sConcerto (dell’anno 133 anno gregoriano 2013), in cui il duo ODRZ e Patrizia Oliva hanno composto brani in modo indipendente che poi sono stati mixati e sovrapposti alle parole del presidente Lukha B. Kremo.
Per il 3° sConcerto (dell’anno 134, anno gregoriano 2014), 7 artisti si sono cimentati in un brano dedicato alla micronazione. Oltre a Krell e ODRZ, Jan-M. Iversen, Wuornos Aileen, Domenico Stranieri, Massakiss e Fecalove.
Il concerto sarà disponibile online su tutti i portali di musica a partire al massimo dal 10 ottobre 2014, ma è disponibile in versione per collezionisti in elegante digipack in sole 20 copie (acquista qui).
Il Grande Avvilente: Il Narratore del Buio – temi, suggestioni e strutture nell’opera di H.P. Lovecraft
Sul blog di Alessandro Forlani un bel post che rimanda, e non è mai abbastanza, al grande H.P. Lovecraft. Estrapolo dai brani che Alessandro ha inserito alcune citazioni del Solitario, che non andrebbero MAI dimenticate perché fuori, o altrove, la realtà è assai disturbante.
Le creature di HPL partecipano totalmente, e in modo perfetto, di quella persistente corruzione dell’universo evocata in Nyarlathotep, ed espressa dal celeberrimo distico “non è morto ciò che in eterno può attendere / e con il trascorrere di strani eoni la morte stessa può morire”. Sono ben più avvertite e consapevoli di noi della Legge dell’Entropia. Se leggiamo tre racconti capitali che descrivono l’opera degli Antichi nel mondo, ci accorgiamo che i Mi-Go di Colui che sussurrava nelle tenebre; la Razza di Yith dell’Ombra calata dal tempo e gli asteroidei delle Montagne della Follia agiscono da scienziati, non da stregoni: benché la loro scienza, aliena e non-umana, ci appaia più sinistra di qualsiasi stregoneria.Guardando Joseph Curwen all’opera ne Il caso di Charles Dexter Ward, o assistendo agli incantesimi “non euclidei” della vecchia Keziah Mason ne La casa delle streghe, abbiamo l’impressione di esperimenti scientifici: al limite dell’ortodosso, sì; ma più ricerche che riti magici-cerimoniali quali quelli dell’occultismo tradizionale.La magia, il soprannaturale, sono solo l’approccio ai Grandi Antichi di culture e di cultisti primitivi, abbrutiti, e in contesti degradati: per esempio le baccanali per Chtulhu nelle paludi circostanti New Orleans. Ma il Grande Dormiente, come Dagon, non si ridesta perché evocato dagli incantesimi: ma in seguito a movimenti tellurici del fondale oceanico; a fenomeni naturali che annichiliscono l’uomo.Gli stessi pseudobiblia di Lovecraft, dal “detestabile Necronomicon” al De Vermis Misteriis; i Manoscritti Pkanotici; eccetera, molto spesso svolgono nei racconti la funzione di encyclopédie dell’universo del Ciclo; non sono grimori come quello di Papa Onorio o la Clavicula Salomonis. Dove anche gli occorressero incantesimi, l’approccio di HPL con la “magia nera, nelle sue forme peggiori” è quello “laico”, pratico, naturalistico di Francis Barrett3: che nel Magus (1801) avverte, senza afflati di misticismo, che “facendo certe cose, si ottengono certi risultati”; spogliati i talismani dei caratteri in ebraico e le formule degli incanti dai versetti dei Salmi.