Sul blog di Alessio “Galessio” Brugnoli la recensione a un suo recente lavoro: Navi grigie. Sempre sugli scudi il caro Alessio, complimenti!
La Roma che ci descrive ci offre motivi di stupore ad ogni angolo, attraversata com’è da dinosauri domestici tenuti al guinzaglio dai loro fieri proprietari, muridi senzienti e dotati di intelligenza collettiva che formano gruppi musicali, quasi fossero mariachi, uomini di Neanderthal, vegetali assassini e, a questo punto l’elemento meno sorprendente, alieni che atterrano all’Esquilino e che, infatti, nemmeno sorprendono troppo gli abitanti, abituati ormai a tutto.
La seconda parte poi si svolge in una Roma post-apocalittica, in cui tribù umane, post-umane e decisamente non-umane si aggirano tra rovine recenti e vecchie di migliaia di anni, in uno scenario di decadenza che, Alessio ce lo fa capire alla fine, non è frutto di interventi esterni, ma che noi stessi ci siamo procurati.
Eppure anche Alessio, come gran parte degli scrittori di fantascienza, è dotato di un fondamentale ottimismo antropologico, e non rinuncia a farci capire che, nonostante tutto, l’uomo ha in sé le risorse per superare la decadenza, e tornare grande.
L’ha ribloggato su The Connective World.
"Mi piace""Mi piace"