In appendice all’Urania Collezione 149, dedicato al Signore dei sogni di Roger Zelazny, c’è un racconto lungo concepito da Giovanni De Matteo e Lanfranco Fabriani, YouWorld.
La particolarità di questo lavoro è data, in realtà, da sfaccettature ineffabili, vari livelli di lettura che si possono condensare in questi concetti: si parla di sesso, cibernetico, perché nel basso futuro esistono costrutti informatici, modellati su figure di dive del Cinema del passato – anche recente – che esercitano la prostituzione d’alto bordo. Molteplici cloni di ogni attrice (Marilyn Monroe su tutte, ma anche Grace Kelly, Liz Taylor, Gwyneth Paltrow, Uma Thurman) tempestano il racconto e le interazioni con i personaggi italiani della storia, evidenziando gli elementi pop della cultura occidentale e le contraddizioni in termini che ciò comporta, il senso di disorientamento e di afflizione provocato negli stessi cloni, che ripercorrono con le loro vite dissolute e improbabilmente pop le peripezie degli incarnati originali. Un violento turbine di sesso deviato, BDSM ed estremo, a percorrere tutte le sfumature delle perversioni possibili, che scuote la società prossima futura in cui le notizie di attualità scorrono come jingle pubblicitari sullo sfondo degli eventi propri della trama, in cui le evoluzioni sessuali di ogni protagonista diventano pretesti per tratteggiare il vuoto interiore, e la duplicazione quantica degli avatar sessuali diviene una proliferazione plastica del nulla…
Imperdibile, una vera chicca che i due Premi Urania hanno imbastito con maestria e gioia, mostrando ancora una volta che la SF italica può essere matura e agguerrita, ricca d’idee, lontana anni luce da testi insulsi e senza prospettiva che riempiono gli scaffali di case e librerie nostrane.
L’ha ribloggato su The Connective World.
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