HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per agosto, 2015
Ciò che credi
Ho la maschera sul volto che si propaga a velocità subluminale, affinché ogni spiegazzatura della conoscenza sia apprezzata dalla lentezza del continuum che credi di vedere.
Segui l’olfatto
Segui l’olfatto quando diventa olografico, e lascia che la scia che dissemina sia soltanto una falsa pista per chi non sente la Corrente.
Affondo a contatto
Resistendo oltre le promesse naturali di pura desistenza, ho ancorato al mio corpo le ancore di basalto psichico, che affondano a contatto al solo immaginarle.
Carta da giocare
Rispondo lungo le rive attese dalla complessità mnemonica del mio essere. Ho ancora una carta da giocare, per non estendermi al fuoco gelido dell’emulazione.
Kipple pubblica I giorni tristi, di Uduvicio Atanagi | Kipple Officina Libraria
[Letto su KippleBlog]
Kipple Officina Libraria è lieta di presentare, nella collana VersiGuasti, “I giorni tristi” di Uduvicio Atanagi, un nuovo libretto di poesie in versione digitale.
Protagonista è la brutalità, una descrizione asciutta e desolata e brutale dell’istante e della realtà, come il pensare a un animale sbudellato ma ancora vivo. Sono i giorni tristi della prima poesia che poi vengono descritti selvaggiamente parola dopo parola, ignorando se in modo piacevole: è ultrarealismo, ed è l’ultima frontiera del poeta.
Dall’introduzione
Ogni volta che leggo le tue poesie io scopro, e continuamente riscopro, il significato della poesia. No, forse non è sufficiente. Io, leggendo i tuoi pezzi, dai tempi di Concetti Spaziali, Oltre a oggi, comprendo che cosa è la poesia. Il suono delle parole, il potere delle parole, la magia delle parole, tutto ciò che scrivi svela il segreto. Oh… lo sappiamo io e te, lo sanno tutti quelli che leggono poesia di nascosto, come fosse uno scandalo, un comportamento contrario al pudore contemporaneo.
Ogni volta che mormoro le tue poesie, leggendole fra i denti e sputacchiando ciò che vi rimane incastrato, io comprendo. Non solo la Poesia, quella con la lettera maiuscola, la Poesia che esiste là nell’iperuranio di Platone fra le cose assolute. No, io comprendo il mondo. Questo mondo. Quello della caverna cui sono legato.
Uduvicio, le tue poesie raccontano il mondo. Capisco quando parli di ultrarealismo e resto esterrefatto dalla profonda, assoluta contraddizione. La tua poesia che si fa a volte evanescente, diafana, e a volte dura come la roccia, tagliente come una lama, scarnificata come una ferita slabbrata, la tua dolorosa poesia semplicemente dice, racconta meglio di qualunque indagine scientifica, giornalistica, ingegneristica, mistico-religiosa, oppiacea, il mondo. Questo fottuto mondo in cui siamo costretti a vivere. La patina che avvolge la realtà e la cela. L’ombra che si riflette sulla parete.
Tu sei un profanatore, colui che prende il velo di Maya e lo strappa in mille pezzi e butta in faccia al lettore i frammenti, i lacerti di questa sindone ingannatrice. E il lettore è lì, con te, sull’abisso di ciò che sta dopo. Di ciò che sta Oltre. Tu sei, in fondo, un diamine di connettivista. Che ti piaccia o meno.
La quarta
Una raccolta di espressioni nude e brutali, uno stile che l’autore chiama “ultrarealismo” di cui questo libretto ne rappresenta una sorta di manifesto, “l’istante raggelato in cui tutti vedono cosa c’è sulla punta della forchetta”, come diceva Burroughs. Nella poesia del reale estremo e spogliato c’è tutta la grandezza di questo autore, versatile e assai atipico, davvero incatalogabile.
L’autore
Uduvicio Atanagi è un autore inesistente, ha utilizzato altri pseudonimi negli ultimi dieci anni. Alcuni suoi lavori sono stati pubblicati da Kipple Officina Libraria nelle varie raccolte del movimento Connettivista, al momento sta lavorando a un fumetto “Una tomba per gli alieni”, a vari romanzi e a piccole storie in continua produzione, pubblicate sul blog http://www.unatombaperglialieni.blogspot.it.
Quello che produce lo chiama Ultrarealismo, considerando ormai obsolete le classificazioni accademiche. La ricerca letteraria di Atanagi verte sul dare al lettore qualcosa che si consumi come cibo, ma è un confronto tra anime per sentirsi meno soli, qualcosa di veloce e di brutale in grado di sopravvivere istanti alla violenza del mondo: una specie di virus che muore se esposto all’aria.
Nel passato l’autore è stato presente sulla scena della musica elettronica sotto lo pseudonimo di Dj Electric Buddha.
La collana VersiGuasti
VersiGuasti è la collana di Kipple Officina Libraria diretta da Alex “Logos” Tonelli e interamente dedicata alla poesia e alla letteratura lirica in versione digitale, alla costante ricerca di connessioni e poetiche appartenenti al Connettivismo e non solo.
Uduvicio Atanagi, I giorni tristi
Kipple Officina Libraria – Collana Versi Guasti – Pag. 56 – 0.95€
Formato ePub e Mobi
ISBN 978-88-98953-31-8
Link
- su Kipple Officina Libraria: http://goo.gl/2WfTwH
- su Amazon: http://goo.gl/14Df6Q
Ancora da raccontare
Così, rimangono soltanto poche azioni da modificare, ancora istanti di subdole decisioni prese perché ora, ora, niente è davvero importante da decidere per lunghe strade, e io ho ancora da raccontare percezioni subliminali e surreali.
Cioè, mai
Sei ancora rivolto verso l’aspetto standard del mio cuore psichico, mostrandomi cosa rimane di un cadente momento catartico alla fine del percorso occulto.
Ascolto la Luna
Dovrei ascoltare la Luna farsi grande, mentre tu sei oltre le parole e determini la mia libido ascendendo all’Olimpo dei miei sensi.
Sempre intuiti
La sensazione di essere catapultato oltre mi prende la pelle e la eviscera, mostrandomi gli estremi disincarnati sempre intuiti.
Il frattale è il nostro bioma
Incrostazioni frattalizzate che generano identità di sé, all’infinito.