HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per settembre, 2015
Simulazioni ardite
Nel focus del tuo template ordino istantanee che si sovrappongono alla complessità del reale, mostrando soltanto le simulazioni più ardite che non disegnano il superiore Sistema Complesso Olografico.
Grafi sospesi
Il quarto dei segni mostra la complessa disinstallazione in atto su te, quando non riesci a mostrare altro che piccoli grafi sospesi sul nulla siderale.
Iridescenza
Il simbionte si reinstalla a ogni giro di prefettizie istanze malevole, giochi istantanei di pura iridescenza catartica.
Vuoto quantico
Controllo le periferiche lasciate sfrigolare sul limite del vuoto pneumatico, fino a quando esso si trasforma in vuoto quantico dimesso.
Si mostrano
Non significano nulla le tue rimostranze esteriori al complessivo montante caotico, dove matematiche aliene si mostrano al più differente.
Arabeschi non nel continuum
Insensibili come restituzioni catartiche del mio ascendente festante, la complessità mostrata si attesta su valori discendenti di vago sapore esotico, arabeschi estranei al continuum.
La maschera
Ecco come disturbo la mia festante ottusità canonica, mostrando le parole come un corollario olografico di nulla.
La scena underground genovese – Duplex Ride
La scena underground genovese, la più sperimentale e al contempo oscura, Noise, poetica e Industrial, è molto attiva, non credo che al momento in Italia ci siano paragoni che reggano il confronto. Le evocazioni sonore di Stefano Bertoli, Sabina Fanfani, Ksenja Laginja, Legge Cosmica, Gedron e Lidia Giusto non hanno nulla da invidiare alle sperimentazioni estere più blasonate, la scelta delle locations per le performance e le invocazioni occulte che si susseguono non viste ma presenti sono profondità siderali cui prestar orecchio, pelle e anima. Da seguire con attenzione, tramite il collettivo Duplex Ride.
Vibroplasm, resonance instrument | Neural
[Letto su Neural.it]
Il lavoro artistico indirizzato alla sinestesia e all’interrelazione dei sensi, partendo dalla musica visiva, è spesso basato sul concetto che la luce e il suono sono entrambi fenomeni vibrazionali – uno meccanico e l’altro elettromagnetico – e come tali possono essere interpretati attraverso un sistema di correlazioni teoriche o perfino trasdotti con mezzi tecnici uno nell’altro. Al di là della mappatura delle lunghezze d’onda e l’instradamento di catene di segnali, la motivazione subalterna alla base di queste opere è spesso una questione ontologica nell’affrontare il tessuto di base del mondo fisico attraverso la “percettualizzazione” dei fenomeni fisici, una sfida ripresa in particolare nel campo della ricerca di Hans Jenny relativa alla cimatica. Vibroplasm, una recente serie di opere di Erfan Abdi utilizza tecniche simili allo scopo di sperimentare la vibrazione attraverso il suono, lo spazio e il corpo. In Vibroplasm, lunghe molle agiscono come elementi vibranti monodimensionali, che sono impostati in risonanza attraverso un feedback controllato. I magneti sono posizionati a intervalli differenti lungo la lunghezza della molla e la loro oscillazione meccanica viene convertita in energia elettromagnetica dalle bobine dei pick-up. L’oscillazione dei magneti attaccati alla molla e agganciati dalle bobine genera un segnale audio che viene poi immesso nell’elemento vibrante attraverso un trasduttore elettromeccanico. Ogni magnete e la bobina stimola specifiche frequenze di risonanza del sistema, che può essere manipolato alterando fisicamente la posizione delle bobine e dei magneti lungo la lunghezza della molla. Vibroplasm funge allora come uno strumento per esplorare i fenomeni di risonanza e rendere le vibrazioni tangibili, così come uno strumento che genera pattern sonici che inducono alla trance. Utilizzare questo sistema diventa in qualche modo una sorta di relazione in cui la parola materiale sembra agire di propria iniziativa e per il quale il perfomer ha la facoltà d’intervenire o di star solo ad ascoltare.
Strani giorni: “Diario di Casoli” in versione cartacea
Dal blog di Ettore Fobo: Da oggi è possibile acquistare online la versione stampata di Diario di Casoli. Questo per venire incontro alle richieste di coloro che desideravano una versione cartacea del poemetto. Se siete interessati, affrettatevi, perché non ne saranno stampate molte copie. Il libro è disponibile solo su IBS. Vi ricordo che è anche possibile acquistare l’originaria versione ebook su tutti i principali store e sul sito Kipple. Grazie dell’ascolto.