Archivio per dicembre, 2015
31 dicembre 2015 alle 17:03 · Filed under Catarsi, Empatia, Energia, Experimental, InnerSpace, Oscurità, Reading and tagged: Interrogazioni sul reale, My continuum, Paradigma olografico, Ridefinizioni alternative
Ho sublimato l’aspetto ricorsivo delle personalità, e lasciato respirare ogni poro catartico del mio essere. Ci siamo, al di là di ogni parola ridondante, barocca, olografica.
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31 dicembre 2015 alle 15:00 · Filed under Connettivismo, Experimental, InnerSpace, OuterSpace, Surrealtà and tagged: More human, Olosensorialità, Teoremi incalcolabili, Trascendenze
Ne restano alcuni stralci, e desistono i richiami intesi come falene occulte restie alla sintesi: è il Sistema, my dear, lasciato vivere di vita propria.
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31 dicembre 2015 alle 13:56 · Filed under Creatività, Passato, Sociale, Storia and tagged: Andrea Carandini, Archeologia, Roma
Resistono i disturbi necessari alla complessità esiziale del Concordato, idee in libera trasposizione sul luogo della distanza dal mistico, fondatrice dello Stato.
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31 dicembre 2015 alle 11:55 · Filed under Connettivismo, Empatia, Energia, Oscurità, Scrittura, Surrealtà and tagged: Al-Qarafa, Deathwish, Decadenza, Egitto, Luce oscura
Dove vivere insieme ai morti è possibile, dove la vicinanza dei vivi è di conforto ai morti. Un luogo unico, in Egitto: Al-Qarafa. Su Repubblica.

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30 dicembre 2015 alle 21:36 · Filed under Connettivismo, Cybergoth, Experimental, InnerSpace, Inumano, Oscurità, OuterSpace, Surrealtà and tagged: Interrogazioni sul reale, Olosensorialità, Ridefinizioni alternative, Teoremi incalcolabili
Il risultato si esprime attraverso cladi genetiche filtrate per essenze di matematica esoterica. Mi lascio andare sul filo dei ricordi raffinati.
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30 dicembre 2015 alle 17:09 · Filed under Accadimenti, Catarsi, Creatività, Cybergoth, Cyberpunk, Editoria, Empatia, Energia, Erox, Experimental, Inumano, Kipple, Letteratura, Onirico, Oscurità, OuterSpace, Quantsgoth, Recensioni, SF, Surrealtà and tagged: Alessio Brugnoli, Filippo Radogna, Francesco Verso, Impero Connettivo, Interrogazioni sul reale, Luce oscura, Pier Luigi Manieri, Premio Kipple, Premio Urania, Produco, Radar, Ridefinizioni alternative, Steampunk, World SF Italia
Un resoconto della presentazione di pochi giorni fa, che ha visto protagonisti Alessio “Galessio” Brugnoli e me, alla manifestazione Radar. Sul sito della WorldSFItalia.
Una serata molto partecipata nella quale storia e futuro l’hanno fatta da padrone. Sono alcune delle principali tematiche sviluppate nell’incontro letterario “Percorsi della fantascienza e fantastico italiano”, tenuto nei giorni scorsi nella Biblioteca “Guglielmo Marconi” di Roma, nell’ambito di Radar, rassegna multidisciplinare dedicata al mondo dell’immaginario.
Protagonisti della conversazione, condotta dal saggista e ideatore di Radar Pier Luigi Manieri, sono stati gli scrittori di fantascienza Alessio Brugnoli e Sandro Battisti. I due autori, accomunati dalla grande passione per la storia che rimane un punto basilare delle loro opere, hanno presentato i romanzi Lithica (Ed. Kipple Officina Libraria) con il quale Brugnoli ha vinto il Premio Kipple 2014 e L’Impero restaurato che ha portato Sandro Battisti sul podio (ex aequo con Francesco Verso) del Premio Urania 2014. Per completezza di informazione va evidenziato che L’Impero restaurato è stato pubblicato nello scorso novembre nel doppio numero di Urania dal titolo Il sangue e l’impero in cui è presente anche il romanzo Bloodbusters di Francesco Verso.
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30 dicembre 2015 alle 15:06 · Filed under Mood, Segnalazioni, Varie and tagged: Festa
Guarda i fuochi d’artificio generati da HyperHouse sul suo blog WordPress.com.. Dai un occhio al suo rapporto annuale 2015.
Sorgente: L’anno 2015 per il tuo blog
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30 dicembre 2015 alle 12:28 · Filed under Mood, Sociale and tagged: Animalisti, Liberismo, Omicidio, Vegetariani
Sul blog di Roberto Contestabile una riflessione assai vera, disturbante (più per gli animali che per molti umani) che illustra come chi mangia carne nella stragrande maggioranza dei casi assume cadaveri di bestie morte assai
prematuramente; questi poveri esseri viventi campano, cioè, nel migliore dei casi al massimo un decimo della loro vita naturale, tra sofferenze indicibili di ogni tipo, fisiche e psicologiche. Pensateci prima di addentare della carne, o del pesce, o prima di sfruttare le proprietà di derivati animali ottenuti con enormi sfruttamenti di tipo iperliberista della filiera produttiva.
Si va dall’uccisione immediata, a 1-2 giorni di vita, dei pulcini maschi negli stabilimenti di incubazione delle galline ovaiole, animali che potrebbero arrivare, se lasciati vivere, fino all’età di 8 anni, all’uccisione a 3-5 anni delle mucche e delle scrofe, a fronte di una loro durata normale della vita rispettivamente di 20 e 15 anni.
È agghiacciante e triste pensare a tante vite stroncate così presto, e forse ancora più triste è rendersi conto che i più fortunati sono proprio quelli uccisi prima: hanno una esistenza di patimenti più breve da sopportare.
Gli animali femmina sono quelli sfruttati più a lungo e con la peggior vite possibile: le mucche cui è strappato un vitellino ogni anno appena nato, continuamente ingravidate per far loro produrre latte; le scrofe, trattate come macchine per produrre maialini, che non possono nemmeno muoversi nelle loro gabbie di gestazione e non possono accudire i loro piccoli perché impedite in ogni movimento. Ma anche le galline, imprigionate per produrre uova a ritmo sfrenato. Tutte sfruttate fino allo sfinimento fisico, e poi trascinate al macello e vendute come carne di seconda scelta.
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30 dicembre 2015 alle 08:59 · Filed under Cyberpunk, Digitalizzazioni, News, Sociale, Tecnologia and tagged: Controllo sociale, Ridefinizioni alternative, Social network
[Letto su Neural.it]
L’ubiquità e il loro enorme numero di utenti rende i social network la più popolare piattaforma online mai realizzata e anche il
livello di controllo d’autorità su tali piattaforme è grandissimo, perfino se questo non è particolarmente percepito dagli utenti. “Cuckoo” di Jochen Maria Weber affronta questa serie di fatti trasformando queste piattaforme in qualcos’altro. Egli cerca di “nascondere” su di esse informazioni riservate, invece di renderle più pubbliche possibili. Il progetto crittografa i messaggi in “parole, significati e rumore generati casualmente”, diffondendoli su più reti contemporaneamente e poi utilizzandoli per formare altre frasi pubblicate sui social network circondati da altrettante “rumorose” articolazioni casuali. Una ricevente Cuckoo-unità è in grado di filtrare e decifrare i messaggi in base ai metodi di crittografia, di data e ora. È come Weber lo definisce “un uovo nei nidi degli altri” che facilita la riappropriazione temporanea di queste piattaforme, sapientemente tutelando la privacy.
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