HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per febbraio 10, 2016
Percorsi quantici
Giocano le istanze ermetiche sulle mappe estese sulla tua pelle. Infinite movimentazioni del surreale disegnano i tuoi percorsi quantici.
Gelo indefinito
Distendo le protesi mistiche nel tuo esteso momento di pausa. Non cerchi niente da modificare, non cerchi nulla da costruire, la catarsi è un gelo indefinito eterno.
Effetti collaterali: La fantascienza tra letteratura, cinema e TV | FantasyMagazine
Su FantasyMagazine la segnalazione di un nuovo saggio editoriale: Effetti collaterali: La fantascienza tra letteratura, cinema e TV, a firma di vari autori, tra l’altro Armando Corridore e Pier Luigi Manieri, coordinati da Tino Franco.
I saggi che, insieme, vogliono affrontare i rapporti tra science fiction scritta e per immagini, sono dovuti ad Armando Corridore, che apre il volume con una disamina dei referenti letterari e di costume di Fantasy & Science Fiction, la più importante rivista del fantastica del mondo, a Marcello Rossi, che ci rivela segreti e retroscena dei primi sceneggiati televisivi di science fiction, quelli che andavano in onda in diretta e i cui effetti speciali consistevano nelle risorse di tecnici privi di qualsiasi mezzo ma ricchi di straordinaria fantasia. Seguono due testi tra loro complementari, Guerre stellari. Un catalogo di miti? di Bruno Lo Turco, docente di filosofie dell’India e dell’Asia Centrale, docente all’Università “La Sapienza”, che si avventura in una disamina inconsueta del mito presente (e derivato) in Star Wars, tesi rafforzata e rivisitata in chiave quasi politica da Simone Scardecchia in Star Wars: sovversivi delle stelle.
Pier Luigi Manieri, noto per il fortunato saggio La regia di frontiera di John Carpenter, ci propone in chiusura del volume un lungo studio intitolato Le guerre stellari, ovvero la space opera cine-televisiva da Lucas a oggi. Un tentativo di collegare la fantascienza letteraria alla ripresa dei suoi topoi da parte di registi e sceneggiatori dei nostri tempi… una miniera di notizie, considerazioni, tesi anche azzardate incandescenti come tutti gli scritti di Manieri. Un libro inconsueto, interessante, pieno di spunti, da non perdere.
Viste le premesse, direi che è un’opera imperdibile!