HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per marzo 1, 2016
Solo perché
Semplifichi i rimandi alla complessità demagogica del tuo carapace, poi ne lasci andare le direttive in codice ed esplodi la nenia incantata – solo perché sei incarnato.
Strutture postumane
Sublimo il tuo carattere empatico e ne demolisco le strutture postumane, configurando istantanee complesse e infinitamente incarnate.
Am I?
Decompressione dei miei contatti, affiancati dai momenti termici esplosi durante l’entropia: sono io?
Assegnato il Premio Hypnos 2015 | Weirdiana
[Letto su Weirdiansite]
Sabato 27 febbraio, durante una giornata dedicata al Weird italiano presso la libreria Miskatonic University di Reggio Emilia, durante la quale è stato presentato il volume All’ombra dell’ antico nemico, di Giovanni Magherini Graziani (prima ristampa, Edizioni Hypnos), si è svolta anche la premiazione della terza edizione del Premio Hypnos.
Il Premio, dedicato al miglior racconto weird e fantastico, è stato assegnato a “Nere colline del supplizio” di Luigi Musolino. Secondo e terzo classificato, rispettivamente, “Hydra vulgaris” di Flavio Regazzoli e “Sangue bianco” di Federica Leonardi.
Un applauso ai vincitori e un grande ringraziamento a tutti i partecipanti al Premio, in attesa della prossima edizione!
Chris Salter – Alien Agency, Experimental Encounters with Art in the Making | Neural
[Letto su Neural.it]
Chris Salter (intervistato sul numero 50 di Neural) è un ricercatore e artista unico nel suo genere. Il suo lavoro artistico si concentra e sfida la percezione umana in molte e differenti maniere critiche, mentre nella sua ricerca teorica usa la propria sensibilità per indagare costruttivamente sul lavoro di altri colleghi. Questo libro è il risultato straordinario di entrambe tali doti combinate, con un obiettivo comune: comprendere i processi artistici “mentre stanno accadendo”. Inoltre, avendo a che fare con arte e scienza, che si preoccupano di dimostrare come questo processo possa cambiare profondamente la realtà da noi percepita una volta che apriamo radicalmente la nostra mente a ciò che sembra innescato da un agente non umano (da batteri, reazioni sensoriali non sperimentate, onde vibranti immateriali o altro). In questi puntuali territori post-human (o post-digital, o qualunque cosa essi siano) c’è un “estraneità” distinguibile che diventa l’essenza della sua analisi, supportata da ricerche sul campo compiute durante lo sviluppo (in collaborazione e talvolta avventurose) di tre delle sue più ambiziose opere. Con spirito rinascimentale d’inchiesta, Salter analizza questa “estraneità” attraverso la pratica artistica e i suoi effetti – come egli sostiene – nel “trasformare il mondo” favorendo dinamiche performative. Un altra importante conseguenza di questa “estraneità” è quella d’istigare un cambiamento dinamico e radicale nei consueti contesti teorici che sono basati sulla pratica di produzione di opere d’arte contemporanea. Dopo il suo seminale libro, “Entangled”, in questa sua ultima fatica Chris Salter sostiene lo sviluppo dell’arte come esperimento scientifico, intuizione che dovrebbe diventare una idea fondamentale da prendere in considerazione per le future generazioni di artisti.