Dall’’Italian Institute for the Future una interessante pubblicazione che parla, ovviamente di Fantascienza, di come il Futuro giunga a noi, dalle maglie di un tempo in divenire (qui l’acquisto).
Il modo migliore per prevedere il futuro è inventarlo: abbiamo preso alla lettera questo aforisma attribuito al tecnologo Alan Kay raccogliendo in Segnali dal futuro cinque racconti di anticipazione firmati da quattro dei principali scrittori italiani di fantascienza e dal sino-americano Ken Liu, per offrire al lettore una serie di segnali dal futuro per orientarsi nel mondo che verrà. Dall’intelligenza artificiale all’espansione umana nello Spazio, dalla disoccupazione tecnologica alla vita all’interno di mondi virtuali fino al sogno di replicare la coscienza umana: i cinque scenari di quest’antologia, introdotti da articoli firmati da cinque esperti del settore, costituiscono un’originale, imperdibile guida ai futuri possibili.
Proprio in queste ore, poi, Giovanni De Matteo ha realizzato un post dove analizza le funzioni e le speranze dello scrittore di Fantascienza in Italia, e il quadro è decisamente desolante, per colpa dei soliti reazionari, figuri di cui la SF italica è indegnamente piena (qualcuno mi spiegherà, un giorno, perché in un genere che fa del Futuro la sua bandiera debbano esistere personaggi che apprezzano il Passato?).
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