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NeXT Hyper ObscureArchivio per maggio 14, 2016
L’Antica Roma incontra la fantascienza: intervista a Davide Del Popolo Riolo | Kipple Officina Libraria
Su KippleBlog una bella intervista a Davide Del Popolo Riolo, vincitore appena edito del Premio Kipple, che traccia un possibile percorso (che condivido) della SF nostrana, che passa per il passato Classico della nostra nazione. Un estratto:
Di cosa parla il tuo romanzo vincitore del Premio Kipple Non ci sono dei oltre il tempo?
Come con De Bello Alieno, è una storia ambientata nell’antica Roma di Giulio Cesare. Mentre quella però era una Roma ucronica e steampunk, quella che descrivo in questo libro è l’autentica Roma del 44 a.C., subito dopo l’uccisione di Cesare. Il romanzo inizia proprio così, con un uomo che osserva il sangue del dittatore, appena pugnalato, che si allarga sul pavimento. Quest’uomo però non è un romano ma un osservatore, un americano del XX secolo che Potenze sconosciute hanno strappato al suo tempo e costretto ad osservare la storia romana, nell’ambito di una Partita che si gioca attraverso il tempo, con finalità incomprensibili. Tutto all’inizio si svolge in modo apparentemente regolare, nel senso che la storia prosegue proprio come sappiamo che si è svolta. All’improvviso però gli Avversari rovesciano la scacchiera, la storia viene travolta e l’osservatore si trova, per la prima volta dopo secoli, a dover prendere l’iniziativa, da solo, per salvare la storia così come la conosciamo.
È la seconda volta che ambienti un tuo romanzo nell’età romana. Come mai questa predilezione per la storia, e la storia di Roma?
Credo che quando si scrive un romanzo si debba raccontare qualcosa che si conosce bene, altrimenti il lettore intelligente se ne accorge e non apprezza. Il mondo che racconti lo puoi inventare totalmente, certo, e lo fanno molti scrittori di fantascienza. Io per adesso ho invece seguito un’altra strada. Quando ho cominciato a pensare a De Bello Alieno mi sono detto che volevo un’ambientazione originale, e che conoscessi bene. Io sono un grande appassionato di storia, e la storia di Roma, dell’ultimo periodo repubblicano, in particolare, è uno dei miei cavalli di battaglia. Mi è venuto da pensare che non ricordavo molti romanzi di fantascienza ambientati nella Roma di Cesare, ed allora ho deciso di provare a farlo io, sperando che potesse piacere. Ed è piaciuto abbastanza, pare. Però dopo aver finito De Bello Alieno mi sono accorto che mi sarebbe piaciuto anche raccontare la morte di Cesare, ma in modo fantascientifico, ed ecco Non ci sono dei oltre il tempo.