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NeXT Hyper ObscureArchivio per luglio 14, 2016
Colui che sussurrava nel buio: H.P. Lovecraft – Carmilla on line x
Su CarmillaOnLine un bell’articolo su Lovecraft, sui suoi significati inumani intrinseci all’orrore cosmico; concetti ben spiegati, condivisibili, profondi. L’inutilità umana è servita:
Avrei scoperto che l’orrore e la paura vera non derivano da esseri più o meno mostruosi nascosti nelle tenebre e neppure soltanto dalla morte. Era la vita stessa che poteva terrorizzare.
Fin da bambino i miei sonni erano stati interrotti o rinviati dal pensiero del nero, inimmaginabile nulla rappresentato dalla morte. Ma quello scrittore ateo, materialista, razzista, sessuofobo, morto di cancro all’intestino a quarantasette anni, mi rivelò un’altra ben più atroce verità.La vita stessa, l’esistenza quotidiana potevano nascondere un nulla ben più spaventoso e orripilante. Forze oscure, vecchie, insensibili ai destini individuali e collettivi della specie umana dominano il nostro destino e lo determinano in maniera assolutamente casuale.
A differenza di altri scrittori del genere fantastico o gotico, Lovecraft non crede in una lotta tra il male e il bene, non propone tormenti cui la morte può porre, comunque, termine.
Non c’è nella sua scrittura possibilità di salvezza, lieto fine o anche solo di una dolorosa trasfigurazione o palingenesi.
C’è solo l’assoluta certezza della vanità ed inutilità della vita e del cosmo stesso. Lovecraft è figlio del Novecento e delle forze demoniache che lo hanno fondato. Ne è lo spietato e disilluso cantore. I suoi dei ciechi e idioti che ballano nudi al centro dell’universo al suono di una blasfema cacofonia di flauti e tamburi, che strisciano o sorgono da abissi innominabili per condurre nella propria perdizione gli esseri umani che li evocano, possono davvero rappresentare una delle più terribili metafore delle forze che hanno agitato il secolo appena finito.Attraverso la sua opera conobbi il nichilismo. L’uomo muore, il cosmo muore e la morte stessa finirà con il morire. E quegli dei vivono da morti e nutrendosi di morte.
Non vi può essere condanna più spietata della condizione umana e della vita stessa. E dell’inutile desiderio di conoscenza che anima la scienza.
Troppo esplosivo, troppo distruttivo per essere maneggiato con vantaggio da chi difende l’esistente, il solitario di Providence condivide con Céline uno spazio unico nella letteratura del ventesimo secolo. Con buona pace degli intellettuali organici e da salotto. Che non hanno mancato di tacciarlo spesso di inconsistenza per l’esilità delle trame, gli scarsi dialoghi e il mancato approfondimento psicologico dei personaggi. Non cogliendo così il lavoro di scavo nella psiche di un intero secolo svolto in anticipo, all’inizio del ‘900, dall’autore americano.
La Dea della Fortuna | ThrillerMagazine
Su ThrillerMagazine la segnalazione del romanzo La Dea della Fortuna, di Giuseppe Furno, ambientato nella Roma contemporanea in cui i riflessi dell’epoca repubblicana e imperiale si ravvisano perfino nei nomi dei personaggi coinvolti. Parliamo di un Giallo; eccone uno stralcio:
Indubbiamente la protagonista principale è la Città Eterna, una città che sotto il sole di metà agosto é quasi vuota e letteralmente cotta dal sole. Fra quanti non sono andati in ferie c’è Fabio Gracco che ha preferito restare in città. Gracco da anni lavora come investigatore privato, ha creato la sua agenzia, la Gracco investigazioni e qualche tempo prima è stato contattato da una sua vecchia compagna d’università (e sua grande fiamma a cui, però, non ha mai confessato quanto provava, conscio della grande disparità sociale esistente tra loro). Sono ormai passati circa vent’anni e la donna, Silvia Sivieri, 47 anni molto ben portati e tre mariti, l’ultimo dei quali, e l’attuale, è il ricco e lanciatissimo in politica, Nicola de Nicola più giovane di lei di sette anni. La donna chiede a Fabio Gracco di investigare sulla vita privata del marito in quanto sospetta di essere tradita. Gracco in un primo momento rifiuta sapendo bene cosa vuol dire mettere il naso nelle faccende private di un deputato, poi di fronte alla faccia avvilita della sua ex-fiamma accetta.
Dopo appostamenti vari può confermare alla donna, con foto e intercettazioni ambientali, che l’onorevole Nicola de Nicola ha da tempo una infuocata relazione con una bellissima ragazza di nome Carla Caggiani, archeologa di venticinque anni sposata con Marcello Rosso, attore di un serial poliziesco di successo. Il giorno prima di Ferragosto Francis Mogana, portiere filippino di un palazzo in Corso Vittorio Emanuele II°, nello scendere al di sotto delle cantine, trova il cadavere di una giovane donna. Si tratta proprio di Carla Caggiani che vi lavorava perché, durante alcuni scavi di consolidamento del palazzo, era stata trovata una favissa dedicata alla Dea Fortuna risalente al 3° secolo a.C,
Esce Il volo di Pazuzu, di Mauro D’Angelo | KippleBlog
[Letto su KippleBlog]
Esce oggi per Kipple Officina Libraria la versione definitiva in ebook de Il volo di Pazuzu, il volume di Mauro D’Angelo che completa la trilogia legata a Lilith e Pazuzu; in quest’ultima parte si esplorano le potenzialità di questi culti dalla potenza spaventosa, di una complessità inumana che va compresa, sapientemente guidata e resa fluida, pena la propria perdizione intima.
Il volume esce in formato digitale nell’ambito della collana esoterica eXoth, un contenitore che porta nuove e profonde sorprese agli adepti delle scienze occulte.
Un estratto
Un Dio non può far altro che vivere nei cieli, in alto. Da un Dio ci si aspetta protezione, giustizia, severità e fermezza. Un Dio deve intervenire quando i fedeli ne implorano l’intervento, quale che sia il motivo. Un Dio non può essere un infimo demone, né un maestoso messaggero. Un Dio abita i cuori e i ricordi degli uomini nei quali ha impresso il suo antico retaggio. Un Dio scorre come acqua trasparente attraverso il tempo che per lui non ha alcun valore. Serpeggia tra le ere influenzando le scelte di coloro che sono capaci di comprenderne il linguaggio. Un Dio può perdere delle battaglie, ma lascia sempre e immancabilmente il segno del suo passaggio. Un Dio pensa e si comporta da Dio e alle volte, consapevolmente, lascia che gli uomini non credano che lui possa farlo come e molto meglio di loro stessi. Un Dio non vive in un solo luogo, seppure i luoghi ne serbino più o meno atavica memoria. Un Dio dispone che la Propria immagine possa in essa contenere, per chi sappia scaldarla tramite devozione pura e subliminale, la natura stessa dell’oggetto che lo rappresenta. Un Dio è “un Dio” e non DIO.
I Suoi fedeli lo pregano come “O MIO SIGNORE”, dichiarando implicitamente che la loro fervente invocazione è rivolta a colui il quale essi stessi qualificano in quanto tale… e così è d’altronde.
Nikola Tesla
La quarta
Pazuzu è un’antichissima divinità mesopotamica che accompagna da sempre l’umanità. Visto spesso come un’entità maligna, Pazuzu ha altre accezioni cui dobbiamo far riferimento e la maestria di Mauro D’angelo nello spiegare la tecnica di evocazione, nello svelare cos’è quest’energia e come si lega alle nostre esistenze, getta una luce particolare e intensa su ciò che è occulto e vive attorno a noi.
L’Autore
Mauro D’Angelo è autore e produttore artistico. Inizia la sua avventura nel mondo dello spettacolo nel 1979, lavorando per la RCA. Negli anni collabora con prestigiosi artisti quali Sergio Endrigo, Umberto Bindi, Filipponio, Marco Luberti, Claudio Simonetti, Le Orme, Red Canzian, Carlo Marrale, Gazebo, Federica Camba, Equipe 84, Mario Venuti, Piero Mazzocchetti, Righeira, Patrizia Laquidara, Skiantos, Stadio, Riccardo Fogli, Eugenio Finardi, Tony Canto, Africa Unite, Rita Forte, Arisa, e altri. Fonda con Roberto Grillo, (Direttore artistico per Polygram, EMI, Sony) una delle prime etichette indipendenti italiane, la “Supple Productions”, che si distingue per dinamismo e innovazione delle proposte, nonché per la presenza e la partecipazione alle maggiori rassegne nazionali del settore. Dalla collaborazione con Franco Califano, e i suoi amici più stretti, nasce nel tempo un “Diario di bordo” che prende forma nel testo incluso nel libro “Avevo cominciato con la parola Amore”. È autore della trilogia sul mito di Lilith e divulgatore della sua filosofia di pensiero denominata “Spiritualismo Subliminale”.
La collana eXoth
eXoth è la collana di Kipple Officina Libraria dedicata agli studi del mondo esoterico e dell’occulto. Un contenitore di eccellenze filosofiche e medianiche, di esperimenti e astrazioni che spostano continuamente il confine del Reale e del Possibile. È l’altro lato delle nuove scienze Fisiche applicate alle antichissime scuole mistiche, in cui ogni aspetto della vita assume sembianze trascendenti e inumane.
Mauro D’Angelo, Il volo di Pazuzu
Prefazione di Danilo Arona
Kipple Officina Libraria
Collana eXoth — Formato ePub e Mobi — Pag. 103 — 3.95€ – ISBN 978-88-98953-58-5
Link
- su Kipple Officina Libraria: http://goo.gl/Ps4Eec
- su Amazon digitale: https://goo.gl/zYvGzl