HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per luglio 22, 2016
Da perpetrare
Ho raccolto momenti insensati della mia insonnia psichica, e poi ne ho trovate ancora di dispense, da raccontare. Da perpetrare nel continuum.
Strani giorni: Premio Lorenzo Montano 2016
Ettore Fobo ha ricevuto una menzione al Premio Montano 2016; ce ne dà notizia lo stesso Ettore e così sottolineo il momento di estrema grazia che il Connettivismo e i suoi aderenti, più o meno stretti, riscontrano tramite premiazioni (vedi il recente Premio Urania di Lukha B. Kremo). Complimenti, Ettore.
The inner room (slideshow) | Daniele Cascone
Un video bellissimo che mostra una parte del percorso artistico di Daniele Cascone, uno dei primi artisti grafici del Connettivismo. Bellissimo…
Esce l’edizione cartacea de Il volo di Pazuzu, di Mauro D’Angelo | KippleBlog
[Letto su KippleBlog]
È uscita la versione cartacea de Il volo di Pazuzu, il volume di Mauro D’Angelo che completa la trilogia legata a Lilith e Pazuzu; in quest’ultima parte si esplorano le potenzialità di questi culti dalla potenza spaventosa, di una complessità inumana che va compresa, sapientemente guidata e resa fluida, pena la propria perdizione intima.
La quarta
Pazuzu è un’antichissima divinità mesopotamica che accompagna da sempre l’umanità. Visto spesso come un’entità maligna, Pazuzu ha altre accezioni cui dobbiamo far riferimento e la maestria di Mauro D’angelo nello spiegare la tecnica di evocazione, nello svelare cos’è quest’energia e come si lega alle nostre esistenze, getta una luce particolare e intensa su ciò che è occulto e vive attorno a noi.
Mauro D’Angelo, Il volo di Pazuzu
Prefazione di Danilo Arona
Kipple Officina Libraria
Collana eXoth — Formato Cartaceo — Pag. 138 — 16.99€ – ISBN 978-88-98953-59-2
Collana eXoth — Formato ePub e Mobi — Pag. 103 — 3.95€ – ISBN 978-88-98953-58-5
Link
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Melissa – Carmilla on line x
Compendi di Sincronicità dal sempre eccellente Danilo Arona, che mostra la via di continui relativi accadimenti da CarmillaOnLine, in grado di modellare al realtà su assurdi picchi quantici. Un piccolo sample:
Allora che ci raccontano in buona sostanza Poe, l’amico Cappi e l’insignificante episodio di Dolceacqua? Che forse – il dubbio ha sempre diritto di cittadinanza – la paura più grande per tutti è il guardare in faccia la realtà, soprattutto quanto cade di colpo la maschera/filtro che un complesso sistema di ingannevoli convenzioni le ha modellato attorno. Guardarla, la realtà e, mannaggia, scoprirne il vero, insopportabile volto. Non voglio spingermi oltre, ma a Dolceacqua, secondo me, successe una piccola cosa che sta a suo modo tra la sincronicità di Jung e la fisica quantistica: quella ragazza si chiamava sul serio Melissa perciò era Melissa. Tutto il resto costituiva la Maschera.