HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per ottobre 9, 2016
Irreale profondo
Ancora un piccolo ancoraggio e poi la differenza si nota lieve, ma importante: come materializzare oggetti perduti, poi risolti attraverso le manifestazioni quantiche dell’irreale profondo.
Soluzioni quantiche
Un fiume in piena si rivolta oltre le banalità suicide di una negazione delle realtà effimere e vere al contempo: soluzioni quantiche.
Le nubi barocche di Marte – Carmilla on line
Su CarmillaOnLine uno splendido racconto – e poteva essere altrimenti? – di Vittorio Catani: Le nubi barocche di Marte. Sublime…
Ricordo bene, sulla Terra doveva essere il settembre 2045, su Marte chissà che stagione era e comunque era identica a un settembre. D’altronde Marte, freddo glabro e spoglio com’è, con quella luce giornaliera tra ombra e il color cenere, a noi astronauti è sempre apparso un eterno autunno, o un eterno tramonto. Un pianeta silente, immobile, forse inutile. Sì, ricordo bene quel pomeriggio. Tu, Liza, facevi parte della spedizione al Polo Nord e dovevi restare alla Base per altri tre mesi, ma era in arrivo dalla Terra la navetta delle turnazioni e io avevo deciso di ripartire. Non era indispensabile la mia sostituzione, pure mi ero incaponito a tornarmene.
Uscimmo dalla Base, formata da tante stanze semisferiche allineate. Sembravano igloo, collegati da piccole gallerie. Uscimmo per appartarci e salutarci, lasciando dentro Wachowski, Corbett, Nakamura e De Lillo.
Eravamo accampati lì perché studiavamo la calotta polare marziana, dove c’era pochissima acqua e soprattutto ghiaccio secco. Di giorno un po’ evaporava al debole calore del sole (un dischetto come una monetina, lontanissimo e freddo) o meglio sublimava, passando direttamente dallo stato solido al gassoso. Per questo motivo (ricordi, Liza?) si era creata sullo sfondo una sorta di nebbia o nuvolone, che incrociando i deboli raggi solari creava un effetto eccezionale. Una nuvolaglia grigia, con sfrangiature di un giallo accecante e zone d’un verdone cupo. Eppure era mozzafiato, ricordi?
Pagani in espansione
Indefiniti suoni di un richiamo, e le parole scivolano non viste sotto il mantello di verde intenso. Un momento di paganismo espanso.