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NeXT Hyper ObscureArchivio per ottobre 27, 2016
PINK FLOYD: “GREEN IS THE COLOUR” VIDEO UFFICIALE | PINK FLOYD ITALIA
Su PinkFloydItalia la segnalazione di un nuovo video per la band, Green is the colour, che in realtà è un brano del ’69 adattato a una sessione BBC con immagini di un concerto a St. Tropez dell’8 agosto ’70. C’è della magia in tutto ciò, e nel frattempo l’uscita di PinkFloydEarlyYears si avvicina.
Il ritorno di Franco Ricciardiello con un grande, nuovo romanzo | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la segnalazione di un nuovo romanzo del Premio Urania Franco Ricciardiello: Termidoro. Eccone una breve descrizione: direi che è davvero molto intrigante; in uscita per DelosDigital.
Era chiamato “Gatto di Schrödinger” ed era, alla fine, una telecamera puntata sulla storia. Per usarlo occorrevano conoscenze tecniche, abilità cinematografica, e conoscenza del periodo storico che si voleva riprendere: e Massenzio, studente italiano nella Parigi del 2089, sembra essere il candidato ideale. Ma mentre vive, letteralmente in presa diretta, gli ultimi giorni del grande artefice della Rivoluzione francese, Robespierre, i giorni in cui i grandi ideali vengono spezzati dalle forze di marea del dissidio interno, della lotta per il potere, dagli interessi personali, Massenzio non può smettere di chiedersi chi sia il misterioso mecenate che gli ha messo a disposizione risorse tanto preziose, e quali siano in realtà i suoi scopi.
Intervista a Dacre Stoker | HorrorMagazine
Su HorrorMagazine una bella intervista a un discendente di Bram Stoker: Dacre Stoker. Ecco uno stralcio della interessante chiacchierata:
Benvenuto su Horror Magazine. Quale pensa che sia il significato di Dracula, e quale il suo messaggio oggi?
Dracula ha molti significati, e questo spiega perché il personaggio del Conte che nacque circa 119 anni fa in letteratura (il libro fu pubblicato nel 1897) ha lasciato il segno ed è ancora così forte ad oggi.
Prima di tutto l’immaginario vampiro chiamato Conte Dracula è universale perché è stato basato in origine sulla mitologia del tempo e sulle superstizioni che poi erano parte di quasi ogni cultura nel mondo. Questo immaginario basato sulla realtà è il motivo per cui le persone possono in qualche modo identificarsi con l’idea della possibilità che i vampiri esistano.
Una volta la superstizione (dei vampiri ndt) era fatta per vivere nei libri, negli spettacoli teatrali, nei film, o con i giocattoli, i costumi, i giochi e la musica, diventando così parte della cultura popolare, e per questo motivo le persone non si sono mai veramente chieste da dove venisse. Dracula ha creato il suo proprio senso della realtà… spaventoso come potrebbe essere.
Alcune persone hanno anche cominciato un “gioco di ruolo” e quindi hanno creduto di aver bisogno di prendere sangue dagli altri per sentirsi meglio e sopravvivere.
Voglio dire, attualmente i vampiri trascendono la finzione per entrare a far parte di un vero e proprio stile di vita alternativo.
Sincronicità | La poesia e lo spirito
Su LaPoesiaELoSpirito un bel post che parla di Sincronicità: non è mai abbastanza il divulgare quest’empatia cosmica… Tnx to Jung 😉
A tutti, prima o poi, capita di imbattersi in un fatto inspiegabile. Quante volte abbiamo raccontato a un amico un presentimento, o un caso strano, o una coincidenza che ha dell’incredibile, e l’abbiamo sentito confidare che qualcosa di simile era successa anche a lui?
All’opposto di quanto comunemente si crede, i fatti inspiegabili avvengono con una certa frequenza. Basta ricordare l’esperienza più normale nella vita di un uomo: l’innamoramento. Quasi sempre è accompagnato dalla sensazione di “riconoscere” la donna che ci fa battere il cuore, dall’impressione di averla “già incontrata in un’altra vita”, di averla “ritrovata”. Ed è una sensazione così forte che, anche quando la passione decade in amicizia, o il rapporto immiserisce in sopportazione reciproca, e perfino quando finisce malamente, rimane in noi la certezza di una realtà, indefinibile ma vera e concreta, che per oscuri motivi non si è conservata perenne e inalterabile come avremmo voluto.
Ho sperimentato sensazioni simili anche con certi luoghi, e immagino che non sia successo soltanto a me. Nel mio caso Cairo, Madrid e Costanza sono città verso le quali mi sono sentito attratto senza motivo e quando ci ho messo piede ho avuto l’impressione di esserci già stato, di ritrovarci una parte di me. Emozioni che non ho provato affatto a Parigi, Londra, Istanbul o in qualunque altra città.
Se questo esempio non risulta convincente, se ne possono fare molti altri. Per esempio, ce n’è uno piuttosto divertente. Tutti hanno sentito parlare degli jettatori, ma l’opinione corrente è che gli jettatori non esistono: sono soltanto dicerie malevole, indegne di chi usa la retta ragione!
Eppure Otto Stern, uno scienziato di tutto rispetto, premio Nobel per la fisica nel 1943, arrivò a vietare l’ingresso nel suo laboratorio a Wolfgang Pauli (premio Nobel per la fisica nel 1945) perché “la sua sola presenza faceva fallire gli esperimenti”!
Pauli si era guadagnato la triste fama di jettatore dopo che, sotto i suoi occhi, erano andati a monte parecchi esperimenti, alcuni dei quali parecchio costosi. In sua assenza gli stessi esperimenti riuscivano senza problemi. Questa sua caratteristica era così nota nell’ambiente dei fisici (teorici e sperimentali) da essere definita “effetto Pauli”. Sull’argomento circolano innumerevoli aneddoti. Naturalmente nessuno scienziato ha mai pensato di studiare scientificamente l’effetto Pauli, ma tutti ci credevano e si premunivano!
Comunque si pensi, è fuor di dubbio che le premonizioni, i “segni”, gli eventi inspiegabili, fanno parte dell’esperienza di ciascuno e presentano almeno due caratteristiche:
1) sono esperienze ineludibili che non cerchiamo, ma che arrivano – per così dire – tra capo e collo.
2) sono esperienze così intrusive che non possiamo limitarci a ignorarle: siamo costretti a decidere se “crederci” oppure no; e la decisione, quale che sia, finisce inevitabilmente per coinvolgere il nostro atteggiamento verso la natura, la vita, la filosofia o la religione.
Ecco perché il saggio di Jung fu come la riscoperta di Troia da parte di Schliemann. Nel 1952 la psicanalisi non era più considerata come una fantasia un po’ disgustosa del dottor Freud: era ormai accettata come un ramo della medicina. I complessi e l’interpretazione dei sogni erano entrati a far parte della cultura diffusa. Davanti alla presa di posizione di un eminente scienziato, l’umanità abituata a coltivare l’idolatria della ragione, della scienza e del progresso, dovette prendere atto che la realtà era un campo molto più vasto e la scienza ne aveva arato solo una parte.