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NeXT Hyper ObscureArchivio per marzo, 2017
Ecco il bando del Premio ShortKipple 2017 | KippleBlog
[Letto su KippleBlog]
Kipple Officina Libraria bandisce per l’anno 2017 la VII edizione del Premio Short-Kipple per i migliori racconti di fantascienza.
BANDO PREMIO SHORT-KIPPLE 2017
1) Sono ammesse solo le opere in lingua italiana inedite, mai pubblicate su carta o in digitale, neppure parzialmente. I racconti devono avere la lunghezza minima di 5 cartelle dattiloscritte e massima di 20 cartelle (per cartella s’intende, all’incirca, una pagina da 60 battute di 30 righe, cioè 1800 caratteri spazi inclusi).
2) Il contenuto deve essere SOLO ed ESCLUSIVAMENTE fantastico.
I generi ammessi sono:
– fantascienza (hard science-fiction, post-cyberpunk, steampunk, bio-punk)
– narrativa di anticipazione
– neo-noir (thriller e new weird)
– horror
– urban fantasy
Testi di qualsiasi altra natura NON verranno presi in considerazione.
3) È possibile partecipare con più opere.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
La quota di partecipazione è fissata in 5 € per ogni racconto, da accreditare entro il 31 luglio 2017 su
i) conto corrente postale n° 43103274 con causale “Premio Short-Kipple 2017”
II) tramite bonifico con le coordinate bancarie: IBAN IT95W 07601 01600 000043103274 intestato a Gianluca Cremoni con causale “Premio Short-Kipple 2017”
III) tramite paypal: kol@kipple.it
SCADENZA
La scadenza è fissata per il 31 luglio 2017 (compreso).
4) I racconti devono essere spediti in allegato all’indirizzo: kol@kipple.it indicando nel titolo dell’e-mail “Premio Short-Kipple 2017”.
Nel corpo della mail dovrà essere presente: il Titolo (o i Titoli) dell’opera, l’Autore e la dicitura: “dichiaro che il progetto allegato non deriva da plagio e di essere in possesso di tutti i diritti a esso connessi; ai sensi del d.lgs. 30 giugno 2003 n.196”, “acconsento al trattamento dei dati personali da me forniti”.
In allegato dovrà esserci il testo salvato come “titolo opera” di “nome autore” (con nome dell’autore, il titolo dell’opera e un indirizzo email sul frontespizio della prima pagina) e deve essere presentato SOLO in formato elettronico .doc, .rtf, .odt o .docx e, sempre in allegato, la ricevuta del pagamento.
5) Il vincitore del Premio avrà diritto alla pubblicazione del racconto sulla collana eBook “Capsule”, distribuita su tutti i portali on-line quali IBS, Kobobooks, Mediaworld, Unilibro, LaFeltrinelli, Biblet, Bol, Bookrepublic, ecc., su Amazon relativamente ai siti Usa, UK, Italia, Francia, Spagna, Germania, Canada, Brasile, India e Messico e su GogleLibri di GooglePlay.
Riepilogo:
Lunghezza: min 5 max 20 cartelle
Scadenza: 31 luglio 2017 (compreso)
Invio a: kol@kipple.it in formato .doc, .rtf, .odt o .docx.
Quota di partecipazione: 5 € ogni racconto
Giochi semantici di parole sperimentali
Complessità inerenti alle installazioni di parole sperimentali, giochi semantici che portano indifferentemente al Tutto e al Nulla, sperimentazioni che dimostrano la vacuità del Reale.
Una Tomba per gli alieni: Le tombe
Un’altra lettura dal blog di Uduvicio “LeoBulero” Atanagi. Adoro questi scritti…
Quando tornavamo a casa sporchi, luridi, con addosso l’odore di morte, di solito i nostri genitori si arrabbiavano.
La mamma mi proibiva di tornare al cimitero, mi diceva che suo nonno le aveva detto che una volta sua madre le aveva detto che se andavi troppo al cimitero prima o poi i morti ti sarebbero venuti a cercare in casa o nei sogni o nei campi o a tirarti le lenzuola mentre dormivi, oppure saresti diventato direttamente te un morto, un giorno ti svegliavi a bum! Eri dentro una bara o sotto la terra oppure eri a casa tua ma eri morto e ti cadeva il naso e i denti e i capelli.
Di solito poi mi mandava a letto senza cena o mi faceva mangiare le verdure più puzzolenti che aveva, altre volte il babbo mi dava un ceffone e mi diceva, coglione non ci andare mai più e lascia stare le anime di quei disgraziati e poi stringeva il pugno e me lo poggiava sulla fronte per farmi capire che mi avrebbe spaccato la testa.
Nel complesso a me andava piuttosto bene, perché quando andavamo al cimitero e venivamo scoperti, per qualche giorno Sebastian Barsoldi non si vedeva più in giro. Però la notte da casa mia si sentivano delle urla, arrivavano dalla villa Barsoldi, urla ritmiche, di una precisione chirurgica, seguite da un suono affilato di frusta che rimbombava per tutta la valle. Io mi affacciavo alla finestra, annusavo l’aria, le stelle, poi annusavo le urla di Sebastian Barsoldi.
Filmhorror.com – Collana Miskatonic: è uscito il volume n.6, “Vanity Press”, firmato Samuel Marolla!
Su Filmhorror.com una segnalazione che mi ha intrigato per la sinossi. Parliamo di Samuel Marolla che presenta Vanity Press; che cos’è? Eccolo:
Quello dell’editoria è un mondo complesso, intricato e in cui si rischia di incappare in qualche trappola, se non si è sufficientemente accorti. Ed è quello che capita ad Alessio, giovane e promettente scrittore horror che sigla un accordo con una casa editrice a dir poco ambigua. In seguito però, grazie alla consulenza di un’affascinante e spregiudicata avvocatessa, scopre suo malgrado che – ben nascoste tra le righe del contratto – ci sono alcune piccole e sfuggenti clausole. Di cosa si tratta? Niente di che, è solo un codice segreto per vincolare lo scrittore all’editore; per sempre, fino alla morte. Anzi, soprattutto dopo la morte…
Non male, no? Viene voglia di leggerlo…
Touching Software: The Enthrallment to Touch | Neural
[Letto su Neural]
La tecnologia ha educato gli esseri umani ad ampliare la loro comunicazione con nuovi gesti. Questi possono inizialmente essere percepiti come strani, ma poi diventano parte di un linguaggio universale e contemporaneo. I touch screen hanno portato questo linguaggio a un livello completamente nuovo, forzandoci nel toccare il nostro telefono per un tempo medio che comprende più di due migliaia di tocchi al giorno. Ma questi gesti, inestricabilmente sia intimi che pubblici, non hanno trovato un modo definitivo per essere esteticamente rappresentati. “Touching Software” di Ben Grosser è un’opera d’arte che ha a che fare con questo specifico e ideale aspetto da un punto di vista immaginario e pubblico: quello delle serie televisiva web. Grosser ha assemblato un supercut di interazioni touch-based ricavandolo dalla famosa serie televisiva House of Cards, ovviamente senza voce e utilizzando varie strategie evolutive per mettere in mostra i contenuti. Si tratta di una difficile esteriorizzazione d’intimità, con lo schermo che è sempre orientato in direzione dei protagonisti e con le espressioni e i gesti da noi visualizzati che diventano improvvisamente sia empatici che iconici.
Il futuro geologico sarà pieno di tracce umane | L’indiscreto
Su L’indiscreto una misura della piccolezza dell’incarnato e dell’umanità rapportata all’immenso che ci circonda, anche dal lato temporale. L’invasione dell’Antropocene ci sommerge e devasta…
C’è anche qualcosa di banale circa l’Antropocene. Probabilmente, è nell’incontro con superfici e oggetti quotidiani che ci si fa un’idea più chiara della sua portata. Circa 60 miliardi di polli vengono uccisi annualmente per il consumo umano; in futuro, le ossa di pollo fossili saranno presenti in tutti i continenti come una testimonianza dell’intrusione delle volontà umane nel corso di questa era geologica. Le materie plastiche, che cominciarono a essere prodotte in serie a metà del ventesimo secolo, ci restituiscono un mondo che corrisponde alla cultura occidentale – flessibile, immediatamente disponibile e ammorbidito a nostro vantaggio. Eppure ogni singolo pezzo di plastica che sia stato mai prodotto continua ad esistere in qualche forma, e le sue tracce chimiche sono sempre più presenti nei nostri corpi. È ironico che il caratteristico “nuovo” odore del PVC sia il risultato degli elementi instabili nella decomposizione chimica del materiale. Anche se apparentemente inerti, come gli isotopi “non morti” di Chernobyl, le materie plastiche sono infatti intensamente vivaci, e infiltrano sostanze chimiche nel sistema endocrino. Gli oggetti plastici usa e getta sembra che scompaiano quando si buttano via, ma loro (e dunque noi) continueranno ad agire sull’ambiente per millenni.
“La Guerra dei Mondi” ai tempi delle fake news | N I G R I C A N T E
Sul blog di Michele “DottoreInNiente” Nigro una speculazione sulle notizie fake e sulle dinamiche innescate dai paradigmi che si costruiscono in giro per il reale. Un estratto:
Scrive pessimisticamente Jean Baudrillard (nella foto sotto) in Cyberfilosofia, riferendosi all’attuale crisi del reale: “La realtà poteva sorpassare la finzione: era il segno più sicuro del possibile gioco al rialzo dell’immaginario. Ma il reale non può sorpassare il modello, di cui non è che l’alibi. L’immaginario era l’alibi del reale, in un mondo dominato dal principio di realtà. Oggi è il reale che è diventato l’alibi del modello, in un universo retto dal principio di simulazione. Ed è paradossalmente il reale che è diventato oggi la nostra vera utopia – ma è un’utopia che non appartiene più all’ordine del possibile, perché non si può che sognarne come un oggetto perduto.” Le false notizie sono un altro esempio di simulazione.