Oggi è l’ottantesimo anniversario della morte di HP Lovecraft. È un fatto che quell’uomo abbia dato il via a tutta una nuova concezione dell’Horror e della SF, e solo per questo andrebbe osannato con tutti i suoi enormi e gravi difetti annessi, certamente.
WuMing 1 ha scritto un vasto articolo per esaminare minuziosamente la sua opera, le sue idiosincrasie, le storie costruite ad arte su di lui – tipo il fantomatico viaggio che avrebbe intrapreso nel Polesine, terra indubbiamente da Grandi Antichi. Trovate tutto il monumentale trattato su WuMingFoundation, da cui prendo un estratto:
Oggi cade l’ottantesimo anniversario della morte di Howard Phillips Lovecraft, morto all’età di 46 anni il 15 marzo 1937.
Quasi sconosciuto in vita, nei decenni dopo la sua morte Lovecraft fu riscoperto e ottenne una celebrità postuma prima in alcune nicchie e poi presso un pubblico sempre più vasto, fino a divenire un «classico». Le sue opere hanno influenzato gran parte dell’horror e della fantascienza del XX secolo, e anche nel XXI il suo mondo continua a ispirare il cinema, i videogame, le arti visive e, non ultima, la musica. Soprattutto nel metal, HPL si aggira nei territori delle sonorità più estreme.
A lungo ritenuto un mero cacatore di «monnezzoni», nonché — per via dello stile ipotattico e carico di aggettivi — uno scrittore sgraziato, di anno in anno l’eremita di Providence colleziona attestati di stima. Nel 2005 una raccolta di suoi racconti è stata pubblicata, a cura di Peter Straub, dalla prestigiosa casa editrice Library of America.
A un esame attento e non pregiudiziale, lo stile di Lovecraft rivela infatti una sorprendente, singolare maestria.
Soprattutto, l’immaginario che ha costruito risulta sempre più attuale.Un esempio? Si legga con gli occhi del nostro presente avanzato il racconto The Colour Out of Space, scritto nel marzo 1927. Esattamente novant’anni fa.
Anni Ottanta del XIX secolo. A occidente dell’immaginaria città di Arkham, una «brughiera maledetta» — a blasted heath — è gradualmente contaminata da una sorta di radiazione ignota, descritta come un «colore», portata da un meteorite caduto nel giugno 1882. Un colore inclassificabile, che sfida ogni descrizione.
Il colore agisce nell’acqua: dal fondo di un pozzo, inquina la falda acquifera e il terreno, dà alle piante un «aspetto blasfemo» e divora gli umani dall’interno, come biascicandoli e svuotandoli.
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