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NeXT Hyper ObscureArchivio per marzo 30, 2017
Touching Software: The Enthrallment to Touch | Neural
[Letto su Neural]
La tecnologia ha educato gli esseri umani ad ampliare la loro comunicazione con nuovi gesti. Questi possono inizialmente essere percepiti come strani, ma poi diventano parte di un linguaggio universale e contemporaneo. I touch screen hanno portato questo linguaggio a un livello completamente nuovo, forzandoci nel toccare il nostro telefono per un tempo medio che comprende più di due migliaia di tocchi al giorno. Ma questi gesti, inestricabilmente sia intimi che pubblici, non hanno trovato un modo definitivo per essere esteticamente rappresentati. “Touching Software” di Ben Grosser è un’opera d’arte che ha a che fare con questo specifico e ideale aspetto da un punto di vista immaginario e pubblico: quello delle serie televisiva web. Grosser ha assemblato un supercut di interazioni touch-based ricavandolo dalla famosa serie televisiva House of Cards, ovviamente senza voce e utilizzando varie strategie evolutive per mettere in mostra i contenuti. Si tratta di una difficile esteriorizzazione d’intimità, con lo schermo che è sempre orientato in direzione dei protagonisti e con le espressioni e i gesti da noi visualizzati che diventano improvvisamente sia empatici che iconici.
Il futuro geologico sarà pieno di tracce umane | L’indiscreto
Su L’indiscreto una misura della piccolezza dell’incarnato e dell’umanità rapportata all’immenso che ci circonda, anche dal lato temporale. L’invasione dell’Antropocene ci sommerge e devasta…
C’è anche qualcosa di banale circa l’Antropocene. Probabilmente, è nell’incontro con superfici e oggetti quotidiani che ci si fa un’idea più chiara della sua portata. Circa 60 miliardi di polli vengono uccisi annualmente per il consumo umano; in futuro, le ossa di pollo fossili saranno presenti in tutti i continenti come una testimonianza dell’intrusione delle volontà umane nel corso di questa era geologica. Le materie plastiche, che cominciarono a essere prodotte in serie a metà del ventesimo secolo, ci restituiscono un mondo che corrisponde alla cultura occidentale – flessibile, immediatamente disponibile e ammorbidito a nostro vantaggio. Eppure ogni singolo pezzo di plastica che sia stato mai prodotto continua ad esistere in qualche forma, e le sue tracce chimiche sono sempre più presenti nei nostri corpi. È ironico che il caratteristico “nuovo” odore del PVC sia il risultato degli elementi instabili nella decomposizione chimica del materiale. Anche se apparentemente inerti, come gli isotopi “non morti” di Chernobyl, le materie plastiche sono infatti intensamente vivaci, e infiltrano sostanze chimiche nel sistema endocrino. Gli oggetti plastici usa e getta sembra che scompaiano quando si buttano via, ma loro (e dunque noi) continueranno ad agire sull’ambiente per millenni.
“La Guerra dei Mondi” ai tempi delle fake news | N I G R I C A N T E
Sul blog di Michele “DottoreInNiente” Nigro una speculazione sulle notizie fake e sulle dinamiche innescate dai paradigmi che si costruiscono in giro per il reale. Un estratto:
Scrive pessimisticamente Jean Baudrillard (nella foto sotto) in Cyberfilosofia, riferendosi all’attuale crisi del reale: “La realtà poteva sorpassare la finzione: era il segno più sicuro del possibile gioco al rialzo dell’immaginario. Ma il reale non può sorpassare il modello, di cui non è che l’alibi. L’immaginario era l’alibi del reale, in un mondo dominato dal principio di realtà. Oggi è il reale che è diventato l’alibi del modello, in un universo retto dal principio di simulazione. Ed è paradossalmente il reale che è diventato oggi la nostra vera utopia – ma è un’utopia che non appartiene più all’ordine del possibile, perché non si può che sognarne come un oggetto perduto.” Le false notizie sono un altro esempio di simulazione.