Su BooksBlog la segnalazione di un saggio di Noam Chomsky, assolutamente disturbante (perché vero) e chiaro per la sua visione della nostra società; parliamo di Così va il mondo, eccone un passo:
“In realtà non c’è mai stato nulla che potesse lontanamente assomigliare davvero al capitalismo. La verità è che le corporation insistono per avere governi che le proteggano, e la loro stessa esistenza è un attacco ai mercati. Tutto questo parlare di capitalismo e libertà è una menzogna deliberata”.
Secondo Chomsky, senza alcuna elezione o votazione democratica, un consesso di oligarchi si è sostanzialmente autonominato Senato del mondo in base al censo e alla classe sociale. Il ruolo del popolo è più o meno di ratificare, attraverso quello che si è ridotto a un rito formale – le elezioni – decisioni già prese e comunque separate dalle politiche economiche, che si muovono su binari diversi dalla politica vera e propria.
Noam Chomsky è un acuto conoscitore delle dinamiche del potere, e un infallibile premonitore dei mali che affliggono le società occidentali. Quasi trent’anni fa aveva predetto il disastro della speculazione finanziaria, che negli anni ha sostituito l’economia di investimento, e il progressivo sgretolamento delle democrazie da parte delle ricche élite che più di tutto odiano essere intralciate da istanze sociali.
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