Su CarmillaOnLine un lungo articolo che coinvolge gli effetti ancora dirompenti del movimento Situazionista, attuando un’analisi degli odierni meccanismi della rappresentazioni dei valori dell’umanità, quella del presente, immersa in un Eterno Presente che altri non è che il Postmodernismo; il meccanismo investe le opere filmiche di Peter Greenaway. Uno stralcio:
Cutrona ricorda come a partire dalla tragedia greca il termine spettacolo implichi l’atto del guardare qualcosa o qualcuno da parte di un pubblico, dunque si tratta di un’esperienza antropica dipendente inizialmente da riti religiosi, poi caratterizzata dal legarsi del mito del dramma al racconto. Lungo tale percorso la storia dello spettacolo ha finito con l’intrecciarsi fortemente con quella dei media dando vita ad un rapporto contraddittorio.
Il fascino delle rappresentazioni ha contribuito a modificare la percezione ed i valori dell’uomo, tanto che lo stesso capitale si è sempre più smaterializzato «mediante un’evoluzione da merce a immagine e da immagine a merce […] È lo Zeitgeist della nostra epoca, è proprio da lì, che tutto inizia e finisce, non c’è altra forma di creazione di un hic et nunc, se non quella di un continuo set cinematografico, che si tratti degli studios di larga fama piuttosto che, quelli di un talk show […] di casa nostra. Le regole non cambiano, il gioco ha sempre un solo fine: mimare la vita» (p. 12). Inutile, sembrerebbe, provare a resistere o scontrarsi sul terreno dello spettacolo in quanto quest’ultimo pare in grado di assorbire qualsiasi forma di opposizione facendola propria.
Sul nuovo numero di Delos, il 191, c’è una bella intervista al Magister, Valerio Evangelisti, che pochi mesi fa è tornato nelle libreria con una nuova puntata dell’inquisitore Eymerich. Uno stralcio della chiacchierata:
Lo sfondo storico di Eymerich Risorge, e di tutti gli altri romanzi, è quello dell’Europa occidentale alla fine del XIV secolo, caratterizzata dai nascenti stati nazionali. È un periodo storico che può dare qualche indicazione all’Europa di oggi, attraversata da un populismo dilagante?
Direi che non c’è nessun nesso. “Populismo” è un termine moderno, tornato di moda solo di recente per descrivere fenomeni disparati e spesso incompatibili. All’origine denotava il sostegno alla causa di un “popolo” senza precisi connotati di classe. Vale forse per alcune eresie medioevali, ma è impossibile spingere oltre il paragone.
Sei riuscito nella difficile arte di creare un personaggio scostante, cattivo, gelido, che ama stare da solo, ma allo stesso tempo ha i suoi sprazzi di bontà ed è estremante intelligente. In una parola è credibile. Quali sono le caratteristiche di Eymerich che, a tuo avviso, hanno tanto affascinato i lettori italiani e non solo?
Riconoscono nella personalità di Eymerich una parte di se stessi, inconfessabile. Ne sono ripugnati ma nel contempo attratti. È il fascino perverso di ogni autoritarismo, il lato seducente delle dittature. Si sa dove sta il male, ma quello che si ha dentro lo si delega a chi lo spaccia come bene. Tante tragedie contemporanee nascono da un transfert di questo tipo.
Oggi cade il secondo anniversario dell’uscita di Schegge di ossidiana – Fiabe dall’Impero Connettivo, un progetto di musicalizzazione dell’Impero Connettivo, di uno Stato a metà strada tra il weird e la SF che, come l’Impero Romano, si espande sullo spazio, ma anche sul tempo. A capo dell’ecumene di postumani c’è un imperatore nephilim, la moneta […] […]
Ho chiuso proprio ieri l’editing di un mio racconto, il decimo e ultimo della serie “Nèfolm e dintorni”, le cui prime due puntate Perama e Argyroprateia sono già state edite nella collana di Delos Digital L’orlo dell’Impero, impreziosite dalle copertine di Ksenja Laginja.Ma cos’è Nèfolm? È la capitale dell’Impero Connettivo, una babele di postumani governati […]
Su Fantascienza.com la segnalazione dell’uscita di una mia nuova puntata per l’Impero Connettivo: A sort of homecoming, racconto edito nella collana L’orlo dell’Impero per i tipi di DelosDigital. La copertina, come sempre, è di Ksenja Laginja. In un indeterminato momento dell’Impero Connettivo, in antitesi a qualsiasi incoerenza temporale, il plenipotenziari […]
Ho terminato in questi giorni la lettura dell’antologia Tenebre future, curata da quello che potrebbe essere identificato come l’ensamble novocarnista (Alessandro Pedretta e Stefano Spataro su tutti) e che suppongo sia intimamente collegato a realtà editoriali e ideologiche nascoste, ben conosciute nel fantastico italiano. Due cose vorrei precisare subito. L […]
Questa è la cover di Ksenja Laginja per “A sort of Homecoming”, prossima mia pubblicazione in uscita per DelosDigital, collana L’orlo dell’Impero; il racconto esordì pochi anni fa sul primo MilleMondi di Urania, StraniMondi. A presto per la news ufficiale!
[Letto su KippleBlog] Giovedì 12 gennaio, alle ore 19, Paolo Di Orazio presenterà il suo Diario elettrico, romanzo edito nella collana K_noir da Kipple Officina Libraria dove l’autore si misura con le suggestioni della SF, declinate però alla sua maniera oscura. L’evento si svolgerà presso la libreria MrIbis, in via Luigi Filippo de Magistris 91, Roma. […] […]
Su Fantascienza.com, nell’ambito di Delos241, il “Manifesto programmatico dell’inumano”, da me redatto e già uscito su Silicio #4. Ecco l’incipit: Siamo tutti abituati alla nostra umanità da non concepire altro. Ognuno di noi reputa la nostra civiltà, la razza cui apparteniamo, come la superiore, l’apice dell’espressività e della creatività, del genio, del p […]
Quello che leggete qui sotto è l’incipit di Argyroprateia, l’uscita più recente della mia produzione relativa all’Impero Connettivo; il racconto appartiene al ciclo “Nèfolm e dintorni”, che esplora i quartieri della capitale connettiva specchiati nei rioni di Costantinopoli. La copertina è di Ksenja Laginja e il titolo è scaricabile a 1,99€ anche da qui; que […]
Siamo ormai entrati nei Saturnali. Che sia un felice periodo, la festa continua fino a tre giorni dopo il solstizio buio. Tra l’altro, ho appena concluso la stesura per i tipi di DelosDigital di “Nèfolm e dintorni”, il decalogo, quasi un anno e mezzo di lavori: sono molto, molto soddisfatto.
Su Fantascienza.com la segnalazione dell’uscita di Argyroprateia, seconda puntata del ciclo “Nèfolm e dintorni”, affresco che ho costruito per illustrare cos’è Nèfolm, la capitale dell’Impero Connettivo. L’ebook esce nell’ambito della collana L’orlo dell’Impero per i tipi di DelosDigital, e queste sono la presentazione e la quarta citate nell’articolo: A Nèf […]
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"Scrivete quel che volete scrivere, questo è ciò che conta; e se conti per secoli o per ore, nessuno può dirlo." Faccio mio l'insegnamento di Virginia Woolf rifugiandomi in una "stanza", un posto intimo dove dar libero sfogo - attraverso la scrittura - alle mie suggestioni culturali, riflessioni e libere associazioni.
“Siamo l’esperimento di controllo, il pianeta cui nessuno si è interessato, il luogo dove nessuno è mai intervenuto. Un mondo di calibratura decaduto. (…) La Terra è un argomento di lezione per gli apprendisti dei.” Carl Sagan