Su FantasyMagazine la recensione su I cosmisti russi, saggio di George M. Young, che ho già menzionato qui e qui. Un estratto:
Come scoprirete nella lettura del saggio, l’anelito al cosmo, lo sguardo verso lo spazio, è forse l’aspetto più “spettacolare” di un pensiero che non mette in contrapposizione esoterismo e fiducia nel progresso tecnologico, religione e misticismo con pragmatismo e materialismo. Uno sguardo d’insieme affascinante, anche se non privo di lati oscuri, come il dubbio posto sull’idea di “totalitarismo buono”, contrapposta a un “totalitarismo cattivo”, che lascia perplessi.
Il saggio è sia biografia di Fëdorov, sia narrazione dei contesti sociali, culturali, filosofici e spirituali nei quali è nato il suo pensiero. Parallelamente all’aspetto biografico c’è la comparazione con l’evoluzione e la costruzione del pensiero, esposto in sintesi e con continui rimandi bibliografici. Non manca ovviamente uno sguardo oltre il suo fondatore, con distinzione tra cosmisti religiosi e scientifici, seguaci e travisatori, fino a vedere dove si sia ancora presente nella contemporaneità.
Difficile non assimilare i cosmisti ai costruttori di mondi immaginari, come quelli della fantascienza. Sognare l’immortalità, il superamento dell’umano nei confronti del transumano, l’idea che la stessa Terra possa diventare una immensa astronave che porti l’Umanità in ogni angolo del Cosmo, sono temi che anche la fantascienza del ‘900 ha affrontato.
La scienza ha portato l’uomo nello spazio e, scoprendone l’inospitalità, ha rallentato la corsa. I cosmisti di contro, armati di un ottimismo non comune nella cultura occidentale degli inizi dello scorso secolo, non hanno mai smesso di sognare. Se adesso sembra che si guardi di nuovo allo spazio, è forse perché il filone carsico di questo pensiero sta riaffiorando?
[…] dettagliata sul Futurismo esoterico russo dei Cosmisti – argomento già trattato qui, qui e qui – e che ha implicazioni riconducibili al Realismo magico intessuto di mistica […]
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