Emanuele “Manex” Manco segnala, tra i libri preferiti del 2017 e quindi da leggere in questo periodo, anche Nuove Eterotopie, scrivendo ciò su MaSeDomani:
Ve lo dico subito. Qui dentro c’è anche il mio nome. Non come autore di uno dei racconti, bensì come fiancheggiatore del movimento chiamato Connettivismo.
Poiché sono citato veramente alla fine, non credo possiate pensare che ci sia un qualche interesse nel consigliarvi questa antologia che si propone come “definitiva” del Connettivismo. Vi dico subito che la definizione è ossimorica, poiché se c’è qualcosa che non può assumere una forma finale e non più mutabile è proprio il Connettivismo, movimento di scrittori, poeti, artisti, nullafacenti e chi più ne ha… che è eterogeneo e in continua evoluzione. A me piace pensarla come una “fotografia mossa”, non perché fatta male, ma perché ritrae qualcosa che si stava muovendo già durante lo scatto.
Appena la leggerò tutta potrò approfondire meglio.Se volete leggere dei racconti di scrittori italiani che pensano non solo alla fantascienza di ieri e oggi, ma anche a quella che faranno domani, questa può incuriosirvi.
Questo siamo, in realtà, in questo esatto momento storico. Sulla rampa di lancio verso l’immateriale, nell’infusione di mainstream.
https://polldaddy.com/js/rating/rating.js[…] Un’altra recensione a Nuove Eterotopie, stavolta a opera di Matteo Barbieri, è uscita sul suo blog BeatBlog2. Anche qui toni soddisfatti, quattro stellette; vi lascio con le sue note lusinghieri, di cui ringrazio. […]
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