HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per gennaio 6, 2018
Abissi siderali
Sei ancora sul ciglio di una folgorazione standard? Distaccati, e mostra alla tua coscienza cosa potresti essere quando il tuo carapace sarà polverizzato.
Bisogno inesprimibile
Sovente riesci a stupirmi, eppure la tua distanza memetica si aggroviglia in un bisogno inesprimibile di effervescenza distante.
Insofferenza
Lasciami dispensare le parole in un florilegio di sensazioni, che nascondono bene , la mia profonda misantropia e insofferenza per l’incarnato.
L’accesso all’Altro Mondo nella tradizione sciamanica, nel folklore e nelle “abduction” – A X I S m u n d i
Su AxisMundi una bella trattazione sulle sparizioni moderne per opera degli alieni e le sparizioni dei secoli scorsi che si attribuivano alle fate, agli gnomi e al popolo fatato, territorio folkloristico ben esplorato da Sciamani, di Graham Hancock. Un estratto:
Abbiamo già visto come sia le persone rapite dai Fairies che quelle prelevate dagli alieni nei moderni resoconti di abduction vengano condotti o accedano a luoghi ‘altri’, difficilmente ubicabili nel nostro mondo fisico. A Fairyland, il mirabolante paese delle fate, si accede attraverso portali invisibili all’interno di colline, montagne, tumuli funerari, laghi e via dicendo. Secondo le testimonianze di chi afferma di avere sperimentato le abduction, si viene come “risucchiati” da un fascio di luce che prosegue in una sorta di “tunnel” interdimensionale che conduce il rapito al luogo designato, che appare spesso come una stanza asettica con una luce diffusa o una grotta sotterranea. In ciò si può subito sottolineare un punto di contatto con la tradizione sciamanica: durante la trance, lo sciamano accede a mondi ‘altri’ (i cieli o gli inferi), cui giunge entrando in un “foro” o in un “tunnel”, apparentemente visibile a lui solo; e in questi ambienti ‘altri’ egli si relaziona con entità/spiriti che hanno molto in comune con i membri del «piccolo popolo» o con i supposti occupanti delle «navicelle aliene».
È bene precisare ancora una volta il fatto che il viaggio sciamanico non avviene corporalmente — con quello che nel precedente saggio abbiamo definito corpo o veicolo fisico — bensì in spirito, con il solo «corpo astrale». È questo «doppio astrale» che visita i reami degli spiriti durante le peregrinazioni sciamaniche, così come — abbiamo appurato — è ugualmente il «corpo astrale» a visitare Fairyland nei resoconti del folklore europeo. Allo stesso modo, abbiamo visto che anche streghe e benandanti compivano i propri voli unicamente in spirito, e quindi giungevano ai sabba o al «prato di Josefat» abbandonando temporaneamente il corpo fisico nel nostro mondo, dove giaceva addormentato profondamente come in uno stato di trance sciamanica.
Cesare il conquistatore | ThrillerMagazine
Su ThrillerMagazine la recensione alla seconda puntata della saga di Franco Forte incentrata su Giulio Cesare, Cesare il conquistatore.
Dopo Cesare l’immortale, Mondadori 2016, ecco il seguito. L’eroe romano non è morto nella congiura delle Idi di marzo. Insieme a Bruto ha messo in scena il finto assassinio e, a capo di un manipolo di soldati ottimamente addestrati, la Legio Caesaris, si è portato nella mitica isola di Thule per combattere contro le creature che conoscono il segreto della vita eterna e strapparglielo. Ma è stato sconfitto insieme a Cicerone, Bruto, Spartaco e gli altri soldati.
Da qui ha inizio il secondo volume. Per conquistare la vita eterna occorre un’altra terribile impresa: la discesa nell’Averno per poi gettarsi nelle acque del fiume Stige che rendono immortali. Ma lo Stige non è altro che il nome antico del Nilo. Dunque il prossimo traguardo, una spedizione con l’aiuto della regina Cleopatra per risalire lungo il grande fiume fino alla sorgente e raggiungere il luogo segreto in cui è custodita la barca Mesektet di Cheope, partendo da Alessandria d’Egitto nel 30 a.C. Spedizione oltremodo dura e difficile, anche per l’età del dittatore ormai settantenne insieme agli altri compagni di viaggio segnati anch’essi dal Tempo. Vedi, per esempio, lo stesso Cicerone attaccato alla bottiglia e che fatica ad orinare, mentre Cleopatra mantiene ancora intatto il suo sorprendente fascino e la sua sorprendente sensualità.
La forza di una linea narrativa del genere, abbinata al Fantastico, rende la strada italiana alla ricerca di una nuova linfa vitale espressiva come davvero unica, nessun altro al mondo può farlo se non gli autori italiani, non con questa capacità descrittiva che deriva da un contatto quotidiano con l’antico.. Complimenti a Franco!