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NeXT Hyper ObscureArchivio per marzo, 2018
▶︎ LILI REFRAIN
Sul BandCamp di Lili Refrain. Lasciate che scorra tutto, nella sua meraviglia pagana e sciamana, nelle oscurità psichedeliche dei vostri riti ancestrali…
Le trame fantastiche di Filippo Radogna, tra Matera e l’utopia | Fantascienza.com
Sul numero 196 di Delos vi sono un buon numero di articoli interessanti; tra essi, vi segnalo Le trame fantastiche di Filippo Radogna, tra Matera e l’utopia, articolo in cui il buon Carmine Treanni analizza l’ultima fatica letteraria di Filippo, L’enigma di Pitagora, antologia di racconti variamente Fantastici.
Lo scrittore materano dimostra così di essere a suo agio non solo con l’intero arco della narrativa non mimetica – dalla fantascienza all’horror, fino alle atmosfere più fantastiche –, ma anche con generi come il giallo, senza dimenticare la presenza di racconti più squisitamente umoristici, come E giunse l’oblio, Strane combinazioni e Nicolaus (un robovampiro davvero singolare).
Come nota Giovanni De Matteo nella postfazione all’antologia: “Se nei racconti più fantascientifici la scrittura di Filippo indulge in un impeto neologico che plasma la lingua sullo slancio visionario della sua fantasia, nei racconti che virano al fantastico si moltiplicano le linee di risonanza con il passato, che assume con la stessa cadenza la forma degli scavi archeologici e quella di antichi malefici”.
Lo stile di scrittura di Radogna è per l’appunto ricercato, nel momento creativo della coniazione di termini e concetti tipicamente fantascientifici, ma anche semplice nella stesura delle storie, che a tratti assume la caratterizzazione tipica della cronaca giornalistica.
L’enigma di Pitagora è un’antologia che non possiamo non consigliare di leggere a chi è alla ricerca di racconti originali, tra fantastico e fantascienza e che hanno per co-protagonista una delle aree più affascinanti della nostra penisola, quella Matera che, non a caso, è stata designata come “Capitale europea della cultura” per il 2019.
Grazie, Filippo, mon ami.
Liminal Personae #1: Joachim
VerdeRivista chiude. O forse no. Ma forse sì. E se fosse solo un’operazione di marketing? Be’, intanto beccatevi la presunta ultima puntata: a presto?
È arrivato il momento di decretare chiusa una storia unica e irripetibile. Questa storia, la nostra storia. Verde, lo sapete, è stata fondata nell’aprile 2012 da Pierluca D’Antuono, ma è nata molto prima, almeno nel 2009, dagli sforzi congiunti del nostro Commissario e di Sonia Manduzio, aka, non è più un mistero, S.H. Palmer (qui un rapido ripasso). Che nel giorno in cui annunciamo la fine di Verde, torna sulle nostre pagine con una nuova rubrica, illustrata da E.P/ VI VI VI.
Conosci il continuum
Non ancoro la mia presenza alla tua comprensione, perciò lascia che il cielo si svolga in un flutto inedito cremisi, che si tinteggi di psichedelia a contatto: “Conosci il continuum!”, è il mio motto.
Suoni larvali
Non posso fare altro che esimermi dalle intemperanze psichiatriche e resettare ogni ricordo al livello basico dei suoni larvali in fondo all’oceano.
L’inenarrabile
Crescono oltre le barriere del suono. S’instaurano sulle rive frastagliate del Nulla senziente. Si abbassano oltre i limiti del percepito e si riverberano di estensioni surreali. Ecco gli abissi farsi liquidi, informi…
Lili Refrain 2017
Vista ieri sera di spalla a Lydia Lunch. Sono ancora estasiato, meravigliato, ispessito dal mistero pagano, sciamanico, psichedelico e oscuro che Lili Refrain emana. Così tante rifrazioni dell’essere incorporeo nella sua arte…
Pink Floyd’s – David Gilmour / Richard Wright – ECHOES
L’ultima esecuzione della meraviglia suprema…