Lascia che le tue parole prendano la via della finezza, per renderle così estreme da non poter essere più fermate nemmeno dalle angosce. Lasciale andare…
Sul blog di Mara Carlesi un lungo articolo che scandisce dettagliatamente le caratteristiche del sesso, del matrimonio e delle differenze tra uomo e donna nell’antica Roma. Leggendo il post ci si accorge che molte usanze attuali affondano nelle antiche consuetudini, come si evince anche in questo passo:
Perché la sposa veniva spogliata di ogni monile? Dobbiamo ricordarci che la sposa era poco più che una bambina, terrorizzata ed in mano ad un perfetto sconosciuto che, molto probabilmente, non le avrebbe riservato un trattamento delicato, violentandola. Era quindi normale che, trovandosi in possesso di qualcosa di acuminato o contundente, la giovane l’ avrebbe usato per difendersi.
A sottolineare l’ esperienza traumatica che le donne romane dovevano provare la prima notte di nozze, vi sono le divinità invocate dagli sposi prima della consumazione: Subigo e Prema.
Il primo doveva far in modo che la sposa si stendesse sotto il marito.
La seconda doveva far si che la sposa non si divincolasse eccessivamente sotto l’ uomo, mentre questi la possedeva.
Questo stupro, perché di stupro si parla, era una tradizione antichissima risalente al ratto delle Sabine.
I romani rapirono le giovani che erano ancora tutti vergini, tranne Ersilia che venne rapita per sbaglio ed andò in moglie a Romolo. Le giovani vennero deflorate per sancirne la proprietà e il loro ingresso nella società romana. Appare ovvio che i romani, fin dagli albori, usassero il sesso per imporsi sul prossimo.
La virilità, infatti, per un romano era un vanto e un orgoglio sociale, che andava dimostrato in tutte le occasioni appropriate, facendo sfoggio non solo delle proprie conquiste, ma anche dello strumento stesso: il pene.
Essendo una cultura fallocentrica, quella romana, era uso far bella mostra del proprio membro, soprattutto se di dimensioni notevoli, in luoghi come le terme. La pudicizia era qualcosa che doveva appartenere unicamente alla donna, e mai all’uomo.
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"L'unico uccello che osa beccare un'aquila è il corvo. Si siede sulla schiena e ne morde il collo. Tuttavia l'aquila non risponde, nè lotta con il corvo, non spreca tempo nè energia. Semplicemente apre le sue ali e inizia ad alzarsi piu'in alto nei cieli. Piu' alto è il volo, piu' è difficile respirare per il corvo che cade per mancanza di ossigeno".
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"Scrivete quel che volete scrivere, questo è ciò che conta; e se conti per secoli o per ore, nessuno può dirlo." Faccio mio l'insegnamento di Virginia Woolf rifugiandomi in una "stanza", un posto intimo dove dar libero sfogo - attraverso la scrittura - alle mie suggestioni culturali, riflessioni e libere associazioni.
“Siamo l’esperimento di controllo, il pianeta cui nessuno si è interessato, il luogo dove nessuno è mai intervenuto. Un mondo di calibratura decaduto. (…) La Terra è un argomento di lezione per gli apprendisti dei.” Carl Sagan