HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per marzo 10, 2018
Indefinibile
Avvolto dalle spire buie, di quel nero profondo pari soltanto all’abisso siderale, mi sento infinitamente vivo rivestito intriso dell’oscurità lontana dal calore colore luce, indefinito dai gradienti di nulla delle tenebre.
You are nothing
Scuoto i riverberi della mia esistenza oscura e ne traggo le perfezioni occulte che mi enfatizzano oltre la sfera incarnata. Non siete nulla, voi umani.
Dive – Crosses are Burning | Concrete Jungle | Welcome to Hell IV
Visto ieri sera al Traffic di Roma. Terrific, mi verrebbe da dire, poderoso e granitico, oscuro, psicotico, inossidabile. Da amare oscuramente. Questi sono tra i pezzi che ho più interiorizzato nel tempo, perfetta colonna sonora del romanzo La casa degli invasati, di Shirley Jackson; pensateci, i riverberi industrial-EBM sono perfette dissonanze weird.
Nam-Khar – Secret Essence/Sangwa Dupa Official Promo
L’essenza occulta dell’inumano. Non esiste regola incarnata per quello che noi cataloghiamo come assoluto.
Finissage Twin Peaks: Voices From The Black Lodge – oggi 10 marzo
Mancano poche ore all’evento. Oggi, alle 20.00, parteciperò assieme a Ksenja Laginja al Finissage della Mostra collettiva su Twin Peaks – qui una piccola rece – che si svolge presso la Nero Gallery di Roma, Via Castruccio Castracane. Presenteremo la performance Voices From The Black Lodge; ecco qui sotto i dettagli presi dall’evento Facebook:
In occasione della conclusione della mostra collettiva Twin Peaks Group Show, Nero Gallery ospiterà la performance Voices From The Black Lodge di Ksenja Laginja e Sandro Battisti. Il reading a due voci si svilupperà all’interno di un’installazione che vi immergerà in un sogno a occhi aperti, popolato di alberi spogli e luci infernali.
Ksenja Laginja e Sandro Battisti, sotto forma di entità incarnate del Buio, ci presenteranno un cut-up di Twin Peaks, denso di suggestioni provenienti dalla Black Lodge. Voices from the Black Lodge empatizza due presenze che vibrano nell’oscurità della loggia tra possessioni, rituali e invocazioni. Non esistono confini per l’ombra che stabilisce il contatto con la dimora del limite estremo.
Le letture si alterneranno all’installazione audio di Luca Longobardi ‘Voices of evidence (ibidem)’.
È un omaggio dichiarato e riconosciuto alla citazione, alle idee e pensieri altrui che, citati, diventano parte integrante della propria opera. Nella fattispecie, ogni singolo artista che partecipa alla mostra citerà una registrazione vocale di Dale Cooper: la loro voce diventa quindi il mezzo tangibile di unione tra il proprio pensiero e la sceneggiatura dell’opera di Lynch.
La parola in quanto suono e metadato si unisce all’immaginario sonoro già presentato nell’installazione 2357, colonna sonora della personale di Fabio Timpanaro ‘Jupiter in Saturn’. L’opera diventa così essa stessa citazione e punto di arrivo del percorso espositivo iniziato presso Fondaco per la Festa del Cinema di Roma.
Ci vediamo lì?