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NeXT Hyper ObscureArchivio per marzo 18, 2018
Annientamento | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la recensione ad Annientamento, film di Alex Garland che parte dal soggetto omonimo scritto da Jeff VanderMeer (qui e qui due trailer). Credo sia un film estremamente interessante, un estratto della rece a piegare il perché (attenzione, nell’articolo su Fantascienza.com ci sono importanti spoiler):
Al centro della vicenda c’è una zona della costa degli Stati Uniti che è stata dichiarata inaccessibile in quanto vi si stanno verificando dei misteriosi fenomeni di mutazione. Le squadre di militari e scienziati inviate in esplorazione sono scomparse senza lasciare traccia fino a quando non ricompare Kane (Oscar Isaac), il compagno della biologa Lena (Natalie Portman), incapace però di raccontare che cosa sia accaduto dentro la zona. Mentre le sue condizioni di salute vanno deteriorandosi Lena decide di unirsi alla prossima spedizione esplorativa, un team stavolta tutto al femminile che cercherà di scoprire quello che sta succedendo…
Lo spunto iniziale richiama inevitabilmente alla mente Stalker (1979), il film diretto da Andrej Tarkovskij tratto dal romanzo Picnic sul ciglio della strada (1971) dei fratelli Strugackij, ma lo sviluppo narrativo è alquanto diverso. Come nel caso di Stalker tuttavia anche Annientamento non è una semplice trasposizione in immagini del testo, ma la visione del regista partendo dal romanzo sviluppa anche una sua autonomia creativa, il che lo rende molto più interessante anche per coloro che hanno letto il romanzo.
Il film funziona immergendo sin dall’inizio lo spettatore in un’atmosfera molto strana e unica. La realtà è come se fosse distorta, onirica, con elementi di mutazioni presenti in ogni dove, talvolta belli e affascinanti, talvolta ributtanti e spaventosi, un contesto che ha conseguenze inevitabili anche sullo stato mentale dei componenti del team d’esplorazione. Questa progressione di alterazione e frammentazione della realtà prosegue e si intensifica lungo il tragitto che porta al faro sulla costa, punto dal quale è partito il fenomeno.
Il conforto
Il conforto deriva da lunghe sessioni animiste, lì dove le percezioni incarnate divengono evanescenti e manifestamente fasulle, lì dove ogni resistenza si affievolisce e defluisce nel disincarnato.
Close to the Edge
Strutturato oltre le barriere euclidee, ti muovi bidimensionalmente a Flatlandia, come in un cattivo sogno.
Pink Floyd – Cymbaline (1969-05-12) legendado
Aggiungere parole alle musiche e suggestioni video è probabilmente controproducente.