HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per aprile 4, 2018
Fascio Kefahuchi
Simbologie di quasar estinte miliardi di anni luce quantici fa. Ho le sensibilità dimensionali aperti sulle estremità del continuum proprio lì, sulla spiaggio, sotto al Fascio Kefahuchi.
L’estinzione trascendentale
Le ristrettezze del tuo mondo si allietano di una nuova forma di complessità strutturale, trascendente a ciò che destini al tuo sopravvivere monumentale. Nuova matematica, nuova fisica dei quanti, nuova forma di vita non organica, tutto è estemporanea essenza di ciò che qui chiameresti estinzione.
Evenenscente
Non risiedo più qui, non sono nemmeno altrove, non riesco a essere più me stesso ed ecco, quindi, che non stai neppure parlando con me. Sei sicuro che io sia già nato?
Lucenti | FantasyMagazine
Su FantasyMagazine la segnalazione del nuovo romanzo di Uduvicio Atanagi, Lucenti – già segnalato qui cui si aggiungono ora notizie maggiori.
In un paesino del senese le vicende della famiglia Lucenti aleggiano come echi emanati dalla terra e dai boschi che circondano il podere tramandato per generazioni.
Nell’estate del 97 Mino Lucenti passa le sue giornate immerso nel fango cercando di sprofondare fino a perdere qualsiasi contatto col mondo, la sua unica amica è una vecchia malata di Alzheimer che sembra custodire nelle sue visioni gli oscuri segreti del paese.
Prima di lui nel 1946 Antonio Lucenti riprende il possesso del podere dopo l’occupazione nazista mentre il fratello Teresio, scrittore di propaganda per le forze dell’Asse, vive i suoi giorni legandosi al primo terrorismo nero e a società segrete dei salotti romani.
Tutto il mondo, tutto il sangue dei Lucenti ruota intorno alla figura di Mino e del capostipite Pedro Lucenti, l’uomo che ha comprato il mondo, un violento latifondista macchiato da un antico peccato le cui gesta hanno impregnato la terra e la storia italiana sul finire dell’700 sullo sfondo dell’ultima caccia alle streghe.
Le vicende vengono narrate come ricordi e visioni, vite di fantasmi che infestano l’estate di Mino e dei bambini del paese, echi di un mondo passato che sembra traboccare nel presente attraverso i sogni facendo luce sul punto dove iniziano e finiscono tutte le storie.
Sinossi
In quel paese perso nella campagna toscana si dice che i Lucenti siano sempre destinati a tornare lì, a quel podere, inesorabilmente trascinati da qualcosa di più grande di loro. Si dice anche che Mino, il ragazzo dei Serrani, passi gran parte delle sue giornate immerso nelle pozze di fango, invece che giocare con gli altri ai videogiochi. Lucio invece sparisce all’interno del bosco per giorni interi e quando ritorna i suoi vestiti sono lacerati.
C’è come una forza che agisce su quel paese, qualcosa che c’entra col bosco e che non fa crescere più nulla in quei luoghi; forse quel paese è davvero maledetto. Irma, una delle anziane che vive lì, racconta storie di donne che portavano il suo stesso nome. E poi c’è il buio, anche quando la luce lo nasconde, mosso da una forza insaziabile. Le generazioni si danno il cambio, le epoche scorrono, ma una cosa sembra non cambiare mai: la volontà di un uomo non sarà mai abbastanza, le sue radici lo tratterranno sempre nella terra che lo ha creato.Mino nel fango sfugge da tutto, fino a quando in paese non arriva una estranea dallo sguardo familiare. A quel punto, forse, l’abbraccio intenso di quel fango non gli basterà più per sentirsi protetto.
Festival Cervello&Cinema, Neurofiction: un futuro verosimile? Come il cinema immagina il futuro del cervello | FantasyMagazine
Su FantasyMagazine la segnalazione del Festival Cervello&Cinema, a Milano. Finanziato tra gli altri dal San Raffaele di Milano, l’operazione culturale vuole in realtà stimolare dibattiti sul Transumanesimo, e per questo si rivolge a illustri e interessanti ospiti, sia del mondo culturale che di quello scientifico.
Dal 9 al 13 aprile 2018 allo Spazio Oberdan (Piazza Oberdan) di Milano, si terrà la seconda edizione del Festival Cervello & Cinema. Il presupposto con il quale si è formato un cartellone di proiezioni e dibattiti è l’osservazione che il cinema ha spesso provato a immaginare scenari futuri sull’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale, sul rapporto tra uomo e robot, sulla possibilità di manipolare il pensiero e la volontà, prevedere il crimine e potenziare il cervello attraverso interfacce con i computer, fino alla inquietante possibilità del trapianto di testa, o forse sarebbe più esatto dire “trapianto di corpo”.
È solo fiction o sono rappresentazioni di un domani molto più verosimile di quanto si pensi? Questo festival cercherà una risposta alla domanda seguendo il filo della neurofiction, coinvolge quest’anno importanti neuroscienziati, criminologi, esperti di realtà virtuale.