Su SherlockMagazine la segnalazione di La crime fiction, saggio a cura di Stefano Calabrese e Roberto Rossi.
L’operazione è quantomai ambiziosa: rinchiudere la storia della crime fiction dalle origini a oggi, a livello planetario, e sfiorando anche pittura, fotografia, cinema e serie tv, in 140 pagine. E devo proprio dire che gli autori hanno fatto un egregio lavoro. Anche la bibliografia è di tutto rispetto.
Il volume, prevedibilmente e giustamente, percorre la storia canonica del genere: da Moll Flanders a Poe a Sherlock Holmes ad Agatha Christie, fino ad arrivare all’hard-boiled, a Patricia Highsmith, a Montalbano. Il tutto condito dalle ricette del successo – le abilità del detective, la serializzazione, la modernità, il mind reading, l’applicazione delle teorie sul doppio – fino a includere temi razziali, lo psichothriller, la realtà aumentata. Qualcosa in più forse si sarebbe potuto dire su come siano cambiati nel tempo la percezione della scena del crimine, il metodo scientifico e i rapporti tra fiction e forensics, almeno per spiegare perché mai da un certo momento in poi si sia abbandonato il termine detective fiction per l’attuale crime fiction. Ma questo, forse, sarà un altro libro.
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