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NeXT Hyper ObscureArchivio per ottobre 5, 2018
Recensione di Danilo Arona a Uironda, di Luigi Musolino | Pulp libri | KippleBlog
[Letto su KippleBlog]
Danilo Arona recensisce superbamente su PulpLibri la raccolta di racconti di Luigi Musolino, Uironda, edita recentemente da Kipple. Vi lasciamo alle sue superbe parole, a un estratto che rende molto bene ciò che un maestro dell’oscurità italiana pensa di Musolino e dei suoi lavori.
Il fatto è che a Musolino non servono creature o dimensioni «altre». La realtà, per quel che lui che ne (dis)percepisce, è più che sufficiente. Una realtà hic et nunc senza andare lontano. Così, nella sua narrativa, i «mostri» diventano le anomalie, le distorsioni, fantasmi della mente che si materializzano per poi scomparire o riapparire sotto mutate vesti. E uscite autostradali inesistenti sulla carta geografica, un piano condominiale che appare e scompare, un paesaggio notturno che si modifica sotto i piedi di un improvvido runner o l’arcano incantesimo di un villaggio prigioniero di sé stesso, rilanciano ancora una volta l’antica tesi se la narrativa fantastica, soprattutto quella italiana, non sia in verità lo specchio di un altro Reame del Reale, contiguo e non impossibile.
Sinossi
Esplorazione. Cos’è la letteratura se non l’esplorazione, la ricerca e il superamento di nuovi confini? Uironda di Luigi Musolino è anche un luogo, ma in primis è un confine, un confine tra la luce e l’oscurità, tra il noto e l’ignoto. Uironda è la Paura, ma non quella dell’oscurità o dell’ignoto stessi, ma quella più grande, quella della scelta. Scegliere se compiere il salto, assumersi la responsabilità, o più semplicemente reificare le proprie paure e cedere all’orrore. Difficile trovare un nero più nero (come una “notte nella notte”, proprio per citare uno dei racconti della raccolta) di quello in cui ci troviamo “impeciati” in queste dieci storie, dai toni cupi e spesso disperati (spesso ma non sempre, a volte s’intravede un flebile spiraglio di speranza, magari proprio nell’accettazione di quel nero più nero). A rendere questo nero ancora più oscuro e affascinante è il linguaggio, lo stile di questi racconti, che pur partendo da un tessuto realistico nonché contemporaneo, si contorce, come una pianta rampicante, sino ad avvolgerci e catturarci per poi scaraventarci in una nuova dimensione, grazie anche all’uso di termini desueti, di onomatopee, con il loro richiamo a suoni ancestrali.
Luigi Musolino, Uironda
Copertina di Franco Brambilla
Introduzione di Andrea Vaccaro
Kipple Officina Libraria – Collana k_noir
Formato cartaceo – Pag. 248 – 15.00 € – ISBN 978-88-98953-93-6
Formato ePub e Mobi – Pag. 272 – 3.95 € – ISBN 978-88-98953-94-3
Link
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Stranimondi 2018, domani e domenica a Milano | Fantascienza.com
Nel weekend sarò a Milano, a StraniMondi. Ci vediamo lì?
Fantascienza, fantasy, weird, horror, fantastico in ogni declinazione: se c’è qualcosa di strano, a Stranimondi ha la sua ragion d’essere. Due giorni densissimi con ben sessanta eventi concentrati nel week-end di fuoco del 6 e 7 ottobre, domani e dopodomani.
Chiuse le iscrizioni online lunedì scorso, molti si sono preoccupati di restare fuori: non c’è pericolo per il momento, è possibile venire e registrarsi direttamente sul posto. Le iscrizioni saranno chiuse proprio se l’affollamento dovesse rivelarsi eccessivo per la struttura e per la salute mentale dei partecipanti, ma è un’eventualità estrema. Preghiamo comunque di venire portando un corpo solo per persona: anche se ci saranno eventi contemporanei, non possiamo consentire l’accesso a cloni, copie sintetiche e androidi. Faremo un’eccezione per proiezioni astrali strettamente non corporee.
Edizioni NPE presenta “David Lynch – Il tempo del viaggio e del sogno” | HorrorMagazine
Su HorrorMagazine la segnalazione del saggio David Lynch – Il tempo del viaggio e del sogno, di Valerio Monaco, edito da Nicola Pesce Editore. La sinossi dell’imperdibile libro:
Dall’infanzia al processo creativo che ha portato alla rivoluzione definitiva della terza stagione di Twin Peaks attesa per 25 anni… la vita, le opere e le strade oscure di David Lynch, il più importante e influente cineasta vivente della storia del cinema.
La conoscenza e il sapere che irradia di luce e tenebra, l’intensità con cui il regista di Missoula ha vissuto la sua vita riempie le pagine di questo saggio politicamente scorretto, sulfureo, ironico e toccante, dalla gioventù, irripetibile momento di slancio che plasma l’avvenire, allo stupore per ogni cosa che nutre l’anima. Il cinema come musica scelta da Lynch per ballare il suo futuro, la ribellione e l’individualismo che separa la vita dall’ignavia, un personalissimo percorso creativo per attraversare il fiume dell’esistenza. Dalle opere pittoriche anticonformiste che lo mettono al riparo dal belare, agli esordi con i primi disturbanti corti che sanguinano e portano a Eraserhead e alle lacrime nella Londra vittoriana – con un vasto approfondimento fissato nell’anno 1888 sulla tenebra dell’essere umano – di The Elephant Man, le smorfie di Dune, l’orgoglio di Velluto Blu e la spudoratezza di Cuore selvaggio, fino al luogo dove il vento invoca il suo nome: Twin Peaks, quando il cinema è entrato per la prima volta in una serie tv e nelle case di milioni di persone. E ancora Fuoco cammina con me!, Hotel Room, il perverso Strade Perdute, il dolcissimo soffio di vita di Una storia vera, Mulholland Drive e INLAND EMPIRE, perfetta manifestazione di un modo di raccontare per immagini inimitabile e irraggiungibile.
Nell’appeso dello spleen
Il degrado è applicato sui ricordi espansi, empatie lasciate lì sottese nell’appeso della noia.
Supposizioni monche
Le onde mefitiche sono una persecuzione karmica di dubbio gusto, prelevano le idee e le consegnano isteriche, lasciate appoggiate su un letto di supposizioni monche.