Bruce Sterling, il 13 marzo, è intervenuto al celebre SXSW, il South by Southwest che, come recita WikiPedia, è un festival musicale, cinematografico, comprensivo di mostre interattive e conferenze, che si tiene ogni anno ad Austin, nel Texas.
Il fluente intervento di Sterling narra l’attuale mondo cyberpunk, e nel farlo elenca le proprie esperienze vissute nel momento d’oro del Movimento rapportandole a questo preciso momento storico, a ciò che è ancora cyberpunk ed è incredibilmente sopravvissuto nello spirito alla sua morte fisica; Bruce è felice di constatare, citando innumerevoli esempi, aneddoti, storie vere e personali, la vitalità ancora virulenta dell’ideologia cyberpunk, in più passaggi del suo intervento ha menzionato esempi della capacità italiana di vivere ancora, con pura attitudine italiana ed europea, il cybperpunk. Sterling, in questo preciso passaggio, cita anche noi connettivisti: la sua empatia coi temi propri del Connettivismo è fantastica, proprio perché molte delle nostre suggestioni derivano anche dal cyberpunk, dalle sue estensioni ideologiche esplose nel terreno della Rete, della tecnologia, delle previsioni di un futuro postumano e teso alla comprensione trascendentale che pure la tecnologia può garantire. Bruce Sterling è, in altre parole, parte integrante dei pensieri connettivisti, della nostra sensibilità; essere usciti un ventennio dopo il Manifesto cyberpunk ha significato per noi gestire un punto di partenza ed evoluzione in parte diversi, ma è altrettanto evidente che le ideologie tecnofile e postumane espresse da Sterling, Gibson e da tutti gli artisti che in quegli anni hanno rivoluzionato il mondo SF e Fantastico in generale, sono state seminali per i connettivisti.
Sono orgoglioso di cospirare con Bruce e con tutti gli altri autori e artisti coinvolti in questi progetti contemporanei, in queste ideologie, nelle empatie che si sviluppano attraverso l’interazione e nelle innovazioni che, alla fine, hanno un solo nome: creatività. Ringrazio pubblicamente Sterling, la sua integrità intellettuale è la migliore garanzia per la strada che abbiamo intrapreso, sentire che siamo allineati ideologicamente, insieme a tutta l’attitudine punk, tecnologica ed espressiva di questi anni, è un forte brivido creativo. Bruce ha compreso rapidamente e perfettamente lo spirito e la storia del Vecchio Continente, dell’Italia, di chi vive in questi luoghi e s’interroga sul futuro con il bagaglio, però, di un passato potente e ingombrante; lui continua a rimanere perciò uno dei fari principali di questi tempi, al netto dei connettivisti: è questa la vera splendida notizia.
KeepTalking…
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