Archivio per luglio 16, 2019
16 luglio 2019 alle 22:09 · Filed under Accadimenti, Catarsi, Creatività, Cybergoth, Editoria, Empatia, Energia, Experimental, Fantastico, InnerSpace, Inumano, Kipple, Letteratura, Onirico, Oscurità, OuterSpace, Quantsgoth, Surrealtà and tagged: Differenze quantiche, Infection, Interrogazioni sul reale, La prima frontiera, Luce oscura, Nefandum psichico, Olosensorialità, Ridefinizioni alternative, Siderale, Teoremi incalcolabili, Weird
Da pochi giorni ho terminato di lavorare sulla curatela di una nuova antologia, uno strano weird con ambientazioni non umane, poste oltre le dimensioni del conosciuto e totalmente distanti dall’antropocentrismo imperante, in uscita nel prossimo autunno. Il progetto esplora cosa può spaventare l’inumano, lo strano, il diverso; nomi meravigliosi, molto importanti, sono coinvolti nel progetto.
Sono stati sei mesi intensi che hanno prodotto un risultato fantastico, da ogni punto di vista: un’antologia contenente i racconti di 21 autori e autrici; si chiamerà La prima frontiera ed è quasi pronta per… rullo di tamburi… Kipple Officina Libraria!
KeepTalking, verso la frontiera dell’inumano.
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16 luglio 2019 alle 20:09 · Filed under Cognizioni, Oscurità, Passato, Sociale and tagged: Benito Mussolini, Falso, Fascismo, Infection, Luce oscura, Nazismo, Razzismo
Va ricordato che il 15 luglio 1938 ricorre un’infamia. Per ordine espresso del Duce viene pubblicato sul Giornale d’Italia un documento ufficiale, sotto il titolo “Il fascismo e i problemi della razza”. Una lettura che crea angoscia e vergogna. Eccola, a futura memoria di tutti, anche di chi pensa che il fascismo abbia fatto cose buone. Ecco il decalogo, pregno di incredibili falsità e meschinità, l’orrendo disonore che deve perseguitare chi ha anche lontane fantasie fasciste. Tornate nelle fogne.
“Il ministro segretario del partito ha ricevuto, il 26 luglio XVI, un gruppo di studiosi fascisti, docenti nelle università italiane, che hanno, sotto l’egida del Ministero della Cultura Popolare, redatto o aderito, alle proposizioni che fissano le basi del razzismo fascista.
1. Le razze umane esistono. La esistenza delle razze umane non è già una astrazione del nostro spirito, ma corrisponde a una realtà fenomenica, materiale, percepibile con i nostri sensi. Questa realtà è rappresentata da masse, quasi sempre imponenti di milioni di uomini simili per caratteri fisici e psicologici che furono ereditati e che continuano ad ereditarsi.Dire che esistono le razze umane non vuol dire a priori che esistono razze umane superiori o inferiori, ma soltanto che esistono razze umane differenti.
2. Esistono grandi razze e piccole razze. Non bisogna soltanto ammettere che esistano i gruppi sistematici maggiori, che comunemente sono chiamati razze e che sono individualizzati solo da alcuni caratteri, ma bisogna anche ammettere che esistano gruppi sistematici minori (come per es. i nordici, i mediterranei, i dinarici, ecc.) individualizzati da un maggior numero di caratteri comuni. Questi gruppi costituiscono dal punto di vista biologico le vere razze, la esistenza delle quali è una verità evidente.
3. Il concetto di razza è concetto puramente biologico. Esso quindi è basato su altre considerazioni che non i concetti di popolo e di nazione, fondati essenzialmente su considerazioni storiche, linguistiche, religiose. Però alla base delle differenze di popolo e di nazione stanno delle differenze di razza. Se gli Italiani sono differenti dai Francesi, dai Tedeschi, dai Turchi, dai Greci, ecc., non è solo perché essi hanno una lingua diversa e una storia diversa, ma perché la costituzione razziale di questi popoli è diversa. Sono state proporzioni diverse di razze differenti, che da tempo molto antico costituiscono i diversi popoli, sia che una razza abbia il dominio assoluto sulle altre, sia che tutte risultino fuse armonicamente, sia, infine, che persistano ancora inassimilate una alle altre le diverse razze.
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16 luglio 2019 alle 17:09 · Filed under Connettivismo, Creatività, Empatia, Energia, Fantastico, InnerSpace, Letteratura, Oscurità, OuterSpace, Quantsgoth, Surrealtà and tagged: Danilo Arona, Fields of the Nephilim, Infection, Interrogazioni sul reale, Luce oscura, Nefandum psichico, Nephilim, Olosensorialità, Richard Stanley, Ridefinizioni alternative, Valerio Evangelisti
La stilizzazione del personaggio Pantera, nel ciclo omonimo di Valerio Evangelisti; un nephilim con l’iconografia della band FieldsoftheNephilim e di Demoniaca, con tutte le arti magiche da Palo Mayombe, altro crossover con Danilo Arona. Amo questi intrecci occulti che portano alla sinestesia dei significati. Amo il personaggio Pantera…
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16 luglio 2019 alle 11:25 · Filed under Empatia, Energia, InnerSpace, Letture, Oscurità, Quantsgoth, Surrealtà and tagged: Infection, Luce oscura, Nefandum psichico, Uduvicio Atanagi, Weird
Un estratto di Uduvicio Atanagi segnalato dal suo blog. Terribilmente bello.
La vecchia tentenna, piega la testa all’indietro e la testa fa chioc.
Le dita sembrano stecchi, le braccia scheletriche mostrano le vene sfinite, lo scialle nero ci ciondola sopra, fa trasparenze funeree, si adagia sui nervi.
La vecchia spalanca la bocca e inizia a sbrodolare una sostanza rossa, densissima, il sangue le cola sulle labbra avvizzite, le cade a litrate sui seni secchi, sulla collana, i gioielli.
Il sangue scivola sopra al tavolo, cade per terra scrosciando, le signore rabbrividiscono, tremano, gli uomini trattengono il fiato, il conte Anteluchi osserva in silenzio, porta una mano alla guancia cercando di nascondere la deformità dei suoi denti, quel molare gigante che si allunga, che gli spezza la faccia, rompe le forme aguzze del volto, la sua aria regale, l’alone, il potere che lo circonda come polvere nera.
La stanza è più buia, le luci si fanno flebili, ondeggiano, annegano nella tenebra. Adesso dal sangue iniziano a emergere i primi volti, la luce è loro, la luccicanza che li riveste. Escono protuberanze, ditina, linguine, escono bolle, gorgogli che sembrano voci.
La vecchia ha un conato, poi un altro, e sul tavolo si riversa un’ondata rossa, un plasma vivo vermirglio che sgorga dai margini, che scende come fontane, che mentre avanza gli uomini, le donne, le ragazzine e i bambini si avvicinano ai bordi del tavolo, aprono bocche, stringono labbra come cannucce, cominciano a bere.
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